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Mario e Arianna
Brunello, per il loro Antiruggine, il capanon -
laboratorio culturale a Castelfranco Veneto, propongono con Pino
Guzzonato una ulteriore tappa della loro ricerca tra gli artisti che
sappiano esprime in modo veramente originale la contemporaneità.
Nel capanon Antiguggine, luogo di incontro e confronto di
musicisti, scrittori, intellettuali di mezza Europa, le mostre sono
un evento raro: non più di una l'anno e con artisti individuati con
molta oculatezza. Per questo ogni nuova proposta qui si trasforma in
una evento, quasi una festa di consacrazione sancita dal violoncello
di Mario in dialogo con le opere di volta in volta esposte.
Per questo prestigioso appuntamento Pino Guzzonato ha scelto di
rendere omaggio alla mission del capanon brunelliano:
disincagliare con l'antiruggine i meccanismi della cultura
nazionale, affetti da incrostazioni che nella quasi indifferenza di
molti, anche se non di tutti, li hanno incagliati, pietrificati
quasi.
Pino Guzzonato, nato nel 1941, vive e lavora in provincia di Vicenza
nella sua casa-laboratorio a Tretto di Schio. E' un artista che crea
sperimentando da molti anni con tecniche e materiali diversissimi, è
scultore, pittore, disegnatore, incisore che ha usato la pietra, il
legno, la ceramica, la plastica, il metallo, sempre utilizzando le
qualità concrete e palpabili dei materiali, mettendo in luce le loro
proprietà espressive.
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Vecchi
jeans, semi, terriccio, acciaio, foglie, pietre, plexiglas,
carta: ogni materiale è riciclato, reinventato,
ritrasformato senza perdere la propria anima, ma acquistando
un nuovo significato. Nonostante l'eterogeneità della sua
produzione, le sue opere sono collegate da un filo
conduttore ben preciso, in cui nelle contaminazioni fra
elemento naturale e artefatto sono recuperate esperienze non
soltanto visive, ma soprattutto sensoriali che stimolano i
sensi naturali del tatto e della vista, mettendo in gioco le
loro capacità di raccontare una storia e di comunicare
un'esperienza. Un simbolo si affaccia spesso nelle sue
opere: l'albero con il suo significato archetipo e la
materia da cui è composto, il legno, che macerato e trattato
diventa carta.
La carta infatti è diventata negli ultimi anni una parte
importante della produzione artistica di Pino Guzzonato.
Carta che l'artista fabbrica da sé a partire da tutti i
materiali possibili. Carta che diventa impronta, sagoma da
cui egli estrae il senso e l'anima delle cose. Carta che
diventa libro. Libro che diventa oggetto naturale per la
sedimentazione del pensiero, che si offre come luogo ideale
di riflessione sulla complessità dell'uomo.
Guzzonato ha organizzato diversi workshop internazionali di
artisti all'antica cartiera di Dueville (VI) e si è occupato
di ambiente naturale e urbano promuovendo e partecipando ad
azioni tese alla sua salvaguardia. Ha lavorato con le
università di Utrecht e Parigi e ha partecipato alla 49
Biennale di Venezia. Molte le esposizioni che lo hanno visto
protagonista in Italia e all'estero.
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Per questa mostra, ha voluto giocare, con l'intelligenza
ed il gusto di sempre, intorno al tema, alla suggestione
"Ruggine & Antiruggine", in omaggio al luogo e ai suoi
animatori.
"L'Espressione - afferma l'artista - gioca
sull'ambiguità simbolica di ruggine e antiruggine. Ci
sarà una grande carta ottenuta con carta a mano da una
lastra corrosa di ferro recante un sms di auguri da
Venezia ad Acquasaliente: - "da ali lagunari auguri
tanti Rino" e il suo anagramma: - "L'aura dia grati
giorni autunnali".
"Poi due colonne rotonde in plexiglas trasparente, il
cui fusto interno è ottenuto dall'impronta su carta a
mano di lamiere ruggini di ferro e da lamiere non
ruggini. Le due colonne sono sormontate da due cuspidi
coniche trasparenti contenenti una sfera e moltissime
palline da ping pong cinesi.
Un'altra opera è stata ottenuta dall'impronta su carta
di un tappeto, ottenendo quindi un effetto arazzo.
Ci sono poi le sagome (sempre in carta) di due tute da
motociclista di Dainese, quasi un simulacro di antichi
guerrieri.
Gérard Dessons nella sua "Petite theorie du Papier"
esordisce: "A Pino Guzzonato, qui a entrepris de mettre
le monde dans son papier - cette folie!".
Ho voluto raccogliere dalla realtà e trasferire sulla
carta forme naturali, urbane e tecnologiche.
In questa operazione chiedo ospitalità a una forma
preesistente ma, lo faccio, per accoglierla a sua volta
in una nuova materia/forma.
A questa mia ricerca non poteva sfuggire la ruggine,
l'ossidazione rosso/bruno che si forma su materiali e
macchinari ferrosi esposti alle intemperie. Ecco quindi
la carta ruggine, impronte su ferro e ghisa che sono in
cerca della cura catartica di Mario Brunello che le
purifichi con la musica: "Ruggine & Antiruggine".
Ruggine & Antiruggine. Carte di Pino Guzzonato.
Castelfranco Veneto (Treviso), Capanon Antiruggine
(Borgo Treviso), dal 12 maggio 2012 al 3 giugno 2012.
Mostra promossa da Antiruggine.
Apertura sabato dalle 16 alle 20 e domenica 10-13 16-20
e in occasione di tutte le manifestazioni proposte da
Antiruggine. Ingresso gratuito.
Info:
www.brunelloantiruggine.it
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