Nel 2004 al
festival di Breda in Olanda ha vinto il premio come miglior
giovane musicista ed è stato invitato al Jazz Street Festival di
Kobe in Giappone e a Tokyo. A partire dal 2005, dopo aver
conseguito la laurea in “Economia per le Arti la Cultura e la
Comunicazione” presso l’Università Bocconi di Milano con il
massimo dei voti e la lode, si è dedicato unicamente
all’attività musicale.
Nel 2005, 2006
e 2007 è stato invitato nuovamente in Giappone per una tournée
di due settimane (Kobe, Tokyo, Niigata). Ha partecipato nel 2006
allo Stride Piano Summit di Boswil (Zurigo) insieme a Dick Hyman
e ad altri pianisti europei. Ha inciso parte della colonna
sonora del documentario di Ermanno Olmi dedicato all’artista
Jannis Kounellis. Sempre nel 2006 ha registrato il suo secondo
album per pianoforte solo intitolato “Rockin’ in rhythm”,
distribuito dall’etichetta Music Center in Italia e Giappone.
|
NICOLA
STRANIERI - BATTERIA
Allievo
di Enrico Lucchini
e di
Tullio De Piscopo,
ha completato la propria formazione partecipando a
diversi seminari tenuti da importanti musicisti come
Peter Erskine,
Enrico Rava
e John Riley.
Dagli anni
'80
si esibisce in storici locali, importanti jazz clubs e
partecipa a diverse rassegne e festivals in varie città
italiane e straniere.
Ha collaborato stabilmente a varie formazioni, in
particolare con il pianista
Paolo Paliaga,
con il quale ha inciso due CD ben accolti dalla critica
specializzata italiana ed americana ("Cadence" Feb.
1999).
Ha inciso in questi anni 15 CD con farie
formazioni pubblicati da varie etichette.
Ha suonato con importanti musicisti jazz tra i
quali: Ralph Alessi, Gianni Basso,
Enrico Rava,
Gianni Coscia,
Ares Tavolazzi,
Claudio Fasoli,
Bebo Ferra,
Luis Agudo,
Franco Cerri,
Garrison Fewell,
Andrea Pozza,
Rosario Bonaccorso, Andrea Dulbecco,
Mauro Negri,
Giulio Visibelli, Bob Mover, Johannes
Faber, Arrigo Cappelletti, Michael Rosen,
Paolo Dalla Porta,
Max De Aloe,
Carlo Actis Dato,
Riccardo Fioravanti,
Bruno de Filippi,
Barbara Casini,
Ada Montellanico,
Simone Guiducci,
Fausto Beccalossi, Frédéric Viale,
Michele Franzini,
Alberto Mandarini, Adi Sousa e
Yuri Goloubev. |
Attività recenti:
Nel
2007
è stato realizzato il CD "Hard
Lights"
Cappelletti, Alessi, Stranieri per
l'etichetta Music Center e ha registrato con il
Michele Gori
Quartet il CD "My
Jazz Flutes"
pubblicato per l'etichetta Splasc(h) Records.
Nel
2008
è stato pubblicato per l'etichetta Videoradio il CD "Meu
Silencio"
dell'Antonella Montrasio Mudança Quintet e per
l'etichetta CMC Records il CD di Fiorenzo Bodrato "Act
No Strange".
il CD "Lirico
Incanto"
del
Max De Aloe
Quartet per l'etichetta Abeat Records e il CD "Primordial
Life"
dell'Andrea Trecate Trio per l'etichetta Music Center
Attività didattica:
E' stato insegnante di batteria al 'Civico Istituto Musicale
Brera' di Novara e alla scuola di musica "A. Toscanini" di
Verbania. Ha collaborato all'insegnamento presso il"Centro
Teatro Attivo " di Milano nel corso di batteria tenuto da
Tullio De Piscopo.
Attualmente svolge attività didattica presso la "Scuola
di Musica Dedalo"
di Novara dove coordina la sezione di jazz e musica moderna.
ROBERTO
PICCOLO
Contrabbasso
Contrabbassista straordinario, Roberto Piccolo
inizia la carriera frequentando i jazz club dell'area milanese e
collaborando con musicisti di fama tra i quali Gigi Cifarelli,
Luigi Bonafede, Paolo Tomelleri, Emilio Soana, Gianni Basso,
Nando De Luca e Antonio Faraò.
Dotato di buona tecnica, di un potente senso del
beat e di grande senso armonico, Piccolo consolida la sua
esperienza partecipando a diversi festival e tourné,
collaborando peraltro con grandi artisti americani come Lee
Konitz , Paul Jeffrey , Tom Kirkpatrick e Don Friedman.
