La
mostra è un viaggio attraverso un anno della vita di ‘Nzuliddu,
un anziano contadino. Il suo è un tempo scandito dal ritmo delle
stagioni, dal sorgere e dal tramontare del sole, dai gesti della
fatica e da quelli del riposo, dal lavoro nei campi e dai riti
della casa.
Alla
suggestione degli scatti, la mostra affianca grazie al video
quella dei suoni, delle voci e dei canti di lavoro, distillato
di storie private che sono il paradigma di un’intera civiltà
contadina.
“
‘Nzuliddu” è la memoria di un’umanità scomparsa, ma è anche un
omaggio a Modica, all’amore per la semplicità dei gesti
quotidiani, alle tradizioni, al rifiuto del superfluo. È la voce
della terra, il dialogo con la natura e il silenzio
contemplativo, dove l’uomo torna ad ascoltare la propria anima
riconquistando amore e fiducia, riappropriandosi dell’essenza di
se stesso.
Simone
Aprile, originario di Siracusa, è diplomato in fotografia
all’istituto Riccardo Bauer di Milano. L’incontro con Sandro
Sciacca, stimato fotografo, è stato decisivo per la sua
formazione. Ha lavorato per prestigiose riviste, come Vogue,
GQ e AD, prima di tornare in Sicilia come un
«emigrante alla rovescia».
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