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MOSTRA PRIGOV -
Venezia
Ca'
Foscari Esposizioni, Università Ca' Foscari Venezia
1 giugno - 15 ottobre 2011
a cura di Dimitri Ozerkov
Per la sua "prima volta" nel contemporaneo, l'Ermitage sceglie
Venezia, l'Università Ca' Foscari e la Biennale.
Il grande museo russo, già più volte presente in Italia con opere delle
sue celeberrime e vastissime collezioni d'arte antica e moderna, ha
scelto l'occasione della 54^ Biennale di Arti Visive ( di cui è evento
collaterale) per farsi conoscere in Italia anche come protagonista del
contemporaneo.
Lo fa con una monografica dedicata a Dmitri Alexandrovich Prigov
(1940-2007), uno dei maggiori, probabilmente il più originale, dei
concettualisti russi.
Per questa sua importante vetrina l'Ermitage ha scelto un partner
italiano del tutto particolare, l'Università Ca' Foscari, istituzione
dove è attivo il Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della
Russia, recentemente inaugurato alla presenza di Svetlana Medvedeva,
consorte del Presidente della Federazione russa
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Sarà proprio Ca' Foscari
Esposizioni, il magnifico spazio espositivo ospitato dalla
storica sede sul Canal Grande dell'Ateneo veneziano, ad
accogliere, dal primo giugno al 15 ottobre, la mostra prodotta
dall'Ermitage. Va sottolineato come il museo pietroburghese, in
questo caso, non sia presente come semplice prestatore di
capolavori ma come ideatore e diretto produttore
dell'esposizione, la prima ad essere organizzata sull'artista
russo dopo che nel 2010 il Museo statale Ermitage ha accolto la
donazione del corpus principale dell'opera di Prigov dalla
Fondazione della famiglia Prigov. Questa collezione unica è ora
oggetto di ricerche scientifiche da parte di un team composto
dalla Sezione di Arte contemporanea del Museo statale Ermitage e
dal CSAR Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della
Russia dell'Università Ca' Foscari Venezia.
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La mostra comprenderà
disegni e oggetti concettuali di Prigov, molti dei quali
inediti. Installazioni in legno, corda e vetro saranno
realizzate per la prima volta in sale espositive,
separate le une dalle altre, seguendo gli schizzi
preparatori dell'artista. Questo lavoro sarà realizzato
dal curatore Dimitri Ozerkov sotto la supervisione della
Fondazione Prigov. Nelle sale restanti verranno
proiettati video sulle performance poetiche di Prigov.
La totalità dei lavori rappresenterà il mondo unico di
Dmitri Prigov, in una forma polilinguistica di
Gesamtkunstwerk
costituita da oggetti, immagini, luci e suoni.
"La lingua è l'oggetto principale dell'arte di Prigov,
afferma Silvia Burini che per parte italiana coordina il
progetto. Secondo Dimitri Ozerkov è il mezzo artistico a
cui egli ricorre per trattare la nascita e lo sviluppo
di oggetti come phenomenae. Per lui, la lingua è un
veicolo egoista, fragile, trasparente e internazionale,
per mantenere e trasmettere la molteplicità di
significati. L'esposizione rappresenterà il modo in cui
la lingua esiste nel tempo e nello spazio secondo Prigov.
Le parole e le costruzioni di parole create dai mortali
esseri umani sopravvivono a questi, e tendono verso
l'eternità. Diventano oggetti e creature (Uova,
Bestiari) che si attraggono e si respingono a vicenda.
Al primo sguardo l'artista può apparire un manipolatore
di testi, ma ben presto diventa chiaro che lui, così
come il resto dell'umanità, è stato manipolato,
attraverso i secoli, dal potere della lingua. Nell'arte
di Prigov, la parola Malevich domina il paesaggio
dell'arte russa, risme di poesia diventano elementi di
un erbario, la parola Russia è preservata in un
barattolo di latta. |
La condizione temporale della lingua, così come sarà
rappresentata nell'esposizione, è paragonabile al tempo storico
eterogeneo trattato dai vecchi musei tradizionali. Così come
sostiene Boris Groys in Einführung in die Anti-Philosophie
(Introduzione all'Anti-filosofia, Monaco, 2009, sulla cui
copertina è riprodotto un disegno di Prigov), il museo moderno è
situato non solo alla fine della storia ma anche al suo inizio,
il che gli permette di diventare l'origine stessa dell'opera
d'arte contemporanea. E' in questo senso che l'Abbecedario, il
Calendario dai fogli separati e i Fogli cinesi di poesia russa
di Prigov propongono nuove parole per ogni giorno della storia.
Nel senso linguistico, i versi di una lettera, così come il
verso di per sé, diventano elementi di un tempo che inizia, si
protrae e svanisce. I versi sono dominati dalle parole mentre i
disegni a pennellate di Prigov richiamano un tempo precedente al
linguaggio, così come accade nella serie Composizioni con
etichette, in cui Prigov rappresenta la contraddizione tra il
linguaggio formalizzato degli slogan (ad esempio il Dominio
della Ricchezza) e il mondo disorganizzato di piccole e sottili
pennellate. Le installazioni, realizzate per la prima volta
secondo i progetti di Prigov, visualizzeranno la complessità
disarmante dell'origine del linguaggio, in una molteplicità di
tratti e parole disseminate per gli spazi espositivi".
La mostra, curata da Dimitri Ozerkov (curatore della Sezione di
Arte contemporanea del Museo statale Ermitage), è organizzata
dall'Ermitage in collaborazione con Il Centro di Alti Studi
sulla Cultura e le Arti della Russia CSAR dell'Università Ca'
Foscari, e con la Fondazione Prigov. Il catalogo illustrato,
redatto appositamente per l'esposizione, includerà una
prefazione del Prof. Mikhail Piotrovsky, direttore del Museo
statale Ermitage, e saggi di Dimitri Ozerkov, Silvia Burini,
Professore all'Università Ca' Foscari e Direttore del centro
CSAR, di Giuseppe Barbieri, Professore all'Università Ca'
Foscari, dello scrittore Vladimir Sorokin, del compositore
Vladimir Martynov e del teorico Mikhail Iampolski.
La mostra è allestita con il supporto di O?? nell'ambito della
collaborazione tra O?? e Ermitage. Lo studio di architettura e
urbanistica OMA è stato fondato nel 1975 da Rem Koolhass, Elia
and Zoe Zenghelis and Madelon Vriesendorp.
Venezia, Ca' Foscari Esposizioni
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