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FESTIVAL BIBLICO 2011
- Vicenza
Dal
20 al 29 maggio 2011, a Vicenza, la settima edizione del Festival
Biblico ospiterà nuovamente il confronto tra le antiche Scritture e
l'attualità più scottante. A intessere il dialogo con il pubblico
saranno convocati scrittori e artisti, filosofi e biblisti, ma anche
sociologi, industriali e sindacalisti. Perché il messaggio della Bibbia
- pilastro portante quanto nascosto della nostra cultura - provoca alla
riflessione chiunque e mette in discussione ogni area dello scibile. A
dimostrarlo c'è il concreto successo delle precedenti edizioni del
Festival: lo scorso anno sono stati più di trentamila i partecipanti
agli oltre cento appuntamenti in programma nei giorni centrali della
manifestazione.
Di generazione in generazione è il tema, stimolante e complesso, di
questa nuova edizione. Ancora oggi possono risuonare forti nel nostro
Paese, segnato dalla natalità in decrescita e dalla crisi delle
istituzioni educative, le parole del profeta Gioele: «Raccontatelo ai
vostri figli e i vostri figli ai loro figli e i loro figli alla
generazione seguente» (Gl 1,3). Nella Bibbia l'educazione non si limita
a un travaso d'informazioni. Educare significa raccontare e raccontarsi,
tramandare un'esperienza fatta di carne e sangue, vissuta sulla propria
pelle e affidata alla continua mutevolezza di ogni esistenza storica. In
una società dove cultura, informazione e informatizzazione sembrano
talvolta imboccare strade diverse, piuttosto che congiungersi, le
Scritture rimandano a un modello di educazione fondato prima di tutto
sul dialogo tra persone. E sulla dimensione affettiva più intima: quella
interna alla famiglia, primo e insostituibile nucleo per la formazione
individuale, sociale e civile di ognuno.
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La
Nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana ha
sottolineato che «nella trasmissione del proprio patrimonio
spirituale e culturale ogni generazione si misura con un compito
di straordinaria importanza e delicatezza, che costituisce un
vero e proprio esercizio di speranza» (Rigenerati per una
speranza viva, n.12). Non si può educare se non si ha speranza,
ma senza educazione non c'è futuro: un monito chiaro, che
evidenzia come la questione educativa sia una "emergenza" in
quanto non può essere posposta a nessun altro problema, per
quanto urgente possa apparire.
Anche quest'anno gli organizzatori del Festival - la Diocesi di
Vicenza e la Società San Paolo - si affideranno a una
molteplicità di spazi e di linguaggi per entrare nel vivo del
tema scelto. È questo, in fondo, l'esempio offerto dalla Bibbia
stessa: un Libro scritto da una schiera di uomini in epoche e
luoghi differenti, affidata a ogni tipo di genere letterario e
perfino a lingue diverse. Un Libro più moderno di qualunque
romanzo postmoderno. Un Libro unico, il Libro dell'umanità di
ogni tempo in ascolto dell'Eterno.
Info: festivalbiblico.it
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