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WEEKEND DELL'ARTE -
Varallo (VC)
Il 17 settembre,
confronto su Rinascimento in Lombardia con Giovanni Romano e Giovanni
Agosti
Sabato 17 settembre alle 17 e 30 presso la chiesa della
Madonna delle Grazie si aprirà la nona edizione dei "Week end
d'arte a Varallo" che vedrà in prima battuta fronteggiarsi i due più
qualificati studiosi del rinascimento piemontese e lombardo, Giovanni
Romano e Giovanni Agosti. L'occasione, una vera primizia, è la
presentazione dell'ultimo libro di Giovani Romano, Rinascimento in
Lombardia. Foppa, Zenale, Leonardo, Bramantino, edito da
Feltrinelli, freschissimo di stampa (in libreria dal 7 settembre).
L'autore non ha bisogno di presentazioni per il pubblico valsesiano. E'
professore emerito di Storia dell'arte moderna dell'Università di Torino
dove ha insegnato anche Storia della critica d'arte e Storia dell'arte
medioevale formando generazioni di allievi. È stato a capo della
Soprintendenza per i Beni artistici e storici del Piemonte a Torino ed
ha curato numerose mostre monografiche, territoriali e sulle collezioni
museali piemontesi, oltre a numerosissimi saggi e articoli. |
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Giovanni
Agosti, formatosi presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, è
docente di storia dell'arte moderna presso l'università degli
Studi di Milano, curatore della memorabile mostra monografica
dedicata a Mantegna presso il Museo del Louvre di Parigi nel
2008.
L'incontro si svolgerà in un duetto tra i due esperti. Agosti
introdurrà il volume e dialogherà con l'autore riportando il
discorso su temi più cari agli appassionati di arte valsesiana.
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Il
libro affronta la storia dell'arte del nostro
rinascimento partendo dai suoi protagonisti, Foppa,
Zenale, Leonardo e Bramantino (fondamentali per la
formazione di Gaudenzio) dall'insediamento del duca
Francesco Sforza e dalla Pace di Lodi (1454) alla
definitiva scomparsa del ducato sforzesco con la morte
di Francesco II nel 1535. Il volume segue i momenti più
significativi della loro presenza milanese, ma ricompone
anche il contesto figurativo e gli intrecci culturali
che caratterizzano uno dei momenti più alti e
promettenti della storia dell'arte lombarda. Sfilano
sotto gli occhi del lettore lo sfolgorante itinerario
formativo di Vincenzo Foppa, dalla Padova di Mantegna
alla cappella di Pigello Portinari in Sant'Eustorgio;
l'affermazione umanistica di Bramante e di Bernardo
Zenale, architetti e pittori, in una Milano che forgia
un suo particolare Rinascimento "senza Roma", fantastico
e iperdecorato; a Leonardo che crea l'Ultima cena
delle Grazie, primo capolavoro della "maniera moderna",
sotto lo sguardo stupefatto dei colleghi lombardi,
legati a una diversa tradizione figurativa, che in parte
ne saranno travolti, e in parte 'contagiati'. Bramantino,
a chiusura, inventa un suo peculiare canone umano, di
lunare e geometrica evidenza, che suggestionerà tanta
parte della pittura nell'Italia settentrionale, dal
Piemonte di Gaudenzio Ferrari al Veneto di Lorenzo
Lotto. Con l'occhio affinato e la sua ampia esperienza
Romano rimette ordine in un campo di studi viziato da
vecchie e nuove convenzioni restituendoci profili
artistici rigorosi ed emozionanti primi piani della
società lombarda in anni vicinissimi e fondamentali per
l'avvio del Sacro Monte.
Info:
Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Varallo
tel. 0163.53938
info@sacromontevarallo.eu |
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