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Nell’ambito del 54esimo Festival dei 2 Mondi di Spoleto,
la Compagnia Mediterranea Teatro/Le Nozze, in
collaborazione con il Teatro Quirino “Vittorio Gassman”
e l’Accademia Nazionale di arte Drammatica, presenta un
nuovo testo scritto da Renato Nicolini per la regia di
Ugo Gregoretti: Patria e mito. Coadiuvati dalla
tromba di Mauro Maur ed il pianoforte di Françoise de
Clossey, Marilù Prati e Renato Nicolini ripercorreranno,
al Teatro Carlo Melisso – Spazio Carla Fendi di Spoleto
il prossimo 29 giugno, la storia del Risorgimento allo
specchio del Mito.
In
Svizzera, sul Monte Verità il Mito incontra la nostra
Patria, l’Italia, sgomenta e afflitta alla vigilia del
suo 150° compleanno. Patria e Mito sono strettamente
legati: la Patria è una delle forme del Mito, ed è stato
il Mito della Patria a dar vita alla Patria. Tra Inni (Novaro,
Verdi, E. A. Mario) e poesie (Goffredo Mameli, Giovanni
Berchet, Giovanni Prati, Giosuè Carducci, Aleardo
Aleardi), ricordando le storie di Mameli, Anita,
Margaret Fuller, la Repubblica Romana; il ’48 da Reggio
Calabria a Curtatone e Montanara alle Cinque Giornate di
Milano, si percorrono i miti del Risorgimento: l’Eroe,
il Poeta, i caduti, Satana cioè il Progresso. Con
entusiasmo ma non senza ironia, spesso con visioni
duplici. Il piccolo grillo (“son piccin, cornuto e
bruno”) si accompagna al canto di guerra nel Prati, nel
Carducci la Donna si scinde nell’“eterno feminino
regale” della Regina Margherita e nella disinvolta
intraprendenza di Annie Vivanti.
Anita
muore a 28 anni, Goffredo Mameli a 21. La giovinezza e
la passione di quegli anni si contrappongono - non senza
ironia - al cinismo del presente. |