«Sperimentatrice febbrile, costantemente alla ricerca di effetti
inaspettati – scrive Guastella - impiega tecniche diverse, dalla
pittura tradizionale, al dripping, alla mascheratura
attraverso una griglia. Quello che conta è la qualità
penitenziale del colore - dal giallo al viola al blu - colante
sulle superfici come sangue da una ferita aperta o raggrumato in
aggetti materici simili a bende, cicatrici, cuciture». L’effetto
finale è, secondo Guastella, quello di «trasformare il dolore in
messaggio, la sofferenza in comunicazione».
Ilde
Barone (Ragusa, 1980) vive e lavora a Modica. È cresciuta
artisticamente tra Palermo, Catania e l’area iblea, nel
confronto costante con personalità e correnti artistiche assai
diverse tra loro. Tra le sue personali più recenti, vanno
ricordati “Particolari” (Palazzo dei Principi di Villadorata,
Marzamemi 2010), “Salotto Musa” con Franco Battiato e Manlio
Sgalambro (Teatro Garibaldi, Modica 2010) e “Ottomarzo” (Circolo
Culturale Vitaliano Brancati, Scicli 2010, a cura di Paolo
Nifosì). La mostra si potrà visitare fino al 20 dicembre, tutti
i giorni dalle ore 17 alle 20 (escluso il lunedì).
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