Il
servizio fotografico completo si compone di 2571 foto,
scattate nel corso di tre intense giornate di lavoro.
Bert Stern sceglie di pubblicarne uno stretto numero, e
una selezione di immagini sempre diversa diviene oggetto
di numerose mostre in tutto il mondo.
In
questi scatti Marilyn ha catturato definitivamente
l’immaginario, non come sex symbol, ma come opera
d’arte: meravigliosa, tragica, per sempre 36enne.
Il
set
Le
foto, che includono alcune delle più esplicite immagini
dell’attrice, la mostrano principalmente in tre
situazioni: nuda su un letto, mentre scopre le spalle,
la schiena e le gambe; mentre tiene in mano una sciarpa
di chiffon trasparente davanti al suo petto nudo;
mentre si copre il seno con dei fiori di carta. In altre
immagini indossa abiti neri da sera o gioca
maliziosamente con delle collane.
Se
alcune di queste pose avrebbero potuto un tempo essere
considerate eccessive (e lo furono tant’è che non
vennero pubblicate se non vent’anni dopo la sua morte)
oggi paiono familiari. Piuttosto che essere ipnotizzati
dalla sensualità viva della Monroe, i visitatori sono
invitati a osservare le immagini per quanto rivelano di
lei.
“Stava
attraversando un brutto periodo per la salute, carriera
e uomini” spiega Bert Stern ricordando che Marilyn era
appena stata cacciata dal set del film di George Cukor
“Something Got to Give”. Stern stava lavorando su
incarico di Vogue, ma come cita nel catalogo,
aveva sempre sperato di fotografare Marlyn nuda e così
portò con sé solo alcune sciarpe di chiffon e pochi
gioielli come accessori. L’assistente dell’attrice gli
disse di ordinare tre bottiglie di Champagne Dom
Perignon. Stern ricorda che era il 22 giugno e, dice
lui, nel giro di 15 minuti, lei accettò di posare in
topless con le sciarpe. “Abbiamo lavorato dalle 16.30
alle 3 del mattino - ricorda Stern -. Ma poi Vogue
decise che la prima sessione era troppo sexy e volevano
tornassi 2 o 3 settimane dopo per fare foto di moda.
Dopo poco, lei disse: “Sono stufa di fare moda. Possiamo
tornare a fare ciò che facemmo il primo giorno?”.
“Avvenne quando facemmo le immagini di lei sul letto.
Allora era quasi ubriaca”.
Vogue
pubblicò otto pagine della seduta di moda il giorno
successivo la morte della Monroe; 12 pagine delle
immagini di nudo furono pubblicate solo nel 1982. Mentre
le immagini di moda sono inevitabilmente formali, i
contact sheet degli scatti di Marilyn mentre gioca
con le sciarpe di chiffon la mostrano improvvisare senza
sosta le sue pose e espressioni. Due immagini di questa
serie hanno anche spesse croci di inchiostro ad indicare
che lei le aveva scartate. Le immagini a colori sul
letto, sono sia più sensuali sia meno rivelatrici:
consuma la macchina fotografica con i suoi occhi. E’ in
alcuni piani ravvicinati che Marilyn mostra la sua
improvvisa vulnerabilità: spesso eyeliner nero e pesante
rossetto rosso evidenziano insicurezza; l’accenno di
rughe a lato degli occhi sottolinea il trascorrere del
tempo. Ancora più d’effetto una cicatrice sullo stomaco,
traccia di un intervento alla cistifellea di poche
settimane prima.
I
visitatori per la prima volta scopriranno Marilyn non
come un nome, un’immagine, ma una persona che
probabilmente sentiva che questa sarebbe stata la sua
ultima occasione per sedurre l'obiettivo, che queste
foto erano, a modo loro, la sua fine. In queste immagini
Marilyn è la bellezza trionfante ogni momento minacciata
da una tragica fragilità; l’incarnazione di tutte le
eroine che l'arte ha cercato di divorare attraverso la
pittura, la scultura e la fotografia.
Profili
Marilyn Monroe
(il vero nome è Norma Jean Baker) nasce il 1° giugno
1926 e Los Angeles. Per la sua carriera folgorante, le
sue doti di attrice e cantante, l’indole fragile e
tormenta è considerata una delle grandi dive del cinema
americano di tutti i tempi e icona di stile. E’
conosciuta principalmente per le sue interpretazioni in
A qualcuno piace caldo - per cui vinse il Golden
Globe come Migliore Attrice in un film o commedia
musicale -, Il principe e la ballerina (per cui
verrà premiata con il David di Donatello da Anna
Magnani) Gli uomini preferiscono le bionde,
Fermata d’autobus, Quando la moglie è in vacanza
e Gli spostati. Il suo mito è dovuto, oltre che
al suo fascino indiscutibile, al suo talento artistico:
Marilyn non era solo il ‘sogno proibito d’America’, ma
anche una bravissima attrice. Il fascino che emanava dal
grande schermo o dalle copertine ha contribuito a farne
un sex symbol fuori da ogni tempo; la sua
esistenza, per molti aspetti tormentata e sofferta, e
culminata in una morte prematuramente tragica quanto
misteriosa, l’ha resa una vera e propria icona della
cultura pop di tutti i tempi.
Bert Stern
nasce a Brooklyn il 3 ottobre 1929. Inizia giovanissimo
a lavorare come fotografo pubblicitario, ma è la rivista
‘Vogue’ che lo lancia nel mondo della moda e dei divi di
Hollywood. Nel 1962, infatti, riceve da ‘Vogue’
l’incarico di fotografare Marilyn Monroe. Quegli scatti,
realizzati in una suite dell’hôtel Bel-Air di Los
Angeles, nell’arco di tre giorni, di cui la rivista
acquisterà solo 8 fotografie, segneranno la futura
carriera di Bert Stern. Marilyn Monroe morirà infatti
poche settimane dopo quel servizio fotografico. Il libro
completo “Marilyn Monroe. The Complete Last Sitting”,
pubblicato in seguito dallo stesso Stern, contiene
quelli che sono considerati gli ultimi scatti
dell’attrice in vita.
La
mostra verrà inaugurata sabato 9 giugno 2012, alle ore
18.00.
Domenica 10 giugno, il fotografo americano Bert Stern
sarà protagonista di un incontro al Forte di Bard per
ripercorrere i ricordi di quello straordinario ultimo
set fotografico con Marilyn Monroe. Il celebre fotografo
sarà a colloquio con Olivier Lorquin e Isabelle Maeght.
Info
Associazione Forte di Bard
Bard.
Valle d’Aosta
T. +
39 0125 833811 - F. + 39 0125 833830
info@fortedibard.it
fortedibard.it - facebook.com/fortedibard
Book
Frassinelli 39,00 euro
Orari:
martedì/venerdì dalle ore 11.00 alle 18.00
sabato/domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00 -
chiuso il lunedì.
Tariffe:
intero 5 euro - ridotto 3 euro - gruppi/scuole: 3 euro
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