MOSTRA: GENIO DEI
MACCHIAIOLI - Viareggio (LU)
Nel 2010 con la ricomposizione della
collezione di Ugo Ojetti, il Centro Matteucci per l'Arte Moderna di
Viareggio aveva avviato il suo progetto culturale: indagare, documentare
e presentare l'arte moderna, in particolare il periodo che va dall'Unità
d'Italia agli inizi del nuovo secolo, valorizzando il collezionismo
d'epoca.
Sulla linea di questa mission,
l'obiettivo che Giuliano Matteucci, fondatore del Centro, si è dato
quest'anno, appare, se possibile, ancora più complesso: ritessere le
fila del gusto collezionistico di uno dei più grandi "marchand -
amateur" italiani, Mario Borgiotti.
Mario Borgiotti, nato a Livorno nel 1906, ma fiorentino d'adozione, è
stato, per oltre quarant'anni, il vero punto di riferimento per la
conoscenza e la valorizzazione della pittura toscana di area macchiaiola.
La sua azione si è sviluppata soprattutto nell'ambito delle personalità
che hanno aggiornato il linguaggio di questa scuola. L'opera di Lega,
Fattori, Signorini, Abbati, Borrani, Cabianca, D'Ancona e di altri
protagonisti del gruppo appare oggi più definita nella sua totalità
grazie al recupero di dipinti inediti o erroneamente attribuiti.
|
|
Autodidatta, Borgiotti fu
personalità complessa e attraente anche per le qualità
segretamente coltivate, come il dipingere e la generosità nei
confronti di ogni iniziativa culturale. Era dotato, in modo
eccezionale, della capacità di percepire i valori pittorici
nella loro essenza, distinguendo con uno sguardo il capolavoro
dall'opera comune. Anche per questo Borgiotti è stato uno degli
ultimi, grandi esempi di una "razza di connaisseur" in via
d'estinzione.
Del suo finissimo gusto e del suo temutissimo "occhio", sono
testimonianza le opere raccolte in questa magnifica esposizione:
circa una sessantina di dipinti, selezionatissimi, tutti
"imprescindibili" per capire il gusto di un uomo senza il quale
oggi, probabilmente, i Macchiaoli non godrebbero del prestigio e
della fama di cui invece, meritatamente, godono.
|
Sono
capolavori della pittura macchiaiola, reperiti da
Borgiotti nell'arco di una vita e oggi confluiti nelle
più famose raccolte italiane. Il progetto espositivo
privilegia la qualità e il significato di quadri
esemplari, poco noti o non più visti da tempo, e mira a
ricostruire le fasi salienti di un'avventura critica
scandita da pubblicazioni esemplari: I Macchiaioli,
1946, Capolavori macchiaioli, 1949, Poesia dei
Macchiaioli, 1958, I Grandi pittori dell'Ottocento
italiano, 1961, The "Macchiaioli", 1963, Genio dei
Macchiaioli, 1964, La lezione pittorica di Fattori,
1968. Un vasto compendio bibliografico, insomma,
arricchito da un prezioso apparato iconografico
costituito da dipinti dei quali si era persa ogni
traccia. Ed è proprio di questo compendio di indubbio
valore storico-documentario, destinato, nel tempo, ad
assumere sempre maggior rilievo per gli studi sulla
pittura italiana del secondo Ottocento, che intende dar
conto la mostra promossa dal Centro Matteucci. Nel
percorso idealmente scandito dalle pubblicazioni di
Borgiotti spicca l'accurata selezione di dipinti. Il
visitatore ha così la sensazione di entrare nel libro,
ammirando opere come La scolarina, Maremma, Episodio
della campagna contro il brigantaggio e La libecciata a
Castiglioncello di Fattori; L'uscita dalla messa di
Puccinelli; Tra i fiori del giardino, Le rose della
primavera e L'adolescente di Lega; Il Ponte Vecchio a
Firenze, Uliveta a Settignano e Bimbi a Settignano di
Signorini; Lido con buoi al pascolo, Mura di San
Gimignano di Abbati; Case al sole, Pagliai a
Castiglioncello e Scogli a Castiglioncello di Sernesi;
Paesaggio pistoiese, La pittrice, Mattino sul Mugnone di
Borrani; In ritorno dalla messa di Banti; Nel chiostro,
Acquaiola nel castello di San Giorgio a La Spezia, di
Cabianca; Riva della Senna, Portico di villa toscana e
Grano maturo di De Tivoli, Il solletico di Cecioni e Via
del Maglio di D'Ancona. |
Il personaggio Borgiotti, indagato nei diversi aspetti della sua
non comune vicenda umana, è affrontato dalla curatrice del
progetto Elisabetta Palminteri Matteucci e da altri noti
specialisti e studiosi quali Luciano Berrnardini, Silvestra
Bietoletti, Nicoletta Colombo, Laura Dinelli, Francesca Dini,
Simonella Condemi Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni, Paul
Nicholls, Francesca Panconi.
"Genio dei Macchiaioli. Mario Borgiotti: occhio conoscitore,
anima di collezionista"
Viareggio, Centro Matteucci per l'Arte Moderna, via D'Annunzio
28. 1 luglio - 13 novembre 2011
Orari: luglio-agosto: da lunedì a venerdì 17.00-23.00, sabato e
domenica 10.00-13.00\ 17.00-23.00. Settembre: tutti i giorni
dalle 10.00-13.00/ 15.30-19.30; ottobre-novembre:
tutti i giorni 10.00-13.00\ 15.00-19.00.
Mostra promossa dal Centro Matteucci per l'Arte Moderna in
collaborazione con la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti,
con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della
Regione Toscana, della Provincia di Lucca e del Comune di
Viareggio.
Ideazione e progetto della mostra a cura di Elisabetta
Palminteri Matteucci, catalogo delle opere a cura di Silvestra
Bietoletti; contributi di Luciano Berrnardini, Nicoletta
Colombo, Simonella Condemi, Laura Dinelli, Francesca Dini,
Vincenzo Farinella, Nadia Marchioni, Paul Nicholls e Francesca
Panconi.
Catalogo edito dal Centro Matteucci per l'Arte Moderna
Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977
info@centromatteucciartemoderna.it
|