Per entrambi si è rivelato determinante lo studio del linguaggio
figurativo, oltre che narrativo di Fattori, l'artista, tra i Macchiaioli, più
dotato di vena creativa e insuperabile nel trasfondere nelle scene militari lo
spirito e le attese di un'Italia prossima a divenire Nazione.
La scelta dei curatori - Giuliano Matteucci, Francesca Panconi e Roberto Viale -
non si è risolta in una semplice e scontata mostra sul Risorgimento, bensì in
quello che, data l'unicità dell'opera, potrebbe esse definito un vero e proprio
dossier storico-pittorico.
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E' il caso di
parlare, insomma, di un capolavoro che, dopo essere stato
recentemente esposto al Musée d'Orsay di Parigi in occasione della
grande mostra Voir l'Italie et mourir (2009), viene ora messo
sotto la lente per essere da ciascuno interpretato secondo la
propria ottica e sensibilità. Contestualizzato nel susseguirsi dei
principali fatti d'arme e episodi artistici all'origine dell'idea:
l'arrivo delle truppe di Napoleone III a Firenze, fissate da Fattori
nei primi studi dal vero, il sentimento popolare che animò i
fiorentini nei giorni della cacciata del Granduca Leopoldo, il
fervore patriottico dei Macchiaioli nello schierarsi tra le file dei
volontari, le grandi battaglie della Madonna della Scoperta e di
Palestro e gli scontri dei Mille in Sicilia .
Il Garibaldi è affiancato, nella mostra viareggina, da una
serie di opere di Borrani, Buonamici, Bechi e dello stesso Fattori.
Opere che, strettamente correlate e scaturite da una comune cultura
figurativa, invitano a riflettere su come la strada verso la
modernità battuta da quella generazione d'artisti sia tratteggiata
di spaccati di profonda umanità.
Il rapporto cinema-pittura è cosa nota. Ripetutamente citato dalla
critica come esempio paradigmatico di trasposizione
pittorico-filmica è, come si accennava, proprio il Garibaldi a
Palermo, dipinto dal livornese quando andava esemplando il
lessico su un personalissimo archetipo iconografico. |
Riscoperto alla metà del secolo scorso dopo anni di oblio, lo si
può considerare punto cruciale della maturazione dell'artista, un'icona in quel
genere di rappresentazioni emotive ove, prendendo a pretesto i grandi eventi
bellici nei quali "il grido di dolore" dei soldati italiani si era elevato più
alto e più forte, egli, a suo modo, se ne fa portavoce, tramandandone la memoria
in immagini di straordinaria intensità. Incentrato su uno degli episodi cruenti
della campagna di Garibaldi in Sicilia, al di là di ogni retorica, documenta il
momento in cui le truppe con le camicie rosse sono impegnate il 27 maggio negli
scontri all'ingresso di Palermo nei pressi Porta Termini, oggi Porta Nuova.
Tagliata sullo sfondo, se ne riconosce la massiccia linea architettonica avvolta
nei fumi degli spari e circondata dalle macerie, mentre, alla destra, si
distingue netta la sagoma del Generale, attorniata, probabilmente, da quelle dei
collaboratori Bixio, La Masa, Turr e Nullo.
Ed è con l'intento di far conoscere questa pietra miliare della partecipazione
emotiva dei Macchiaioli alla causa italiana e del sentimento intimo e profondo
che ha corroborato l'opera di uno dei suoi maggiori protagonisti espresso, in
questo caso, oltre che con la nuova tecnica della "macchia", attraverso
inquadrature di un dinamismo e di un taglio, si potrebbe dire, cinematografico,
che il Centro Matteucci per l'Arte Moderna presenterà nei propri spazi
espositivi Garibaldi a Palermo. Una memorabile pagina del Risorgimento nel
capolavoro di Fattori.
Garibaldi a Palermo. Una memorabile pagina del Risorgimento nel capolavoro
di Fattori. Viareggio, Centro Matteucci per l'Arte Moderna, via D'Annunzio
28. Dal 22 gennaio al 13 marzo 2011; orario: da lunedì a sabato 9.30-13.00;
15.00-19.30 (chiusura cassa 30 minuti prima), domenica 9.30-13.00 (chiusura
cassa 30 minuti prima)
Apertura al pubblico: sabato 22 gennaio ore 9.30.
Biglietto: intero euro 5 / ridotto euro 3
Mostra promossa dal Centro Matteucci per l'Arte Moderna in coproduzione con
Comune di Viareggio, Società di Belle Arti, Istituto Matteucci
info: tel.0584 430614; fax 0584 54977
Mostra a cura di Giuliano Matteucci, Francesca Panconi, Roberto Viale.
Catalogo edito Centro Matteucci per l'Arte Moderna con saggi di Roberto Guerri,
Giuliano Matteucci e Andrea Possieri
Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977
info@centromatteucciartemoderna.it
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