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Società di Area “TERRE di FAENZA”
www.terredifaenza.it
Sapori antichi e prodotti di qualità
imbandiscono le tavole di Brisighella
Alla fine di ottobre un doppio
appuntamento per degustare
Mora Romagnola, Agnellone e Castrato QC
Mora Romagnola, Agnellone e Castrato
saranno i protagonisti di due eventi golosi in programma a Brisighella
(Ra) sul finire del mese di ottobre.
Alla Mora Romagnola, pregiato suino nero autoctono di
questo spicchio di regione che solo pochi anni fa rischiava
l’estinzione, è dedicata la “Sagra della
porchetta di Mora romagnola e Fiera delle biodiversità”,
in programma tutta la giornata di domenica 21 ottobre. Qui
sarà possibile
degustare i pregiati salumi e le saporite carni di Mora e fare
acquisti nel mercatino dei prodotti Copaf, il
Consorzio per la
valorizzazione dei prodotti tipici dell'Appennino faentino e forlivese,
tra cui appunto la Mora Romagnola.
Domenica 28 ottobre,
le carni e i prodotti che si potranno assaporare saranno quelli dell’Agnellone
e del Castrato QC cui è dedicata una propria sagra. |
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Il programma della sagra prevede: dalle ore 9 l’esposizione
di ovini e caprini
e dalle ore 10 l’apertura della mostra-mercato dei prodotti
tipici e dell'artigianato locale. Alle ore 11.30 si aprirà
lo stand gastronomico dove sarà possibile degustare
prelibate pietanze e grigliate con le carni di agnellone e
di castrato. Nel pomeriggio prenderà il via un ricco
programma con intrattenimenti musicali e culturali.
Mora Romagnola
335.000
“suini neri” popolavano agli inizi del ‘900 le valli e le
colline dell’Appennino romagnolo.
Solo
nel 1942, a Faenza,
un convegno di zootecnici ne definì con precisione i
caratteri di razza e ne codificò la denominazione: Mora
Romagnola.
Maiale antico, di diretta
derivazione dal progenitore di molti maiali europei, il
sus celticus, che arrivò da queste parti con le
invasioni barbariche nel IV e V secolo d.C adattandosi
perfettamente ai nostri habitat, per secoli ha rappresentato
un fondamento dell’economia agricola rurale. Basti pensare
che le dimensioni dei boschi si misuravano con il numero di
suini che erano in grado di nutrire. Nel secondo ‘900
condizioni socio-economiche e soprattutto nuove domande
produttive, contestualmente alla progressiva
intensificazione dell’allevamento suino, portarono a un
crescente e continuo calo della popolazione di Mora
Romagnola.
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Nel
1949 se ne contavano 22.000 capi, per lo più concentrati
nell’area del comprensorio dell’Appennino faentino,
ove resistevano in quanto utilizzate per ottenere quello
splendido incrocio da carne che per molti anni fu il
“Fumato di Romagna”.
Purtroppo la richiesta di carni sempre più magre e di
razze sempre più precoci portò la Mora Romagnola
all’oblio e quasi alla sua estinzione.
Agli inizi degli anni
’70 se ne sentiva molto raramente
parlare in sperduti allevamenti dell’appennino faentino
dove rappresentava, per romantici allevatori, quasi una
reliquia del tempo che fu. Comunque il fascino di questa
razza e il ricordo della gran qualità e gusto degli
insaccati da essa ricavati non cessò mai di battere nel
cuore degli uomini di Romagna. Uno di questi, Mario
Lazzari di Faenza, all’alba degli anni ’80 si mise in
testa di recuperare questa razza e quindi iniziò con
passione la ricerca degli ultimi esemplari sperduti.
Oggi, grazie a
lui, all’APA di Ravenna, al Copaf e agli
altri allevatori che hanno saputo apprezzare il valore
delle carni e la sua ragione di vita nel contesto
territoriale e culturale, la Mora Romagnola è salva e
comincia ad essere conosciuta e diffusa. Sono una
quarantina gli allevamenti in Romagna (una trentina
solo nella provincia di Ravenna) e circa 1.500 i capi
esistenti
Agnellone e Castrato QC
Le
carni a Qualità Controllata (QC) sono ottenute da
agnelloni e castrati prodotti tipici della tradizione
contadina locale che oggi sono allevati secondo un
Disciplinare di Produzione con regole ben precise. Per
quanto riguarda l’agnellone, gli animali devono avere
un’età compresa
tra i 70 e i 180 giorni con peso vivo tra i 25 e i 50
kg. Le carni devono avere un colore rosa o rosa scuro.
Il colore del grasso deve essere bianco o bianco crema
senza tendere al giallo. Il castrato, invece, ha un’età
di macellazione compresa tra i 5 e i 12 mesi di vita,
con il peso vivo compreso tra i 40 e i 100 kg. Le carni
devono avere un colore rosa scuro, senza colorazioni
anomale. Anche in questo caso il colore del grasso deve
essere bianco o bianco crema senza tendere al giallo.
La Regione
Emilia-Romagna ha coniato il marchio QC
a favore dei prodotti agroalimentari ottenuti nel
territorio regionale con le tecniche di
produzione integrata,
rispettose della salute e dell’ambiente.
I prodotti
contrassegnati col marchio Qualità Controllata
garantiscono il consumatore
perché adeguati controlli assicurano il rispetto di
standard di qualità definiti da appositi disciplinari di
produzione. La
garanzia, in questo caso, si estende anche alla fase
successiva e all’allevamento,
cioè alle operazioni di conservazione e trasformazione
della materia prima. I prodotti QC sono:
frutta fresca e conservata, verdura fresca e conservata,
cereali (farina e pane), vino, olio, miele, oltre alle
carni.
Info. per il
pubblico 0546 81166
www.terredifaenza.it
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