L’intenzione
di fondo di questa attività di promozione è tenere vivo il
debito che la nostra storia culturale intrattiene con il “grande
codice” della bibbia. Non soltanto scavando negli effetti che la
letteratura biblica ha prodotto sulla cultura e sulle arti del
nostro passato. Ma anche promuovere forme di nuova fecondità
dell’ispirazione biblica in relazione ai nuovi linguaggi della
contemporaneità, scommettendo sull’idea che anche oggi il testo
della Scrittura può ispirare il lavoro degli artisti. L’edizione
2012 ha come tema «Ieri era oggi, oggi è già domani»: Bibbia e
futuro.«Il futuro appartiene alle persone che vedono le
possibilità prima che diventino ovvie» (Ted Levitt, guru del
marketing alla Harvard Business School).
Il testo
biblico scelto per accompagnare la mostra è un passo del Qoelet
:
“ Per ogni
cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il
cielo.
C'è un
tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo
per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo
per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo
per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo
per piangere e un tempo per ridere,
un tempo
per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo
per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo
per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo
per cercare e un tempo per perdere,
un tempo
per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo
per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo
per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo
per amare e un tempo per odiare,
un tempo
per la guerra e un tempo per la pace.”
Qoelet 3, 1-8
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