Angelo
Bucarelli artista eclettico e versatile in questa mostra si
identifica con la natura attraverso scatti originali e
“sintetici”, col suo taglio particolare e visionario
restituendoci fiori nuovi e nuovi linguaggi.
Scrive di lui:
Rosa, rosae.
Una declinazione. Angelo Bucarelli non rinuncia alle sue usuali
parole. In questo gruppo di lavori pero' la parola non compare
nel corpo del lavoro, ma nel titolo che li raccoglie. Lascia il
suo tradizionale uso di materiali pesanti per affidarsi alla
carta. Una carta intensa e sensuale come le tracce fotografiche
che vi si appoggiano. Bucarelli entra nelle volute dei petali di
fiori bellissimi che incontra nei suoi viaggi, nelle visite di
giardini pubblici o privati. Come estrae le parole dalle frasi
di cui fanno parte per assaporarne i significati più' reconditi,
così entra nel cuore di quei fiori trascurando il loro insieme
per cogliere le volute e i sapori dei petali che li compongono.
Sono ora il colore, la luce, le trasparenze, le superfici
carnose della natura, le volute dolci e a volte corrotte o
scabrose che diventano protagonisti di una riflessione interiore
e evocatrice di sentimenti profondi e ancestrali così simili
alla poesia.
Felice
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