L'intera produzione dell'autore rimanda
alla pace interiore e all'ottimismo nei confronti del
futuro; un messaggio che traspare con forza ancora
maggiore negli ultimi lavori, più essenziali dal punto
di vista formale e più personali sotto il profilo
tematico.
Osservando in successione temporale le
singole opere scultoree, si ha l'impressione di
assistere allo svolgimento di un percorso umano, oltre
che artistico, verso una consapevole maturità.
L'espressione del viso del giovane “Scugnizzo”, una
statua del 1978 realizzata in legno e riprodotta in
bronzo, trasmette una profonda malinconia ma anche la
ferma volontà di superare le difficoltà di un destino
avverso; il “Viandante”, forse l'espressione più
esplicita della condizione umana, indossa un drappeggio
complesso, che riflette la luce in maniera vibrante,
rendendo la figura inquieta, seppur certa della propria
meta (il crocefisso sul petto rivela che si tratta di un
pellegrino); il “San Giovanni”, colto in meditazione con
un libro aperto sulle ginocchia, appare invece come un
personaggio che ha raggiunto un saldo equilibrio
spirituale, grazie alla staticità della composizione e
ad un trattamento minimale della superficie, che
comunicano la sua calma e la sua concentrazione. Tramite
un lungo processo di sintesi, Martinetti è giunto a
esiti sempre più essenziali, aerei e leggeri, come il
“Portatore d'acqua”, una figura ispirata alla tradizione
cristiana e rappresentata come un giovane sorridente che
sorregge, in equilibrio precario, un recipiente
traboccante di acqua, intesa come energia positiva,
speranza e luce, o come “L'Angelo della presenza”, una
slanciata scultura in gesso dalle ali spalancate che si
protende in avanti per offrire calore e sicurezza.
In ambito pittorico, l'artista si
discosta dalla tradizione figurativa classica per
dedicarsi ad un astrattismo che vive unicamente di
giochi di luce e di colore. Al centro della sua pittura,
ancora una volta, ritroviamo l'incessante ricerca di
quell'essenza unica, meravigliosa e inafferrabile che
Martinetti stesso definisce “una delle tante risorse di
noi esseri umani che spesso non ci rendiamo conto di
avere: la luce interiore che ci anima”.
GIANNI MARTINETTI
è nato a Lugano il 14.11.1949.
Il suo primo approccio con l'arte risale
al 1975 quando, da autodidatta, inizia a scolpire il
legno. In seguito, sperimenta materiali come l'argilla e
il gesso. Solo negli ultimi anni inizia a dedicarsi alla
pittura, scoprendo un'espressione artistica che appaga
il suo profondo bisogno di dialogare con se stesso.
“La corte del Sole, con riflessi
scultorei della Terra” - Mostra personale di Gianni
Martinetti
Dal 4 al 18 dicembre 2011
Vernissage: domenica 4 dicembre 2011, ore
18.00
Presentazione di Emanuela Rindi
Galleria d'arte Alter Ego
Via Lugano 1 – 6988 Ponte Tresa
(Svizzera)
www.alteregogallery.com
Orari di apertura:
Lunedì – martedì – mercoledì:
15.00-17.30
Giovedì – venerdì – sabato:
11.00-18.00
Domenica:
10.30-13.00
(altri orari su appuntamento)
Per info e prenotazioni:
+41(0)793572548 oppure +39 3495259573
contatti@alteregogallery.com
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