La Mostra “I nostri primi 150 anni”.
Da mercoledì 30 novembre fino a giovedì 15 dicembre,
l’aula magna dell’istituto Caselli apre le porte alla
storia, per ospitare la
mostra
itinerante “I nostri primi 150 anni”. Per l’occasione
verranno esposte oltre quindici opere realizzate da
alunni e artisti, tra cui lo scultore giapponese Kei
Nakamura. L’esposizione raccoglie, inoltre, le
“Medaglie” inviate dalla Scuola “G. Verga “ di Limbiate,
realizzate in ceramica dagli alunni dell’istituto
milanese.
“L’obiettivo ambizioso - spiega Daniele Sasson,
fondatore del centro culturale “IL PRISMAmultimedia e
curatore della mostra - che ci eravamo proposti era
quello di raccogliere almeno centocinquanta opere per il
150° anniversario dell’Unità d’Italia. Non le abbiamo
contate esattamente ma siamo certi di aver superato il
traguardo. Un risultato importane raggiunto grazie al
coinvolgimento di alunni e classi di scuole e istituti
della nostra città, che hanno proposto nuove idee e
personalissime angolazioni della realtà. Il tutto in
linea con il compito principale di una scuola che per
essere attuale e moderna ha il dovere di educare e
istruire fornendo
ad
ognuno gli strumenti più congeniali per esprimersi e in
genere i migliori sono quelli che appartengono a
tecniche artistiche di più immediata e facile
realizzazione”.
Un anno di iniziative dedicate al 150°
anniversario dell’Unità d’Italia.
Nell’ultimo anno, ovvero dall’invito della Regione a
partecipare ai festeggiamenti per il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, per gli studenti del Caselli non
sono mancate le occasioni per avvicinarsi alla storia
del nostro Paese, allo Stato e alle sue istituzioni. Un
percorso che ha visto protagonisti alunni e
rappresentanti del corpo docente sia a Siena che in
altre sedi, fino ad arrivare in Parlamento, con
iniziative di carattere storico, artistico e culturale.
Il cerchio si chiude con la sovrapposizione tra la
conclusione dell’anno di festeggiamenti e la Festa della
Toscana, dedicata in questa edizione al tema “Una
storia, tante diversità”. “Non si tratta - afferma
Valeria Bertusi, Dirigente Scolastico del Caselli -
di una semplice rievocazione, ma di un progetto
didattico complesso che ha coinvolto oltre 300 studenti,
pensato per recuperare i valori e i simboli che
comunicano il nostro passato, la nostra storia e
soprattutto la nostra identità. Un patrimonio
inestimabile che ci rende riconoscibili e che, come
educatori, abbiamo il dovere di tramandare alle giovani
generazioni anche attraverso la promozione di momenti di
riflessione e di stimolo creativo".
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