L’esposizione è promossa
dalla
Regione Siciliana Assessorato dei Beni
Culturali
e dell’Identità Siciliana, Dipartimento
dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana,
Soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali di
Trapani e dalla Fondazione Ignazio Buttitta, con il
patrocinio del Comune di Favignana.
Le quasi 100 foto in
esposizione abbracciano un arco di tempo lungo
cinquant’anni, dal 1958 a oggi.
Melo Minnella, espone i
suoi lavori, in un viaggio lungo oltre mezzo secolo:
volti, luoghi, paesaggi, dalla Sicilia al Messico, dal
Marocco al Guatemala, dai ‘diavoli’ di Prizzi ai bambini
della Birmania, dal maiale in calesse a Palermo a quello
legato ad una lambretta su una strada scalcinata in
Cambogia, dall’India misterica alla Cina dei fenomeni.
Dal 1957 ad oggi la
fotografia di Minnella ha raccontato gli uomini e i loro
spazi, senza mai mettere da parte la compassione,
l’empatia, nel senso più vero e profondo del termine,
ovvero la capacità di “sentire con” il mondo oltre
l’obiettivo, quel mondo che si finisce per racchiudere
in uno scatto ma che non smette per questo di essere
intellegibile, immenso e incomprensibile”.
Quello di Minnella è un
racconto rivolto all’uomo, il suo obiettivo cattura
espressioni del volto e momenti di vita quotidiana,
“ferma” squarci di realtà: “Sta in questo – spiega,
infatti, Antonino Buttitta, presidente onorario
della Fondazione Buttitta - la forza, magica e
miracolosa, che Minnella non ignora e riesce a
padroneggiare. Da qui il fascino dei frammenti di
realtà, che egli, con raffinata maestria, riesce a
comunicarci, facendo emergere quanto si occulta
nell’insondabile profondità delle loro sfumature”.
Il catalogo della mostra è
edito dalla Fondazione Buttitta.
La mostra rimarrà aperta
fino al 19 febbraio 2012
Immagini scattate dagli
anni ‘50 ad oggi: dai ‘diavoli’ di Prizzi ai bambini
della Birmania, dal maiale in calesse, a Palermo, a
quello legato ad una lambretta su una strada scalcinata
in Cambogia, dall’India misterica alla Cina dei
fenomeni, dal Messico al Marocco, dal Laos al
Portogallo.
La prima immagine - del ’57 – un uomo con un grande
crocifisso sottobraccio; le ultime scattate in Guatemala
nel 2011, fra cui anche una delle foto raccolte nel
reportage sulla Semana Santa nello Stato del
Centroamerica, tra le montagne di Antigua.
Tanti i temi che emergono nelle foto di Minnella, dal
suo sguardo disincantato e insieme divertito, nascosto
dietro l’obiettivo: i bambini che giocano a ‘imitare’
l’automobile, mito intramontabile in ogni epoca e ad
ogni latitudine; le cosiddette “emicranie” (così
l’autore definisce il ciclo delle immagini che
ritraggono uomini e donne che portano pesi sul capo); le
feste religiose, in Occidente e in Oriente; i paesaggi,
in particolare quelli più spogli, essenziali, quasi
“grafici”.
Tutte le foto in mostra sono stampate nel formato 50x70;
ma alcune sono esposte in grandi pannelli, delle
dimensioni di 1 metro x 1,50. Si tratta delle 4
fotografie che compongono il pannello dedicato al
maestro Stravinskij sul podio del teatro Biondo di
Palermo, nel ’63; delle 4 foto del pannello che
documenta il Venerdì Santo a Enna, con i bimbi che
corrono incappucciati; del curioso paesaggio di Vicari –
ripreso nella copertina del catalogo – una casa
ombreggiata dal sole al tramonto, sulla strada del
ritorno da Agrigento a Palermo; del bizzarro carrettino
siciliano fotografato a Palermo, sul corso Alberto
Amedeo, nel ’64, con un bambino che fa il cavallo, uno
che lo incita a correre e l’altro che spinge.
BIO MINNELLA
Melo Minnella è nato a
Mussomeli in Sicilia nel 1937. A Palermo studia e si
laurea in Economia e Commercio. Sono, questi, gli anni
del lancio nel campo dell'editoria giornalistica e delle
prime collaborazioni con i più importanti periodici del
tempo, soprattutto con il settimanale culturale-politico
“Il Mondo” di Pannunzio. Dagli anni Cinquanta si
interessa all'arte popolare e all'antropologia,
avvicinandosi anche agli artisti siciliani dell'Art
Brut, tra i quali Sabo e Filippo Bentivegna. A
quest'ultimo dedicherà un libro e diversi servizi
giornalistici.
Fotografa con grande
passione i siti archeologici, non solo siciliani,
interessandosi in particolare di quelli preistorici.
Comincia una minuziosa ricognizione fotografica delle
feste religiose, patronali e della pasqua, e in genere
del folklore siciliano. Prende pure in considerazione le
cosiddette arti minori con pubblicazioni sulle
argenterie, maioliche, madreperle e coralli, e altre
manifestazioni dell'antico artigianato siciliano.
Dagli anni Sessanta
comincia il suo vagabondare verso mete esotiche,
soprattutto verso l'Oriente; il suo grande amore è
l'India. Questo luogo diventa il termine di paragone per
tutte le altre destinazioni e un motivo in più per
ritornarvi.
Ha fotografato molto anche
le regioni italiane, soprattutto quelle meridionali.
Gli ultimi suoi interessi
sono indirizzati alla Calabria e all'Abruzzo, e alle
feste tradizionali di queste terre ancora poco
esplorate.
Fra gli ultimi libri
pubblicati: Cattedrali di Sicilia; Il Barocco
in Sicilia; Bambini... l'altra faccia del mondo;
Isole di Sicilia; Catania e i suoi paesi;
Pittura popolare su vetro in Sicilia; Libro
siciliano; Piazze di Sicilia.
I “PERCORSI
NELL’IMMAGINARIO”
di MELO MINNELLA
a cura di
Monica Modica
Coordinamento
Renato Alongi |