In
questo contesto di beneficenza legato alla promozione
dei prodotti locali e ai principi di ecosostenibilità,
si inserisce a pieno la mostra del maestro Pablo
Echaurren, che sarà visibile in anteprima al
pubblico solo in occasione della Festa dell’Olio
Nuovo. Protagonista assoluto delle opere sarà
proprio l’olio: l’artista infatti ha voluto
rendere omaggio a questo prodotto, emblema della
cucina italiana, cimentandosi in una serie di
sculture che partono dalla forma dell'orcio, il
classico contenitore che una volta si utilizzava per
l'olio, rivisitandolo in modo originale e "futurista".
Pablo Echaurren,
eclettico artista di fama internazionale, esordisce
all’inizio degli anni settanta all’insegna del
minimalismo con una serie di acquerelli e smalti di
piccolo formato e di impianto concettuale. Alla ricerca
di nuove sperimentazioni, dalla fine degli anni
ottanta realizza acrilici su tela di media e ampia
dimensione, in cui si intrecciano riferimenti
all’immaginario dei cartoon e citazioni tratte dal
repertorio iconografico delle avanguardie storiche,
soprattutto del futurismo, di cui Echaurren si
dimostra grande appassionato. Non solo pittore,
l’artista di distingue sempre di più nelle arti
applicate, realizzando illustrazioni, manifesti,
copertine di libri (sua la copertina del bestseller “Porci
con le ali” scritto nel 1976 da Marco Lombardo
Radice e Lidia Ravera). Collabora a diversi
periodici, tra cui "Alter-alter", "Frigidaire", "Linus",
"L'Espresso" e "Rinascita", e si cimenta in meta fumetti
“colti”, che affrontano il contrastato rapporto tra
pittura e comic e ripercorrono le vite di personaggi
legati alle avanguardie storiche come Marinetti,
Majakovskij, Dino Campana e Picasso.
Con
l’edizione 2011 della Festa dell’Olio Nuovo, la Cantina
Pieve Vecchia conferma l’attenzione profonda nel
promuovere il territorio insieme ai suoi prodotti, i
suoi sapori e la sua storia. Questa volta, con
l’avvicinarsi del Natale, si coglierà anche l’occasione
per creare un importante connubio tra arte,
enogastronomia e beneficenza, con l’impegno, devolvendo
parte del ricavato della serata, nella sensibilizzazione
verso il rispetto per l’ambiente e l’aiuto ai paesi
bisognosi.
Informazioni e orari:
Degustazioni: h. 19
Cena
dell’olio: h.20:30
Costo
della cena: 55 €
Cantina Pieve Vecchia
Loc.
La Pieve Vecchia - Campagnatico (Gr)
Tel. +
39 0564 996452
www.cantinapievevecchia.com
MENU’ CENA DELL’OLIO
CANTINA PIEVE VECCHIA, VENERDI’ 9 DICEMBRE 2011
POMIROEU
GIANCARLO MORELLI
Il
Menù proposto ha come obiettivo la sensibilizzazione
degli ospiti all’uso dell’Olio d’Oliva Extra Vergine
Novello
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I
grandi Mitici Aperitivi della Locanda del Glicine
con la
cucina radiosa di Daniele Zanzucchi
Tonno
rosso, pepe rosa, burrata
con
zuppetta di sedano, pane e Olio d’Oliva Extra Vergine
Novello
Riso
Carnaroli mantecato al pomodoro candito, aglio
confettato
calamari, pecorino fresco, Olio d’Oliva Extra Vergine
Novello
Guancia di maiale in cottura morbida con purea di zucca
e sedano rapa
con
crema d’Olio d’Oliva Extra Vergine Novello e verdure
Insalata d’arance, sale, olio e pepe
con
gelato di cassata al latte di mandorle
PABLO ECHAURREN
BIOGRAFIA
Pablo
Echaurren nasce a Roma nel 1951. Inizia a dipingere a
diciotto anni e presto viene scoperto dal
critico-gallerista Arturo Schwarz che fa conoscere il
suo lavoro in Italia e all’estero. Tra il 1973 e il 1975
egli espone a Roma, Milano, Basilea, Philadephia,
Zurigo, Berlino, New York, Bruxelles. Nel 1975 partecipa
alla Biennale di Parigi. I primi critici che lo
segnalano sono Achille Bonito Oliva, Cesare Vivaldi,
Emilio Villa, Giuliano Briganti, Renato Barilli.
Echaurren esordisce all’insegna del minimalismo con una
serie di acquerelli e smalti di piccolo formato, di
impianto concettuale, ma dalla fine degli anni ottanta
realizza acrilici su tela di media e ampia dimensione.
Non solo pittore, egli si è impegnato in un’intensa
attività applicata, disegnando illustrazioni, copertine,
manifesti, nonché metafumetti (in particolare per
“Frigidaire”) che affrontano il contrastato rapporto tra
pittura e comic e ripercorrono le vite di personaggi
legati alle avanguardie storiche come Marinetti,
Majakovskij, Dino Campana e Picasso. Dal 1990, su invito
di Enzo Biffi Gentili, si reca a Faenza dove il
sodalizio con Davide Servadei (Bottega Gatti) dà luogo a
un’intensa attività ceramica.
Contemporaneamente Echaurren coltiva un legame profondo
con la scrittura, cimentandosi come corsivista su
numerose testate sia over che under-ground. Autore di
saggi e pamphlet, racconti, romanzi noir in cui denuncia
i meccanismi di mercificazione del mondo dell’arte, egli
mantiene saldo il rapporto con la carta stampata e più
in generale con l’idea dell’arte moltiplicata. Per
alcuni anni ha animato un laboratorio artistico
all’interno del carcere romano di Rebibbia,
un’esperienza da cui sono nati libri, mostre e un
lungometraggio, Piccoli ergastoli, interpretato dai
detenuti, che è stato proiettato come evento speciale
alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel
1997. Nello stesso periodo viene nominato accademico di
San Luca.
L’attività di Echaurren lungo trent’anni è stata
riassunta in un’antologica promossa dal Comune di Roma
nel 2004, allestita nelle sale del Chiostro del
Bramante. Nel 2006, le sue ultime opere sono proposte
nella mostra personale Al ritmo dei Ramones,
curata da Achille Bonito Oliva, nel Foyer Sinopoli
dell’Auditorium di Roma. Nel 2009 il MIAAO (Museo
Internazionale di Arti Applicate Oggi) di Torino decide
di celebrare il centenario del Futurismo con una mostra
incentrata sul lavoro virale di Echaurren. Nello stesso
anno prende forma il progetto L’invenzione del basso
(sempre all’Auditorium di Roma) che accanto a quadri e
collage dedicati al basso elettrico propone una
selezione di strumenti veri e propri proveniente dalla
collezione di Echaurren. Nel 2010 un’importante
retrospettiva si è tenuta al Museo Fondazione Roma. Nel
2011 al Macro il ciclo di ceramiche Barock ‘n’ Roll e al
MAR di Ravenna Lasciare il segno con opere dal 1969 a
oggi.
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