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“Il Lago” progetto artistico.
MAG
Como dal 3 al 31 dicembre, Via Vitani n°
31/33.
Inaugurazione sabato 3
dicembre ore 18:00
Orari mostra: Dom-Lun 15:30 |
19:30
Mar | Sab 10:00 | 19:30
In altri orari su
appuntamento.
Con la curatela di Simona
Bartolena e la direzione artistica di Salvatore Marsiglione.
Quattro artisti di consolidata
fama, molto apprezzati anche dalla critica: Luigi Russolo, Antonio
Pedretti, Armando Fettolini e Ester Negretti. I primi due hanno ritratti
i paesaggi dei laghi Maggiore e di Varese; Armando Fettolini e Ester
Negretti, invece, hanno tratto ispirazione dal lago di Como.
Il lago non è un semplice
paesaggio. Il lago è uno stato d’animo. Un modus vivendi, un contesto
sociale. Lo sa bene chi vi abita e chi del lago ha fatto elemento di
riflessione.
Lo sapeva bene Luigi Russolo,
uno dei grandi padri del movimento futurista, il celebre inventore
dell’Intonarumori, che da pittore dedica al lago e al suo territorio il
periodo più felice della sua vita, il “Classico moderno”.
Come Russolo, anche Antonio
Pedretti elegge a propria musa il lago. |
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Nato a Gavirate, in
provincia di Varese, Pedretti è intimamente legato al paesaggio
lacustre, che resterà una costante nel suo percorso. Di questa
tradizione Pedretti sembra essere erede e al contempo figlio
ribelle, che segue i padri, tentando di rivitalizzare e di
riannodare i fili forse non totalmente recisi con certa
tradizione, specialmente di impianto romantico e al contempo
sfugge al giogo della maniera, proponendo una pittura di
sensazioni visive, tessuta nei ricordi, nelle esperienze
personali, nella memoria.
Al personale
naturalismo di Pedretti pare rispondere la visione immaginifica
e simbolica delle opere di Armando Fettolini. Coerente con la
propria ricerca, Fettolini ha lasciato che le suggestioni dei
paesaggi lacustri entrassero, con grazia e naturalezza, nel suo
universo pittorico, un universo segnato da una profonda
spiritualità. Il senso religioso intenso e struggente,
sorprendentemente umano nei suoi molti dubbi e nelle sue
necessarie insicurezze, Armando Fettolini dialoga con le acque
del lago e si permea dei colori delle sue sponde – quel verde
inaspettato, prima quasi del tutto assente dalla sua produzione
– trasformando il paesaggio in un luogo sospeso, profondamente
simbolico, dal respiro monumentale, che attinge, senza timori ma
anche senza inutile clamore, all’iconografia tradizionale
dell’acqua. |
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E come le tele
di Pedretti paiono rispondere a quelle di Russolo, così
sembrano offrire un possibile controcanto all’opera di
Fettolini, i lavori che Ester Negretti ha dedicato al
lago di Como, il luogo dove lei è nata e dove vive.
Costruiti di materia in materia, stratificati come
ricordi, quasi visioni che si rendono tangibili, i
paesaggi lacustri esprimono al meglio la personalità di
questa giovane pittrice comasca. Ben risolti dal punto
di vista cromatico, affascinanti e attraenti tanto per
l’occhio quanto per il tatto, essi sono – per usare le
parole dell’artista – “forme, colori e materiali” che
dialogano “con la realtà circostante svelandone
l’Essenza.
Le opere di
questi quattro artisti – tra loro tanto diversi per
storia, carattere e ricerca – sono ora esposte l’una a
fianco all’altra grazie a questa mostra proposta da
Salvatore Marsiglione. Un’occasione per scoprire (o
ri-scoprire) le loro indubbie qualità ma anche per
riflettere su un tema suggestivo e dalle molte
implicazioni.
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