Il possente maniero
dei Principi Borromeo è, si sa, luogo di infinite storie e di misteri.
Vicende di antiche guerre e cavalieri, testimoniate dagli affreschi
sulle pareti dei Saloni, echi di congiure, di mestieri e arti scomparse,
di giardini dove, insieme, si coltivano le erbe della bellezza e quelle
della morte, utilizzate per pozioni che non lasciavano scampo. Poi
l'emozione della immensa grotta che il castello sovrasta e difende,
grotta il cui ingresso è occultato da una fitta vegetazione e che
preserva, forse da millenni, curiosi reperti archeologici. Poi la
piccola chiesa medievale, ritratti di torvi guerrieri e belle dame. E
una infinita popolazione di bambole e automi sempre in movimento.
In questo magico ambiente, domenica 22 aprile ci si misurerà con un
mistero all'apparenza insolubile, tra pericolose scoperte, intrighi e
indizi svianti.
I suoi fidi collaboratori rivivranno le atmosfere descritte da Conan
Doyle nel Mastino dei Baskerville o del vampiro del Sussex o trasposte
in immagini dal recente film con Robert Downey Jr.
Comparso in quattro romanzi e cinquantasei racconti, Sherlock Holmes è
assurto al ruolo di icona della letteratura gialla, superando di gran
lunga la fama del suo stesso creatore.
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