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50 immagini di grande formato,
per buona parte inedite, compongono la mostra che la Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese dedica, nella sua sede espositiva di
Acireale, al fotografo catalano Jordi Bernadò.
Sarà una delle più ampie esposizioni italiane sul giovane artista
spagnolo, recentemente ospite con un nucleo di opere al MAXXI
di Roma. Il sottotitolo dell'esposizione siciliana - "Uno sguardo
lucido e ironico" - delinea una delle caratteristiche della poetica
dell'autore: l'ambiguità delle sue immagini, sempre sospese tra
realtà e invenzione.
In questa mostra, cifra per altro presente in molta parte della
produzione dell'artista, Jordi Bernadò mescola nella sua fotografia
i temi dell'architettura, della città e del paesaggio. "La sua
ricerca dei segni che, in questo ambiente, caratterizzano la società
e la cultura contemporanee rappresenta il vettore principale della
sua creazione", sottolinea Gabriel Bauret, curatore della mostra.
"Egli fa scivolare uno sguardo divertito su dettagli che lui solo sa
individuare e mettere in evidenza. E nella forma fotografica che
adotta, il colore è indissociabile dalla composizione.
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Se ha esplorato gli spazi
urbani e suburbani degli Stati Uniti, del Giappone e
dell'Europa, egli resta legato alla Spagna, incuriosito
dallo stato del paesaggio e dagli interni collegati a
universi estremamente vari. E nelle sue inquadrature, la
realtà somiglia a uno scenario teatrale; le frontiere tra il
reale e l'inverosimile si attenuano. Attraverso questa
visione del mondo tinta d'ironia si profila non solamente un
osservatore attento, ma anche un creatore ispirato; guidato
in particolare da autori di teatro del XX secolo che hanno
messo in scena l'assurdo e il ridicolo, o ancora il
grottesco così come si declina nella letteratura di
Cervantes e nella pittura di Goya".
Dietro al troppo pieno di segni, si delinea a volte il vuoto
di significato: le immagini di Jordi Bernadò sono lucide e
impertinenti, e anche rivelatrici di una civiltà dai
contorni inquietanti; in particolare nel suo rapporto con
l'arte, la religione e la storia. Alcuni dei tratti che egli
descrive sono chiaramente tipici della Spagna, ma molti
altri si ritrovano nei paesi del sud dell'Europa - l'Italia
-. In fin dei conti, ciò che colpisce del lavoro di Jordi
Bernadò è tanto, se non di più, la forma mentis che
lo anima quanto i temi e i territori cui egli approda.
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"Bernadò
usa le sue immagini sul filo dell'ambiguità", scrive
Giovanna Calvenzi, nel saggio 'La perversa ambiguità
della verità' scritto in occasione del lavoro 'Welcome
to Espain' e pubblicato da Actar (Barcelona) nel 2009,
"entra in pieno nel gioco contemporaneo della finzione
narrativa utilizzando tuttavia il rigorosissimo 'stile
documentario', lo stile dei grandi paesaggisti, lo
stile, per antonomasia, più veritiero. La sua, se
proprio sentissimo il bisogno di etichettarla, è una
menzogna a posteriori. Nel senso che - annota ancora
Calvenzi - al momento dello scatto Bernadò non si pone
il problema di mentire, ha solo l'intuizione di una
possibile futura menzogna che nascerà dalla
contestualizzazione, dall'uso che farà delle sue
immagini".
"É la realtà che diventa ingannevole e la sua
'oggettiva' fotografia altro non fa che documentare. Il
suo dispositivo classificatorio assembla solo frammenti
di incongruenze e di anacronismi sparsi nel mondo.
Colpevoli non sono più fotografi e fotografia ma gli
uomini tutti: emigranti nostalgici, religiosi fanatici,
viaggiatori insoddisfatti, progettisti immaginifici. E
la sua fotografia sembra tornare all'imperativo primario
che le fornisce l'illusione di una mendace
consapevolezza di essere nel vero".
Jordi Bernadò è nato nel 1966 a Lleida, Spagna. Vive e
lavora a Barcellona. Le sue opere figurano in
prestigiose collezioni quali la Fundación «La Caixa», la
Fundación Telefónica e il MUSAC in Spagna, la
Bibliothèque Nationale a Parigi, la Deutsche Bank
Collection. Ha esposto tra l'altro a Madrid, Barcellona,
Francoforte, Amburgo, Parigi, New York, e ad oggi ha
pubblicato una ventina di opere, la maggior parte presso
Actar, editore di Barcellona.
Coordinate mostra
Titolo
JORDÍ BERNADÓ. INSULA PENINSULAR
Uno sguardo lucido e ironico
Sede
Galleria Credito Siciliano
Piazza Duomo, 12 - Acireale
Durata
12 luglio - 30 settembre 2012
Inaugurazione
mercoledì 11 luglio ore 19.00
Galleria Credito Siciliano
Orari e ingressi
Galleria Credito Siciliano
Da martedì a domenica 18.00 - 22.00
chiuso il lunedì - INGRESSO LIBERO
Informazioni al pubblico
Galleria Credito Siciliano
tel. +39 095.600.208 / 0957.113.517
www.creval.it
Informazioni sulla mostra
Coordinatore area Sicilia - Filippo Licata
Tel. +39 095.600.280
licata.filippo@creval.it
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