Partecipa a numerosi progetti, tra i quali il
quartetto del sassofonista tedesco Reinhold Hul e il sestetto di
Paul Jeffrey con il quale ha realizzato un cd e una tourné negli
Stati Uniti.
25 GIUGNO -
DALLE ORE 21,30
CARLO ATTI Quintet
Carlo Atti
possiede al massimo l'arte dell'eloquenza, un'eloquenza elegante
e raffinata, in un discorso musicale in cui ognuna delle sue
note ha un peso, una profondità ed una sensibilità che la
rendono essenziale in seno a un discorso melodico ineccepibile
in quanto ad equilibrio, finezza e articolazione. In seguito
alle fruttuose collaborazioni con
Massimo Urbani
(col quale registra nel
1988
Urlo edito da Elicona), Larry Nocella e Sal Nistico,
lo troviamo durante il quadriennio
1987-1990
in numerose rassegne di jazz di significativa importanza tra le
quali Umbria Jazz dove, con la formazione
Atti-Tamburini-Odorici-Cazzola-Vaggi-Tonolo, (Nuovo Sestetto
Italiano) ottiene il premio Four Roses. Al fianco di
Steve Grossman
prende parte al concerto di apertura della Biennale dei Giovani
Artisti d'Europa a Marsiglia nel
1990.
Al 21 maggio
1991
è da ricondursi la presentazione ufficiale del suo esordio
discografico in qualità di leader, testimoniato dal CD
intitolato Straight Ahead al quale partecipa il pianista
canadese Fred Henke. L'anno successivo, novembre
1995,
sancisce la prima esibizione in assoluto di un gruppo italiano
presso il celebre Ronnie Scott's Club di Londra:
Carlo Atti,
Roberto Rossi,
Andrea Pozza,
Ares Tavolazzi,
Ellade Bandini.
Un quintetto che verrà riproposto successivamente in occasione
del Festival di Ivrea. Nel febbraio
1996
lo troviamo alla Cantina Bentivoglio di Bologna al fianco di
Bob Mover. Nel novembre
1996,
Atti si esibisce al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara,
nell'ambito della rassegna Invito al Jazz, con Hal
Galper, Jeff Johnson e Steve Ellington. La
stessa formazione, nel gennaio
1997,
darà vita a Sweet Beat Blues, un CD edito dalla celebre
Red Records
di Milano.
Da agosto a novembre
1998
e da ottobre a Dicembre '99 Atti è a New York dove ha
l'occasione di confrontarsi con musicisti di fama internazionale
e di farsi apprezzare al fianco di Bill Saxton al
St.Nick's
dal "popolo" di Harlem. Nelle estati
2000
e
2001
suona in occasione del prestigioso Festival Jazz & Image
in Villa Celimontana a Roma. Nel
2001
Carlo Atti
viene indicato dal sito Ciao jazz come miglior musicista
italiano della stagione. Il riconoscimento e la consegna del
premio Ciao jazz sono avvenuti nel corso di Modena Jazz
2002.
Dal 15 al 17 ottobre suona al Abu Dhabi International jazz
Festival
2003
(UAE) con il quintetto di Bobby Durham.
Patrizia Conte
VOCE
è naturalmente dotata di splendide risorse vocali nelle
quali trova espressione la ricchezza della sua personalità. Nel
corso della sua lunga carriera la sua ricerca introspettiva non
ha conosciuto soste. Trovare vie più numerose di espressione ha
dunque significato il conseguimento di ulteriori capacità
tecniche e interpretative. Tutto il lavoro profuso in questa
direzione le consente oggi di regalarci un universo che è fatto
di ciò che lei più ama: la musica, il jazz, le “sue singer”
interpretato con uno stile inconfondibile pregno di una tensione
vitale che diventa intensa al massimo grado nei concerti dal
vivo; è li che il suo spessore umano e professionale è
miracolosamente e semplicemente quello dell’artista tra la
gente. La gamma di emozioni che sa accogliere e trasmettere con
puntuale generosità e sapiente ironia spazia dalla passione
prorompente alla dolcezza struggente. Ha collaborato con artisti
come Lee Konitz, Cedar Walton, Jimmy Owens, Bobby Watson Jay
Rodriguez e molti altri.
SIMONE DACLON
Nato a Milano
nel 1981, inizia lo studio del pianoforte all'eta di sette anni.
