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Una dedica a Pier Paolo Pasolini e nove
brevi conversazioni sui trascendentali, ovvero quei
“caratteri che appartengono all’essere in tutta la sua
estensione”, secondo la rigorosa definizione di Vanni Rovighi,
che delinea con chiarezza la portata di quei concetti, come
bene, verità, bellezza, unità che i filosofi medievali
predicavano di tutto il reale, nel solco di un ottimismo
metafisico culminante nel pensiero di Tommaso d’Aquino,
che apre sotto forma di citazione, accanto ad altro autore
classico o moderno, ogni capitoletto. Questa è la struttura di
I trascendentali traditi (pp. 164, Ed. Velar, euro
9.00), la nuova fatica di Claudio Sottocornola, che
l'autore presenterà a Bergamo il 16 dicembre. Come
di consueto, il filosofo lombardo non manca di stupire:
dopo le recenti e apprezzate incursioni nella storia d'Italia
con spettacoli e lezioni-concerto in occasione dei 150 anni
dell'Unità d'Italia, egli affronta con il consueto
rigore creativo temi cardine del pensiero occidentale in
un saggio che interpreta - e valorizza grazie a originali chiavi
di lettura - il contemporaneo.
Sottocornola
- filosofo, docente, interprete, saggista - utilizza musica,
poesia e immagine come strumenti di lavoro privilegiati: non
a caso la critica lo ha definito efficacemente 'il filosofo
del pop' grazie all'uso delle categorie "popular" per
la sua attività ermeneutica.
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I trascendentali traditi si sofferma sulla
contemporaneità e le sue derive, sul declino di una
civiltà e sul pensiero debole, ma anche sui valori
tenacemente ricercati nonostante scetticismo e
disillusioni.
Come
accadeva per i collage di Eighties, nei
quali Sottocornola operava senza cesure tra cultura
alta e bassa, popular e arte sacra, anche in I
trascendentali traditi si muove fra
pensiero debole e pensiero forte, "ove alla fine
orizzontale e verticale, universale e particolare,
verità e dubbio, anarchia e dogma convivono danzando
mirabilmente sotto lo stesso cielo". Perché “tutto è
grazia”, secondo la celebre affermazione del curato
di Bernanos, ma non tutto è uguale e bisogna saper
scegliere quale intensità di vita e di valore vogliamo
realizzare", sostiene con forza Sottocornola.
C’è
nell’intero percorso un forte richiamo alla
responsabilità: come docente l'autore si è ispirato
ai bisogni e alle domande dei suoi
studenti, a un'idea di filosofia come
"testamento minimo", come una testimonianza e un
impegno a orientare nel cammino una generazione che
si smarrisce.
I trascendentali traditi verrà presentato al
pubblico e alla stampa venerdì 16 dicembre alle
ore 18.00 presso la Libreria Buona Stampa a Bergamo,
in Via Paleocapa, 4/E. Interverranno Alessia Biasiolo
(direttrice di testata e scrittrice), Agata Salamone
(docente di Filosofia e Storia), Donatella Merigo
(lettrice).
Claudio
Sottocornola:
https://www.cld-claudeproductions.com
Libreria Buona stampa:
https://www.buonastampa.it
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