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sabato 3 dicembre
– ore
20.30
e
domenica 4 dicembre
– ore
18.00
Teatro Area Nord
via
Nuova Dietro la Vigna 20
Centro
polifunzionale di Piscinola - Napoli
Teatro Golem e Teatro In Fabula
presentano
JANARA
Testo e
regia di Giovanni Del Prete
con Francesca Iovine nel ruolo della Janara,
Tommaso D’Avanzo,
Silvia Del Zingaro
e Lidia
Pezzurro
voce Marilù Poledro e musiche
Vincenzo Oliva
Sabato 3
e domenica 4 dicembre, (sabato alle 20.30, domenica alle 18) al
Teatro Area Nord di Piscinola andrà in scena “Janara”,
scritto e diretto da Giovanni Del Prete. |
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La pièce - con Francesca Iovine nel ruolo
della Janara, Tommaso D’Avanzo, Silvia Del Zingaro
e Lidia Pezzurro, la voce di Marilù Poledro e le
musiche di Vincenzo Oliva – è una ricerca antropologica
sulle tradizioni del sud d’Italia, credenze e manifestazioni
della cattiveria. La Janara, la strega, fa differenza fra
Male e Cattiveria. Il Male è mitico e metafisico, la Cattiveria
è quotidiana e materiale. Sfacciatamente si rivolge al pubblico
per dimostrare come sia piccola la cattiveria
delle persone facendo rivivere i momenti salienti della vita di
una ragazza, di un uomo e di una bambina.
«Una trama senza trama. Uno spettacolo che,
basato su una ricerca antropologica delle tradizioni popolari,
sulle credenze e superstizioni del Sud Italia, cerca di far
rivivere un passato, ancora presente in alcune zone, anche non
remotissime, attraverso la magia della cattiveria, del male.
La janara è la strega, allora, in ogni cosa
gioisce della rabbia, dell’insoddisfazione, della zizzania,
anche autoreferenziale. Come ogni magia di colore, agisce
tramite simulacri umani e ombre, tramite figure e totem vitali,
che rappresentano categorie antropiche, simboli di una umanità
in cui stillare, a gocce di esperienza, il male.
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Nell’acronia, i luoghi si confondono
diventando uno solo (quello teatrale), l’immaginazione
passa da case abbandonate, vecchie, fatiscenti a
campagne verdi e fertili, a intimi spazi di gioco per
grandi e piccoli. Quindi non necessariamente cupi e bui,
proprio perché il male si compie anche sotto la luce del
sole, anche attraverso le parole di un bambino, così
senza motivo. Riti, ritorni e richiami di un contesto
che sfuma, dunque da afferrare non in una sola
dimensione, ma in più realtà: possibili interazioni tra
episodi che sfogliano la verità di tutti. Narrativamente,
il male è un elemento fondamentale, è l’antagonismo, è
l’ostacolo oltre il quale c’è la riuscita, la vittoria.
In Janara, la catarsi è di segno meno, sfugge a
connotazioni morali o religiose, e decide da sé,
immagine dopo immagine, l'aura entro cui la
manifestazione si consuma. La janara affascina come il
male subdolo canta una lingua viva e sprezzante, forte,
in una sola parola, "necessaria", proprio come una
Janara vorrebbe essere definita».
Giovanni Del Prete
Audio e luci
Giovanni Granatina
Foto di scena
Marco Moscato
Prenotazioni:
081 19571331 / 5851096;
liberascena@libero.it
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