Ci
sono poi presepi che portano in città la tradizione di
altre culture, di altre città e di altre terre d’Italia
e del mondo, ci sono i presepi permanenti che possiamo
ogni giorno ammirare, ma che nei giorni di Natale
prendono tutta un’altra sembianza. Il patrimonio
artistico che il Sistema Museale di San Miniato e le
chiese della città conservano al suo interno sono opere
assai pregevoli, un vero e proprio itinerario alla
scoperta di raffigurazioni (Annunciazioni, Natività,
Madonne con Bambino e Sacre Famiglie) affidate nei
secoli ai pennelli di validi artisti noti nei libri di
storia dell’arte, sconosciute ai più, ma patrimonio di
fede e di devozione. Come non pensare alla “Madonna in
trono” opera del “Cigoli” o alla “Madonna che allatta il
bambino”, che dà il nome alla “Sala delle sette virtù”
in palazzo Comunale?
Le vetrine dei negozi dei commercianti di San Miniato
aggiungono alle attrattive fatte di prodotti tipici del
territorio e del piccolo artigianato, un ulteriore
elemento: un presepe o un’opera d’arte che richiama il
Natale; ogni bottega secondo la propria sensibilità e la
propria tipologia di attività.
Ecco che il centro storico di San Miniato diventa una
lunga strada dei presepi pronto ad accogliere visitatori
e mostrare un nuovo volto di quel suo fascino discreto e
che lo fanno nei giorni di Natale ancora più magico.
Le eccellenze: un presepe da record e a grandezza
umana
C’è chi dice che sia il più grande della Toscana. Non lo
sappiamo. Sicuramente è un presepe da record. E’ quello
allestito nelle cantine del Seminario, (accesso dalla
relativa piazza) in un percorso di oltre 500 mq
costruito in tre mesi di lavoro dall’artista
sanminiatese Mario Rossi. E’ il presepe principale della
città, il più grande, realizzato per volere del Vescovo
di San Miniato (che al termine della Messa di Mezzanotte
del 24 dicembre collocherà la statua di Gesù Bambino), e
che da alcuni anni è diventata una vera e propria
attrattiva per le suggestioni che è in grado di offrire.
Il presepe è a grandezza naturale, ci sono pochi
personaggi. I
personaggi sono gli stessi visitatori che si trovano
avvolti in atmosfere suggestive e inusuali.
Intorno alla capanna ruotano scorci di vita e di mondo,
di storia millenaria, di lavoro e di preghiera. Tutto si
snoda in una decina di ambienti tra stanze e corridoi in
un percorso che aspira a far immergere il visitatore
nella Betlemme di duemila anni fa. Un’opera stupenda,
semplice e al tempo stesso frutto di un lavoro complesso
durato mesi. Al “Muro del pianto” fedelmente riprodotto,
ogni visitatore potrà lasciare un messaggio con scritto
le proprie speranze e attese, come avviene a
Gerusalemme.
I presepi di
tutta la penisola incontrano la tradizione francescana
Padre Nicola propone, in un
itinerario che ripercorre la tradizioni presepistica
italiana, oltre cento presepi di varia grandezza e
dimensione, realizzati utilizzando svariati materiali,
in un itinerario suggestivo che permette di visitare gli
angoli caratteristici dell’antico convento.
Sulla collina di Cigoli, sulle orme di Ludovico Cardi
Nel paese che ha dato i natali al pittore Ludovico
Cardi, Cigoli, l’antica pieve è il luogo ideale e
suggestivo per accogliere il presepe artistico. Lo
realizzano da undici anni un gruppo di “giovani
presepisti” coordinati dal dott. Ferreri. Ogni
visitatore fa il suo ingresso nel presepe seguendo un
percorso che si addentra nel paesaggio tipico
palestinese per seguirlo lungo tutta la sua estensione
ed uscire in quello che potremo definire, la periferia
di Betlemme. Particolare cura è stata inoltre dedicata
alla riproduzione della città di Gerusalemme. Esaltati
e curati nei minimi particolari sono i personaggi del
presepe intenti nelle varie attività: dal fornaio al
falegname, dal pastore al panettiere, dal pescatore al
calzolaio. Grazie ai sofisticati sistemi tecnologici
impiegati non mancano suggestivi giochi di luce, musiche
e i giochi d'acqua.
Il Presepe vivente con oltre cento protagonisti
A San Miniato Basso i marmi bianchi che rivestono la
chiesa della Trasfigurazione, realizzati nella bottega
di un artigiano marmista di Betlemme, simbolo di quel
ponte straordinario che unisce San Miniato alla Terra
Santa, fanno da sfondo alla rappresentazione del presepe
vivente messo in scena da oltre cento “attori” grandi e
piccoli in un percorso che si articola attraverso varie
scene, dall’Annunciazione all’Adorazione dei Magi. Gli
appuntamenti sono per il 26 dicembre (ore 17) e il 6
gennaio 2012 (ore 17). L’8 gennaio 2012 la
rappresentazione si sposterà in piazza del seminario a
San Miniato.
Dal presepe ecologico, a quello gastronomico, a
quello fotografico
Tra le proposte presepistiche particolari, c’è un grande
autoscatto di 3mx6m, realizzato in una fattoria dai
fotografi di Buccianofotofestival, che diventano essi
stessi personaggi del presepe.
Dal mondo del lavoro, dal distretto del cuoio e della
calzatura, nasce il “presepe ecologico” con i personaggi
realizzati in pelle conciata al vegetale, sapientamente
lavorata, mentre, per l’illuminazione della capanna è
previsto un piccolo pannello fotovoltaico.
Perché non sostituire la tradizionale gita ai mercatini
di Natale individuando un luogo in Italia che si
caratterizza per la tradizione del presepe e al tempo
stesso conoscere le specialità gastronomiche del
territorio? E’ quanto stanno facendo da alcuni anni un
gruppo di persone (tra cui alcuni giornalisti aderenti
all’Arga, la stampa specializzata nell’agroalimentare)
che ogni anno noleggiano un pulman alla scoperta di
itinerari nuovi, intendendo così valorizzare i presepi e
i prodotti che il territorio esprime. Il 4 e 5 gennaio
2012 sarà a San Miniato un gruppo proveniente
dall’Emilia Romagna, alla scoperta dei presepi e dei
piatti della nostra tradizione natalizia.
Proposte musicali di rilievo, dal gospel alle voci
bianche
Un concerto dietro l’altro. Apre il gospel (11 dicembre
ore 21,15 proposto dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di San Miniato) con i
Golden Voices Of Gospel; la compagine si esibirà
nella Chiesa di San Domenico l’11 dicembre alle 21,15.
Poi sabato 17 dicembre, sei cori di voci bianche in
cattedrale a San Miniato (ore 21.15) daranno vita al
tradizionale “Concerto di Natale”, iniziativa
patrocinata dalla Federazione Nazionale Pueri Cantores e
dell’Associazione Italiana Santa Cecilia. Il 21 Dicembre
si terrà a San Miniato Basso nella chiesa della
Trasfigurazione il “Concerto d’Inverno” della Rassegna
organistica “L’Organo segna le stagioni”. Terrà il
concerto il m° Antonio Galanti con la partecipazione
straordinaria dei “Cantores Ecclesiae” diretti da Carlo
Fermalvento. Seguiranno, durante il periodo natalizio
altri concerti ed esibizioni delle Corali e delle
Filarmoniche del territorio.
Informazioni:
prolocosanminiato@virgilio.it
ufficio.turismo@sanminiatopromozione.it
0571.42745
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