Dall'idea
centrale dell'incontro tra un boia e uno scrittore hanno preso
forma mano a mano i temi e i personaggi che danno corpo
all’azione teatrale. Il giovane boia, la donna con rossetto, la
prossima vittima, la donna dello scrittore, il boia adulto, ecc.
nascono dal lavoro di scrittura scenica al quale gli allievi
attori (quasi tutti al loro esordio sulla scena) si sono
dedicati, e testimoniano il lavoro svolto col fine di
valorizzare e sviluppare l'identità artistica degli interpreti,
attraverso il serrato dialogo tra il loro individuale modo di
vivere l'esistenza e quello dei personaggi.
La selezione
di un boia e l'individuazione delle vittime, la dicotomia
vittima/carnefice, sono, tra gli altri, i temi messi in scena,
letti e riletti attraverso i possibili sguardi dell'ironia e del
dramma, e attraverso i linguaggi del teatro, del video e della
scrittura.
Le differenti
predisposizioni sensoriali hanno favorevolmente condizionato la
ricerca teatrale, mettendo in evidenza le possibilità
stilistiche e una lettura differente dell'estetica scenica, che
ha mutato e sviluppato tutto il processo drammaturgico fino ad
arrivare alla realizzazione del Brindisi.
L’evento è
proposto dall'Associazione di promozione sociale Gruppo
Elettrogeno, in collaborazione con l’Associazione per la
promozione sociale dell’arte OGK, l’Unione italiana dei ciechi e
degli ipovedenti sezione provinciale di Bologna, l’Istituto dei
ciechi Francesco Cavazza di Bologna, l’Accademia di Belle Arti
di Bologna e con il patrocinio della Provincia di Bologna. |
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