Quattro anni dopo entra al conservatorio "G.
verdi", inizialmente come pianista. Successivamente decide di
dedicare lo studio del piano alla musica afro-americana, in
particolare al jazz, conseguendo comunque in conservatorio un
diploma in contrabbasso e il diploma intermedio di composizione
sperimentale (V anno), sotto la guida del M° Fabio Vacchi.
In contemporanea agli studi classici studia piano jazz con Diego
Baiardi, Paolo Birro, e frequenta i Clinics di Umbria Jazz 2001.
Inoltre partecipa a seminari e masterclass tenuti da: Bob
Bonisolo, Dave Liebman, Antonio Zambrini, Kyle Gregory, Paul
Rutheford,
Renato Chicco, Ennio Morricone, Tino Tracanna, Barry Harris.
Terminati gli studi classici si dedica esclusivamente al jazz
entrando a far parte di diversi gruppi stabili, tra cui il
quartetto di Michele Bozza e
il quintetto "giovani" di Gianni Cazzola, e allo stesso tempo
portando avanti un proprio trio.
Ha collaborato con: Michele Bozza, Gianni Cazzola, Franco
Ambrosetti, Tom Kirkpatrick, Marco Vaggi, Mauro Battisti,
Roberto Taufic, Soulstance, Mario Biondi, Paolo
Benedettini, Pietro Ciancaglini, Alessandro Minetto, Lorenzo
Tucci, Tony Arco, Lo Greco Quintet, Fabrizio Bosso, Danilo Pala,
Marco Brioschi, Daniele Scannapieco, Ana Flora,
Dj Gerardo Frisina, Rosalia De Souza.
Luciano
Milanese contrabbasso
Proveniente
dal
Louisiana Jazz Club
di Genova, è
stato a lungo bassista del
Capolinea
di Milano dove ha suonato con quasi tutti i
migliori musicisti italiani.
Ha fatto parte del quartetto di Tullio De
Piscopo con Larry Nocella e Riccardo Zegna,
del quartetto di Gianni Basso, di Romano Mussolini,
del trio di Dado Moroni
Ha
diretto un gruppo che affiancava Rossana Casale in
concerti Jazz.
Attivo anche nel Jazz tradizionale, ha suonato con
le migliori formazioni accompagnando musicisti come Ralph
Sutton, Billy Butterfield, Peanuts Hucko solo
per citarne alcuni...
Milanese ha registrato a suo nome un CD -
Lucky
Serenade,
col tenorista Carlo Atti, il pianista Andrea Pozza
e il batterista Bob Braye che ha ottenuto un lusinghiero
giudizio dalla critica. Con questa formazione ha partecipato a
diversi festivals come Nizza, Ivrea Eurofestival, Ciack Milano
ed altri.
In oltre vent'anni di attività concertistica in tutta
Italia ed Europa, Milanese ha partecipato a molti festivals,
concerti, registrazioni discografiche e trasmissioni radio-TV.
Ha suonato con molti grandi del Jazz come Chet Baker,
Johnny Griffin, Art Farmer, Harry "Sweets"
Edison, James Moody, Eddie "Lockjaw" Davis,
Gorge Coleman, Sal Nistico, Steve Grossman,
Massimo Urbani, Scott Hamilton, Ray Bryant,
Kenny Drew, Barney Kessel, Joe Pass, Sandro
Gibellini, Al Cohn, Tony Scott, Louis Hayes,
Alvin Queen, Victor Lewis, Walter Bishop,
Curtis Fuller, Walter Davis Jr. e molti altri.
Special Guest
GIANNI CAZZOLA Batteria
nato a San
Giovanni in Persiceto (BO) il 9 maggio 1938. E' considerato da
oltre 40 anni uno dei più dotati batteristi italiani.
Debutta nel '57 con il gruppo di Franco Cerri. Nel '58 entra nel
gruppo di Basso-Valdambrini; in seguito come free-lance
accompagna grandi musicisti come Chet Baker, Dexter Gordon, Mal
Waldron,Charlie Mariano, Lee Konitz,Gerry Mulligan, Tommy
Flanagan, Phil Woods,Billie Holiday, Sarah Vaughan, Ray Brown,
Clark Terry, Helen Merrill, EddieGomez, Sheila Jordan. Ha
partecipato a numerosissimi festivals e concerti, suonando in
tutto il mondo. Nel 1988 fonda l'Italian Repertory Quartet. Nel
1992 inizia a collaborare con Dado Moroni in trio con Rosario
Bonaccorso. Il trio incide un disco "What’s New" Per la Splasc(h).
