Come consuetudine, la
Mostra ospita una Nazione, la Spagna, a forte
tradizione/vocazione del presepe, forse seconda solo
all’Italia. In esposizione, ci saranno venti diorami,
provenienti soprattutto dalla Catalogna, le cui
scenografie sono state realizzate in parte da due dei
più grandi artisti del genere, Guido Raccagni e
Antonio Bigozzi, con statue dei più famosi maestri
spagnoli come Pedro Ramirez (Malaga) Lois Majo, i
fratelli Castells e Monserrats. La partecipazione
iberica è inoltre arricchita da quattro opere di
grande valore del prestigioso artista spagnolo Manuel
Serena, purtroppo scomparso».
Per la prima volta,
a Città di Castello arriveranno gli artigiani della
penisola sorrentina, con un
presepe intarsiato e uno rotante
e che saranno artefici, nei fine settimana, di
dimostrazioni sulle moschelle, personaggi
miniaturizzati di qualche centimetro. «Una nota a parte
meritano le opere di Lino Agnini di Nove
(Vicenza) che ha voluto dedicare al paese
e alla nostra manifestazione un’opera dal titolo
“Omaggio a Burri”», aggiunge il presidente, «Anche
la nostra Associazione esporrà circa venti presepi e
proseguirà l’attività di formazione, con un corso sulla
terracotta, tenuto da Alessandro Giliberti». Altre
particolarità da segnalare sono la sezione di presepi
siciliani, di cui tre di grandi dimensioni; le
opere in gesso, eseguite secondo le tecniche dei
primi del ‘900, e Il Natale degli Artisti,
realizzazioni dei maestri di San Giovanni Valdarno. Una
novità di rilievo è rappresentata dal presepe
di 20 metri quadrati del gruppo di Penna in Teverina,
con oltre 50 statue, tutte in movimento.
Le tante location della
Mostra si snodano lungo un suggestivo percorso dei
presepi, all’interno del Centro storico: oltre al
Duomo inferiore, sede della Spagna, si potranno visitare
la Pinacoteca (che ha ispirato il logo della
manifestazione: l’Adorazione dei Magi, terracotta
invetriata della bottega di Andrea della Robbia), il
museo del Duomo, la Tipografia Grifani Donati (con una
collezione di circa duemila francobolli sul tema del
Natale), la scuola di San Filippo, il laboratorio Tela
Umbra, il Loggiato Bufalini, il Torrione e, per gli
edifici sacri, il monastero delle Monache Clarisse
Urbanistiche, Santa Maria Maggiore, San Francesco, Santa
Maria Nova, Mattonata, Zoccolanti, San Martin d’Upò e il
santuario di Belvedere. «La mostra per crescere deve
espandersi», conclude Angelini, «In qualità ma
necessariamente anche in quantità. Per questo stiamo
approfondendo il rapporto di collaborazione con alcune
realtà che sentiamo affini a noi, come il comune di
Anghiari. Un doveroso ringraziamento va alla nostra
Diocesi che anche quest’anno presta la sede principale,
un elemento non secondario della magia della mostra».
Tutto è quindi pronto a Città di Castello per conferire,
nella cornice più consona e al più presto, la
cittadinanza onoraria a Gesù Bambino.
Per informazioni
al pubblico:
Gualtiero Angelini c/o
Comune di Città di Castello, p.za Gabriotti 1
tel. 075/8553926 cell.
338/3481467
angelini@cdcnet.net
www.presepicastello.org
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