Per lui – nel
solco della tradizione decennale che vede i mesi estivi delle
FAM dedicati agli artisti non siciliani – è allestita una
mostra antologica, curata dal critico Marco Bertoli, in
programma dal 9 luglio al 4 settembre.
Visite
pomeridiane (17-21, lunedì chiuso), ingresso gratuito.
Una
trentina le opere esposte ad Agrigento selezionate
fra quelle realizzate negli ultimi dieci anni e
testimoni del coerente e coraggioso percorso
artistico di Spazzini che solo sul finire degli anni
Novanta, è nato nel 1951, dopo aver coltivato la pittura
come passione privata, decide di votarsi del tutto
all’arte.
Protagonisti la natura e intensi ritratti dove
l’artista, fedele al solo obiettivo di trasmettere
un’emozione fatta di forme, luce e colori, ha saputo
crearsi un proprio spazio personale, difficilmente
riconducibile a una rigida catalogazione stilistica.
“Nei suoi quadri – spiega il curatore Bertoli - la
realtà deve necessariamente adeguarsi alle esigenze
compositive e plasmarsi nella ricerca dell’armonia.
Il soggetto diventa così solo pretesto, fino a
scomparire in parte nei dipinti più astratti e
l’emozione estetica, rielaborata attraverso il ricordo e
l’immaginazione, viene rivitalizzata, potenziata e poi
espressa sulla tela e comunicata a chi guarda.
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