Concetti come tecnica,
tradimento, incertezza e rischio si
sono uniti in un unico fil rouge che ha tracciato il
profilo del contemporaneo. E sconvolge ancor meno se
all’interno di questo volto così descritto, tra un
Vito Mancuso intenso e accorato che spinge all’unità
e all’azione di fronte alle crisi economica e valoriale,
e un Maurizio Ferraris che riporta la filosofia
ad occuparsi della realtà reale e non perdersi nella
percepita, ci si interroghi sulla pornografia.
Popsophia ha dato vita in queste due settimane ad una
filosofia geneticamente modificata capace di indagare e
di applicare il pensiero critico, come ha fatto con
Simone Regazzoni e con la pornostar Valentina
Nappi, anche a quei fenomeni del contemporaneo
capaci di scandalizzare ancora le masse pur essendo,
nella verità dei fatti, di diffusione capillare e non
soggetta a crisi, come di fatto lo è il porno.
Ed ancora la riflessione popsophica ha attraversato
campi tanto diversi quanto sorprendentemente contigui:
dal calcio come metafora di vita, alla colonna sonora
che accompagna, veste, e domina l’immagine nel cinema;
dalla meditatio mortis della narrazione fantastica di
Harry Potter alla sagace analisi del fenomeno Maria De
Filippi. Complici filosofi e giornalisti come Enrico
Ghezzi, Roberto Manzocco, Anna Laura Moroder, Salvatore
Patriarca, Massimo Donà, Andrea Panzavolta, Elio Matassi,
Massimo Raffaeli, Adriano Fabris,…
Tutto questo senza dimenticare la capacità della piazza
di svestire icone e personaggi dello spettacolo, trarre
dal loro “vissuto vero” la filosofia di vita donata
senza veli di Maya al grande pubblico. Da Pupo a
Ron passando per Giobbe Covatta e Igor
Righetti: un viaggio nella vita e nel personaggio
alle prese con questioni intrinsecamente filosofiche
sebbene legate ai volti del piccolo schermo.
Gli appuntamenti dal 26 luglio al 5 agosto
Ora, con il vissuto di due settimane
intense e vigorose dal punto di vista culturale,
Popsophia si incammina verso il penultimo lungo fine
settimana.
È un terzo weekend di grandi nomi quello che si apre
giovedì 26 luglio e porta nei luoghi del festival alcuni
dei personaggi più interessanti del panorama televisivo,
culturale e filosofico attuale, tra cui Claudia
Attimonelli, Massimo Cacciari, Fulvio Abbate,
Arnaldo Colasanti, Gene Gnocchi, Roberto Giacobbo,
Giacomo Marramao, Stefano Poggi, Francesca Rigotti e
Gianni Vattimo…
Venerdì 27 ad aprire le danze è Andrea Fumagalli
che si interroga su un tema caldo della contemporaneità
con “Sai cos’è lo spread?” per la rassegna Pop Economy.
A seguire Gianni Vattimo, il filosofo del
pensiero debole, con Umberto Curi e
l’introduzione di Paolo Pagliaro, dedica la sua
lectio a come e cosa significhi oggi “Pensare il
presente” riallacciandosi alla discussione di Maurizio
Ferraris sul Nuovo Realismo.
Il sabato pomeriggio apre le porte alla riflessione
profonda della rassegna “Le parole del contemporaneo”,
nella quale si intende tracciare il profilo del vivere
presente attraverso una parola che ne caratterizzi i
tratti fondamentali. Giacomo Marramao sceglie “Il
conflitto”.
La serata è invece deputata all’esplorazione del pop.
Dalla piazza di Civitanova Alta, alle 21.30, Roberto
Giacobbo indaga il mistero, soffermandosi sui nessi
tra l’enigma e l’irreprensibile pulsione umana per tutto
ciò che è inspiegabile ed oscuro. Contemporaneamente nel
Chiostro di Sant’Agostino, Francesca Rigotti
esamina il fenomeno che dal 1996 allieta la prima serata
di Rai 3, “Un posto al sole”.
Primo appuntamento della domenica è invece quello con
Massimo Cacciari che costruisce il senso della
contemporaneità sul concetto di “Parricidio”. E
dopo aver metaforicamente “ucciso i padri”, in Piazza
della libertà, il comico Gene Gnocchi e il
giornalista Arnaldo Colasanti, tessono assieme
“Vizi e virtù degli italiani”. Dopo il disvelamento de
“La vera storia di Biancaneve” con il filosofo
Stefano Poggi, la seconda serata del Chiostro indaga
i nessi tra “I filosofi e la vita” sotto l’abile guida
di Antonio Gnoli. Alle 23 invece presso la chiesa
di san Francesco, il fisico Ignazio Licata
racconta il matematico Alan Turing.
Per il quarto ed ultimo weekend, si abbandona la città
alta e ci si trasferisce nella città di Civitanova
Marche per una asciutta riflessione che prende le mosse
dal pomeriggio di venerdì 3 agosto. In “Noi siamo la
rivoluzione”, alle 18.30 presso l’Hotel Miramare,
l’economista Federico Fubini infatti, esplora i
grandi cambiamenti in corso nel secondo e terzo mondo.
Lido Cluana alle 21.30 ospita il giurista Stefano
Rodotà introdotto da Umberto Curi e da Paolo
Pagliaro che torna a Popsophia per la chiusura del
festival. Sabato 4 Eugenio Finardi, introdotto
dalla giornalista Rai Maria Rosaria Gianni, svela
al pubblico il proprio mondo fatto di “Pensieri e
musica”. Con il quarto weekend trovano conferma anche
due importanti sodalizi con altre due realtà culturali
delle Marche: il Festival della Felicità di Pesaro, che
vede Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro
Urbino, intervenire su “Felicità interna lorda”, e La
Compagnia di Musicultura, a cui è affidata la chiusura
della seconda edizione di Popsophia con “Filosofia del
viaggio. Viaggiar cantando, canzoni e canzonette”.
Proseguono parallelamente, ancora per pochi giorni, le
13 mostre allestite per l’occasione, tra cui “Il
Vangelo secondo Jobs. Apple tra tecnica e filosofia”
(che resterà aperta al pubblico fino al fine
settembre), “De Pisis e il
Realismo magico”, “Mondo Parallelo. Disegni pop di Mauro
Cicarè”, “Due dei Sette. Giorgio de Chirico e Mario
Tozzi a Parigi”, “Inside Marilyn”.
www.popsophia.it
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