Si tratta di una delle più importanti
mostre organizzate su Liszt in Italia.
Rimarrà aperta gratuitamente al pubblico fino all’11
novembre 2012, presso la Regia Accademia Filarmonica di
Bologna (via Guerrazzi 13, secondo piano).
Ogni giorno sono previste
conferenze, letture, proiezioni e momenti musicali, per
un totale di 36 appuntamenti. Ogni giorno è
previsto un intervento mattutino alle ore 11.00 e uno
pomeridiano alle ore 17.00. Fra i relatori, Rossana
Dalmonte, Emanuela Mercante, Gianmario Merizzi, Piero
Mioli, Mariateresa Storino, Daniele Tonini, Annarosa
Vannoni, Luigi Verdi, Romano Vettori, Carlo Vitali,
Ophra Yarushalmi.
I 16 momenti musicali,
che si svolgeranno in Sala Rossini, il principale degli
ambienti espositivi, sono a cura degli allievi delle
classi di pianoforte del Conservatorio di Bologna. In
programma non solo musiche di Liszt, ma anche di
significativi autori del XIX Secolo, quali Beethoven,
Brahms, Chopin.
Due concerti
in Sala Mozart apriranno e chiuderanno l’iniziativa: il
21 ottobre, alle ore 17.00, Anna Ivanova
affronterà un programma sul tema “Dediche: le amiche di
Liszt”; domenica 11 novembre, sempre alle 17.00,
Francesco Bergamasco terrà il concerto conclusivo,
con un programma incentrato su “Le eroine di Liszt,
Parafrasi da concerto”.
La mostra e tutti gli
eventi sono a ingresso gratuito. Per
informazioni, numero verde 800-856065; per
prenotazione gruppi 051-222997.
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La mostra ricostruisce l’ambiente
culturale e musicale nel quale si colloca la presenza di
Franz Liszt a Bologna, nell’ottobre e nel dicembre 1838.
Vi diede concerti e vi mantenne rapporti amichevoli, ad
esempio con Rossini e con i notabili della città.
Documenti e immagini dell’epoca fanno da sfondo alla
narrazione di quelle giornate fatta da Liszt stesso
nelle lettere e da coloro che lo incontrarono e furono
presenti ai suoi concerti. L’idea è di proporre non solo
cimeli di Liszt, ma anche immagini della cerchia di
conoscenze che egli frequentò in Italia e delle bellezze
artistiche e naturali che ispirarono le sue opere.
La mostra è quindi un vero e
proprio “spaccato” storico della città di Bologna e
della sua vita culturale attorno alla metà del XIX
Secolo.
Nelle bacheche si potranno
ammirare lettere e partiture autografe conservate negli
Archivi della Fondazione Istituto Liszt e dell’Accademia
Filarmonica. L’Istituto Liszt nel breve tempo
dalla sua fondazione (1997) ha raccolto un notevole
numero di autografi e libri rari, tale da farlo divenire
centro di grande interesse anche a livello
internazionale. L’Archivio dell’Accademia Filarmonica
raccoglie fin dalla sua fondazione (1666) documenti,
musiche, strumenti e cimeli dei più insigni musicisti
bolognesi ed europei, ed ha conservato importanti
testimonianze della presenza di Liszt a Bologna.
Ungherese di nascita, ma
formatosi in Francia e in Germania, Franz Liszt
(1811-2011) fu a lungo “di casa” in varie città
italiane, dove soggiornò per periodi più o meno lunghi,
coltivò importanti amicizie, fu raggiunto dal fascino
dell’arte, della poesia e della musica italiana.
La mostra bolognese è la prima di una
serie di prossima programmazione a Milano, Venezia,
Firenze, Roma, le città italiane più visitate da Liszt.
Si tratta quindi di un vasto progetto culturale, una
“pluri-mostra” eccezionale, motivata dal largo consenso
suscitato in tutta Italia dagli eventi organizzati
attorno a Liszt nel 2011, bicentenario della sua
nascita.
Nelle grandi mostre
organizzate a Weimar e a Budapest in margine ai
rispettivi Convegni di studio, migliaia di persone
(comprese moltissime classi di studenti) hanno potuto
ammirare oggetti, dipinti, immagini, partiture e
manoscritti che illustrano la presenza e l’attività di
Liszt nei vari paesi. Ma il settore “Liszt e l’Italia”
in entrambe le ricchissime esposizioni era assai
carente, per non dire assente. Questa mostra e quelle di
prossima programmazione riempiranno tale lacuna.
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