Quattro le fasi individuate da Meneguzzo, critico d’arte
e docente dell’Accademia di Brera a Milano - che
per le FAM ha firmato le ricognizioni attraverso
l’Astrattismo (Astrazione Siciliana, 2010) e l’Arte
Concettuale (Sulla Parola, 2011) – per l’indagine su
Soldano di cui documenta l’incessante attività di
ricerca e di proposta culturale a Milano e nella sua
Sicilia, cui è sempre rimasto legato partecipando
attivamente a progetti di impegno civile come
quello del Museo di Gibellina. Si comincia con “La
protesta”, per il periodo del ’68; quindi “L’Analisi”
che raccoglie le opere del periodo analitico; poi “La
Sicilia” con gli artisti suoi conterranei che Soldano ha
promosso e sostenuto a Milano; e infine “Fuori Schema”
dove sono riunite le opere come quelle di Isgrò, Chiari
e Plessi non catalogabili. La mostra è corredata da un
catalogo pubblicato da Silvana Editoriale. Media
partner delle FAM è Class Editori di Milano.
Gli
artisti in mostra, in ordine alfabetico, sono: Baratella,
Barna, L. Bartolini, Battaglia, Bruno, Camorani, Chiari,
De Filippi, G. Biasi, Gastini, Germanà, Guerresi, Isgrò,
Marchegiani, U. Mariani, Masi, Morales, Ortelli, Panseca,
Pinelli, Plessi, A.. Pomodoro, Sacchi, Schifano, Senesi,
Sottile, Spadari, Verna, Vigo, Zappettini.
Nino Soldano, notizie
E’ stato tra i
primi a comprendere l’importanza dei luoghi di diffusione della
cultura artistica. Trasferitosi a Milano all’inizio degli anni
Sessanta, collaboratore di Giorgio Marconi, di Arnaldo e di Gio
Pomodoro, nel 1971 apre la galleria che porta il suo nome (e che
dal 1977 si chiamerà Studio Ennesse). Nei suoi spazi passano
molti degli artisti, soprattutto italiani, che in quegli anni
costituiscono le giovani novità dell’arte: a un iniziale
gruppetto di artisti legati alla protesta e alla contestazione
studentesca e operaia, seguono gli artisti raccolti sotto la
definizione di “pittura analitica”, per cui la galleria di Nino
Soldano è stata un centro importante e coerente. Alla svolta
degli anni Ottanta, col cosiddetto ritorno alla pittura, Soldano
si occupa anche della nouvelle vague figurativa. In questi anni
il
critico di riferimento è Achille Bonito Oliva, che firma più di
un catalogo e molte manifestazioni organizzate da Soldano fuori
dalla galleria. Non
dimentica mai le sue origini, ospitando in numerose rassegne
artisti siciliani. Di questo attaccamento alla terra d’origine è
poi testimonianza quella che probabilmente è l’impegno pubblico
più importante della sua carriera di imprenditore privato: la
donazione del primo nucleo del Museo di Gibellina, e la
realizzazione delle stagioni teatrali nella città del terremoto
durante gli anni Ottanta, dove l’intervento e la mediazione di
Soldano tra le istituzioni siciliane e gli artisti e gli
scenografi più rinomati gli viene pubblicamente riconosciuta con
l’assegnazione della cittadinanza onoraria. Le conseguenze di un
grave incidente stradale lo costringono a chiudere la galleria
nel 1984, pur continuando ad occuparsi dei “suoi” artisti sino
ad oggi.
17
settembre > 11 novembre ore 10 - 13, 16- 20. Lunedì chiuso
Ingresso
libero
FAM -
Fabbriche Chiaramontane
Agrigento,
Piazza San Francesco 1 Tel. 0922-277.29
www.ottocentosiciliano.it
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