Sempre nel ’92 nasce un progetto ideato insieme ad altri 5
giovani e splendidi musicisti: Roberto Rossi (trombone), Piero
Odorici (sex ten - sopr.), Giampaolo Casati (tromba), Marcello
Tonolo (piano), Piero Leveratto (contrabbasso). Il Nuovo
Sestetto Italiano registra un CD per la Penta Flowers dedicando
la musica ad un grande della batteria afro americana: Art Blakey.
Partecipa nel luglio 1993 a Umbria Jazz rappresentando l’Italia
per le radio europee.
Collabora e incide dischi con Tiziana Ghiglioni facendo in
Italia e in Europa svariati concerti.
Da molti anni partecipa ai vari progetti dell’amico musicista
Attilio Zanchi.
Fonda nel 2000 un quintetto di matrice Hard Bop che vuole
rendere omaggio a tutti i grandi Bopper dagli anni ’50 in poi ma
soprattutto al grande maestro della batteria afro americana di
sempre: Art Blakey.
8 LUGLIO -
DALLE ORE 21,30
DADO MORONI
TRIO
DADO
MORONI
MARCO PANASCIA
SPECIAL
GUEST ALVIN QUEEN
Alvin Queen, drums
…….Tra i
numeri uno al mondo
Alvin Queen è nato il 16 Agosto 1950 nel Bronx,
negli Stati Uniti, ma ha vissuto in Europa dal 1979, una scelta
derivante sia dalla volontà di ricerca di rinnovata ispirazione
e per sfuggire alla commercializzazione a cui gli artisti jazz
erano soggetti
in quegli anni nel suo paese d'origine. E’ uno dei più grandi
batteristi contemporanei e un collegamento tra i grandi maestri
degli anni 1950 e 1960 e il jazz contemporaneo. Nei suoi
quaranta anni di carriera ha anche collaborato con leggende del
jazz come Horace Silver, Dizzy Gillespie, e George Benson. Queen
si è anche esibito in un trio con Oscar Peterson.
Il suo ultimo album, Mighty Long Way, pubblicato
da Enja nel 2009, è intriso di atmosfere soul e gli valse un
posto in cima alle classifiche jazz americane. A JazzAscona 2011
suonerà con il Quartetto internazionale, Dado Moroni e con il
trombettista Jon.
DADO-MORONI
Edgardo
Dado Moroni nasce a Genova nel 1962 e venne in contatto con la
musica jazz molto presto, grazie alla collezione di dischi dei
suoi gebitori, e iniziò a suonare il pianoforte all'età di 4
anni. Oggi Moroni è uno degli italiani più stimati negli USA
(uno dei pianista preferiti dal grande Ron Carter), un vero e
proprio caso di super “musician”.
Ha suonato in Italia e all'estero con Clark Terry, Chet Baker,
Billy Cobham, Freddie Hubbard, Dizzy Gillespie, Jimmy Owens; un
approccio allo strumento straordinario, che tocca nel profondo
chi ascolta questo ex enfant-prodige del pianoforte. Dado iniziò
la sua carriera professionistica a 14 anni, suonando in tutta
Italia con alcuni dei più importanti musicisti italiani come
Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Luciano Milanese, Gianni Basso,
Sergio Fanni e Massimo Urbani, e a 17 anni registrò il suo primo
album in trio con Tullio de Piscopo e il bassista americano
Julius Farmer. Ha partecipato ad un numero impressionante di
festivals internazionali, sia in Europa sia negli States,
collaborando con artisti come Phil Woods, Johnny Griffin,
Niels-Henning Oersted Pedersen, Tony Scott, Wynton Marsalis,
Freddie Hubbard, Harry "Sweets" Edison, Ron Carter, Tom Harrell
e molti altri ancora. Ha fatto parte dell'organico di due gruppi
storici quali la Paris Reunion (con Joe Henderson, Woody Shaw,
Curtis Fuller, Johnny Griffin e Jimmy Woode) e la Mingus Dynasty
(con Danny Richmond, Jinny Knepper, John Handy, Craig Handy e
Reggie Johnson). Recentemente ha costituito un quintetto
chiamato "the cube" con Andrea Dulbecco, Riccardo Fioravanti e
due batteristi, Stefano Bagnoli ed Enzo Zirilli. Notevole la
discografia a suo nome : si segnalano le recenti pubblicazioni
con Tom Harrell, "Humanity" in duo e "The cube" con il quintetto
da lui capitanato.
