I lavori in
mostra vanno dai primi anni del secolo appena trascorso, quando,
la sua itinerante famiglia (il padre lavorava su navi da
crociera e per questo nasce a Il Cairo) decide, dopo un breve
periodo a Genova, di stabilirsi a Firenze. Qui il giovane Pregno
sarà uno degli iscritti iniziali della prima Scuola Italiana di
Incisione, diretta da Celestino Celestini a partire dal 1912,
insieme ad altri illustri personaggi del panorama artistico a
venire come Francesco Chiappelli, Achille Lega, Ottone Rosai,
Marino Marini.
Altre opere
attraversano gli anni venti, fino ad arrivare, dopo il soggiorno
in Francia dal 1929 al 1934, agli anni quaranta, quando un
lungimirante Aldo Gonnelli, riesce a stipulare un contratto col
pittore, il quale lo ripaga con una grande amicizia e una
produzione di opere di indiscusso valore artistico. Sono questi
gli anni della prima mostra, nel 1942 nella Saletta Gonnelli
appunto. Anni del secondo conflitto che vedrà, tra l'altro,
Pregno impegnato in prima persona nella resistenza partigiana.
Gappista con base al conventino di via Villani, insieme ad Aligi
Barducci, il mitico “Potente”, Pregno sarà una figura partecipe
e veramente importante per la liberazione di Firenze.
Gli anni
quaranta saranno anche quelli della piena maturità pittorica che
è rafforzata dall'acquisita consapevolezza di un valore
artistico ormai solido e riconosciuto anche dai giovani
avanguardisti dell’arte contemporanea, i quali, nell’immediato
dopoguerra, faranno di Pregno una figura di riferimento per il
loro sviluppo. |
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