PRESENTAZIONE LIBRO:
IL MORTO DI COLLE MERLO - Teramo
Il Morto di Colle Merlo (Il processo
Angelozzi – 1925)
L’ultima fatica editoriale del Prof. Elso
Simone Serpentini
Sabato, 8 ottobre 2011, ore 17:30, Sala
edifico scolastico comunale nel borgo di Miano (Teramo)
Teramo. Il Prof. Elso Simone Serpentini,
per la collana “La Corte! Processi celebri teramani”, giunta alla sua
22° pubblicazione, questa volta si sposta a Miano, piccola frazione del
Comune di Teramo per raccontare il caso dell’omicidio di Giosaffatte
Angelozzi, avvenuto nel 1925.
La presentazione del libro si
svolgerà a Miano di Teramo, sabato 8 ottobre 2011, alle ore 17:30,
presso i saloni della scuola comunale, interverranno: il Prof. Ennio
Pirocchi e l’autore, Prof. Elso Simone
Serpentini.
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La serata è stata patrocinata da:
Artemia edizioni di Mosciano Sant’Angelo, Associazione Culturale
“Gli Amici” di Miano e Tipografia 2000 di Mosciano
Sant’Angelo.
Nel primo pomeriggio di martedì
22 settembre 1925 Giosaffatte Angelozzi venne trovato
morto a Colle Merlo di Miano, piccola frazione del Comune di
Teramo, in fondo ad un fosso non molto distante dalla sua
abitazione. A trovarlo furono Aldina, sua figlia
naturale, e Francesca, figlia di secondo letto della
moglie, che lo aveva sposato in terze nozze. Si trattava di una
disgrazia, di un suicidio, come i suoi famigliari ipotizzavano,
o di un omicidio? Gli inquirenti si convinsero, così come i
genitori e i fratelli del morto, che Giosaffatte fosse
stato ucciso nel corso della notte nella sua stessa abitazione e
poi rivestito e che il suo cadavere fosse stato trasportato da
più persone nel fosso dove era stato trovato, con accanto il suo
cappello e il suo rasoio. Finirono sotto accusa e furono
arrestati, sua moglie Maria Domenica Di Giorgio,
Giacomo Di Bonaventura, figlio del primo marito della donna,
e altri quattro famigliari. Le indagini risultarono complesse e
difficili e portarono dopo più di un anno al processo in Corte
d'Assise. Gli imputati erano rimasti tre: Maria Domenica,
suo figlio Giacomo e uno dei suoi generi, Silvestro De
Laurentis.
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