Attraverso più di 2.000 fotografie A. B.
Lewis, all’inizio del XX secolo, ha invece illustrato il
suo viaggio nelle isole della Melanesia e in Nuova
Guinea, terra immortalata anche dal Capitano Frank
Hurley. Joseph F. Rock, durante il suo soggiorno quasi
trentennale in Cina e Tibet, ha documentato con numerose
fotografie la vita dei buddisti di quelle terre mentre
alcuni scatti ritraggono invece le tribù africane ad
opera di Volkmar K. Wentzel e di Vittorio Sella, famoso
anche per aver scalato le Alpi e l’Himalaya le cui
fotografie di montagna sono ancora oggi considerate tra
le più belle mai realizzate. George Shiras III è stato
invece il primo a scattare fotografie con il flash, in
notturna, ad animali selvatici. I ritratti del Barone
Wilhelm von Gloeden si distinguono per avere come
soggetto soprattutto i giovani di Taormina, raffigurati
principalmente in pose classiche. I viaggi di Maynard
Owen Williams sono testimoniati dalle fotografie
scattate a Parigi, ma anche in India; mentre Pierre Daye
ha raccontato il colonialismo nello stato del Congo
Belga. Le fotografie di Alexander Graham Bell, il
secondo presidente della National Geographic Society,
ritraggono gli esperimenti di volo compiuti da lui e dai
suoi assistenti all’inizio del Novecento. In Antartide,
la sfortunata “spedizione Terranova” del 1910/13,
guidata dal comandante Robert Falcon Scott, è invece
documentata attraverso le incredibili immagini scattate
da Herbert G. Ponting che ha fatto parte di quella
missione. Il percorso espositivo è arricchito dalla
biografia dei vari fotografi e dalla presenza di alcune
apparecchiature fotografiche storiche.
La mostra il “Mondo in bianco e nero”
sarà aperta fino al 16 settembre ad ingresso libero
tutti i giorni dalle 18 alle 23, nella sede espositiva
della Fondazione Geiger, Piazza Guerrazzi, 33 Cecina
(Li). Per informazioni: Fondazione Geiger, tel.
0586.635011,
www.fondazionegeiger.org
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