Nell’attesa del suo inizio c’è una
tensostruttura dove è possibile degustare i tradizionali
“mostaccioli” fatti con miele, noci e nocciole
accompagnati dal vin brulé. Per chi ama il salato ci
sono le “pizzole”: pasta di pane fritta e cosparsa di
sale, molto soffice e golosa. Al termine dello
spettacolo si può visitare il Santuario di San Francesco
al cui interno vi sono oltre 100 presepi in miniatura
provenienti da tutto il mondo.
Ma Greccio è un’ottima meta anche per chi
vuole fare un’escursione sportiva, non solo legata allo
spirito natalizio. Questo paese, ai confini con l’Umbria
e l’Abruzzo sorge sul fiume Velino e domina dall'alto la
vasta e lussureggiante pianura reatina. E' una stazione
climatica, frequentato centro di villeggiatura che vanta
una sorgente di acqua salutare "Fonte Lupetta”, chiamata
così per un affresco che rappresenta il miracolo di San
Francesco mentre tende la mano ad un lupo. Le acque
della fonte, sono inoltre adatte per le cure
idroponiche.
Nelle vicinanze del centro storico è
possibile visitare il Museo internazionale del Presepio
di Greccio che rappresenta un patrimonio da valorizzare
per le capacità attrattive della sua immagine e per il
suo buono stato di conservazione.
Nelle locande del centro storico si
mangiano le particolarità locali, tra queste vi è un
piatto noto anche a San Francesco, che la leggenda
racconta, ne fosse molto goloso. Si tratta del “Coppo”,
o meglio uno stufato di gamberi di fiume e noci.
Greccio dista 15 km da Rieti, 25 km da
Terni 90 km da Roma, 70 km da L’Aquila. Per info
3408505381
|