Tra gli altri, saranno
protagonisti la canzone d’autore di Gianmaria Testa e Niccolò
Fabi, il rock di giovani band come The Wonkies e Inferno di
Orfeo, il folk degli Yo Yo Mundi e dei Les SansPapier, le voci
femminili di Gema, Carlot-ta, Serena Abrami e Chiara Canzian,
fino ai ritmi dei Mambassa e al sound dei Subsonica in un
esclusivo set acustico.
L’iniziativa è
promossa dal Consiglio regionale del Piemonte – Comitato
Resistenza e Costituzione ed è patrocinata dall’Assessorato alla
Cultura della Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino –
Comitato Resistenza, Costituzione e Democrazia, dalla Città di
Torino e dal Comitato Esperienza Italia 150, in collaborazione
con il Coordinamento delle Associazioni della Resistenza e della
Deportazione. Il coordinamento artistico e organizzativo è
affidato alla Fondazione per il Libro e la Musica e la Cultura.
L’iniziativa intende
festeggiare insieme a tutta la città i valori di libertà e
democrazia e tramandare la memoria della nostra storia
attraverso la musica.
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La
Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, formatasi nel
1965
dalla fusione dei preesistenti complessi bandistici del
4° Reggimento Alpini e del 1° Reggimento Artiglieria da
Montagna,
alzerà il sipario sulla manifestazione,
che sarà condotta da Fabio Giudice (alias Capitan
Freedom) e Stefania Morabito.
A chiudere il
concerto del 25 aprile saranno i Subsonica, da poco
usciti con l’album Eden, che regaleranno alla
propria città una performance esclusiva con un set
acustico.
In mezzo tanta altra
musica. Come quella di Gian Maria Testa, tra i più
talentuosi cantautori del nostro paese, che si muove tra
jazz, folk e canzone d’autore, apprezzato per le
sonorità lievi, delicate, malinconiche, i testi carichi
di lirismo e il suono della chitarra ricco di atmosfere
intime e romantiche.
A meno di due anni
dal tour di Solo un uomo e dopo il progetto
Parole di Lulù, che lo ha visto ricantare Parole
Parole con Mina, anche Niccolò Fabi sarà in piazza
San Carlo, per continuare a suonare e cantare con uno
spirito nuovo, che, a seguito della sua vicenda
personale, sa infondere un nuovo significato alle sue
canzoni. |
A cinque anni di distanza
dall’ultimo album, i Mambassa proporranno anche brani dal loro
quinto disco Lonelyplanet uscito a metà 2010, raccolta di
canzoni incentrate sulla solitudine dell’individuo e della
collettività alienata dalla tecnologia, con riferimenti al sound
del rock inglese.
Dal Monferrato gli Yo Yo
Mundi, una delle formazioni folk-rock più innovative del
panorama italiano, faranno ascoltare alcuni pezzi dell’album
Munfrâ, da poco pubblicato, frutto di cinque anni di
ricerche, dedicato alle storie della loro terra, immersa nelle
colline e a due passi dal mare.
Saliranno inoltre sul palco
le band torinesi Inferno di Orfeo, autori di testi intimisti e
cantautorali che si alternano a brani rock, la giovanissima
formazione Brain Pollution, con la propensione per l’hard-rock,
vincitrice di Pagella Rock 2010, e i Pablo e il Mare, nati nel
2001, oggi formati da pianoforte, chitarra, voce e cajòn.
Il quintetto d’archi
Architorti si esibirà con il Coro delle Voci bianche della
Scuola Media di Cumiana, per reinventare alcuni brani della
tradizione nazionale mescolando canti dei bambini e
arrangiamenti innovativi.
Non mancheranno le voci
femminili: Chiara Canzian, giovane cantautrice che ha
partecipato al Festival di Sanremo 2010; Gema, con i suoi testi
ricchi di immagini sensuali e ricercate allusioni; Carlot-ta,
che nel suo ultimo album canta in italiano francese e inglese e
suona rhodes, sintetizzatori, theremin, chitarre e carillons;
Serena Abrami, protagonista di Sanremo Giovani 2011, dove si è
classificata quarta con un brano scritto da Niccolò Fabi.
I ritmi del tango e del folk
con pezzi carichi di lirismo saranno portati in piazza dai
dodici musicisti de Antica Officina dei Miracoli e i
sansalvarini Les SansPapier.
E poi ancora: Federico
Sirianni, cantautore di lungo corso, con migliaia di concerti
alle spalle in Italia e in Europa; The Wonkies, cinque ventenni
biellesi che vivono insieme in una soffitta dall’età di
quattordici anni e suonano in giro per l’Italia guidando un
camper; gli Overock con i quali il rock diventa chiave di
lettura di esperienze personali; gli Selton, gruppo di
brasiliani emigrati in Spagna e poi Italia, Paese del loro
esordito discografico.
Fra un artista e l’altro,
come da tradizione, si alterneranno le letture di brani che
ricordano la Resistenza e la Liberazione. A leggerli gli
studenti delle scuole superiori torinesi. Tra le letture scelte:
La repubblica del silenzio di Jean-Paul Sarte (1947),
La guerra per bande di Gaetano Salvemini (1949), Diario
partigiano di Nuto Revelli (27 gennaio 1944), I sommersi
e i salvati di Primo Levi (1986), Il mite giacobino
di Alessandro Galante Garrone (1994), Diario partigiano
di Ada Gobetti (1956), Tre parole sulla Resistenza (1965)
di Giacomo Noventa.