Nel 1987
viene chiamato, unico europeo, insieme ai pianisti Hank Jones,
Barry Harris e Roland Hanna, a far parte della giuria del premio
internazionale pianistico Thelonious Monk, svoltosi a
Washington. Nel 1988 effettua una importante tournèe in sette
paesi africani con il sestetto di Alvin Queen per conto del
Dipartimento di Stato americano. Collabora quindi con Clark
Terry e George Robert alla tournèe mondiale organizzata dal
governo svizzero per la celebrazione del settecentenario della
Confederazione Elvetica. Nel periodo luglio-novembre 1991 il
gruppo si esibisce in diversi paesi del mondo riscuotendo grande
successo ed il consenso della critica internazionale. Con il
pianista classico Antonio Ballista dà vita nel 1995 con il
Patrocinio di "Ferrara Musica" al progetto "Two Pianos Cine
Soul" ottenendo notevole successo in vari teatri nazionali ed
internazionali. Nel 1995 partecipa ad un'incisione per
l'etichetta discografica America Concorde e ad un'importante
tournèe in Giappone. A tutt'oggi ha inciso oltre 50 cd per le
importanti etichette discografiche quali Sony Concorde,
Contemporary Telarc Mons, TCB Record, Enja.
Dado Moroni è uno dei pochissimi musicisti italiani la cui
biografia è inserita nell'importante "Biographical Enciclopedia
of Jazz" di Leonard Feather e Ira Gitler. Vanta prestigiose e
continuative collaborazioni con le grandi star del jazz mondiale
quali Dizzy Gillespie, Wynton Marsalis, Freddie Hubbard, Tom
Harrel, Zoot Sims, James Moody, Johnny Griffin trio con Ron
Carter, Ray Brown, Lewis Nash, Buster Williams, Billy Cobham,
Grady Tate, Niels Pedersen e tantissimi altri.
Dado è musicista di fortissima personalità che ha maturato una
grande esperienza a livello internazionale. Dotato di
particolare sensibilità musicale, tecnica, energia e creatività
riesce ad inserirsi brillantemente e con la massima naturalezza
nei vari contesti musicali, esprimendo classe, professionalità e
fantasia.
Marco Panascia
contrabbasso, basso elettrico
"Un
bassista fenomenale" (Carol Kaye)
"Un gran
contrabbassista, altrettanto formidabile sul basso elettrico"
(Lenny White)
Marco Panascìa
è un bassista, compositore e didatta che vive nella città di New
York. La sua competenza in molte situazioni e contesti musicali
differenti, e la sua abilita' di passare dal contrabbasso al
basso elettrico mantenendo un livello esecutivo altamente
professionale sono i suoi punti di forza, che gli hanno
procurato sinceri elogi negli Stati Uniti, in Europa ed in
Giappone. Panascìa si è affermato in maniera
internazionale dopo essere entrato a far parte del trio di
Eldar, un giovanissimo e virtuoso pianista jazz, osannato
come "un vero prodigio musicale" dal giornalista Don Heckman
del Los Angeles Times. Con Eldar, Panascìa ha
registrato il CD "Live
at the Blue Note"
per l'etichetta major Sony Classical, ed è regolarmente
impegnato in tournee' per tre continenti.
Marco Panascìa
nasce a Venezia nel
1972
e comincia la sua educazione musicale all'età di 8 anni,
studiando il pianoforte per sei anni. A 16 anni comincia a
suonare il basso elettrico in vari gruppi rock, e in seguito
viene ammesso all'Istituto Musicale Pareggiato "Vincenzo
Bellini" di Catania, dove studia il contrabbasso per cinque anni
con il Maestro Sebastiano Nicotra, e si diploma in teoria e
solfeggio. Durante gli anni di conservatorio, Panascìa
suona in Italia e all'estero con vari gruppi da camera e
l'orchestra sinfonica dell'Istituto "Vincenzo Bellini", vincendo
premi in concorsi a carattere nazionale. La passione per il jazz
comincia grazie alla scoperta della musica di
Jaco Pastorius,
e ad un concerto locale del trio di
John Patitucci
nel
1992;
in seguito, ha anche l'occasione di studiare brevemente con lo
straordinario bassista Dario Deidda, che diventa la sua
principale influenza e lo sprona a coltivare in maniera
paritaria sia lo strumento elettrico che quello acustico. In
breve tempo Panascìa diventa uno dei contrabbassisti jazz
più richiesti in Sicilia, e si esibisce con noti musicisti
italiani, come
Claudio Fasoli,
Gegè Telesforo,
Francesco Lo Cascio,
Roy Paci,
Andrea Beneventano,
Dino Rubino,
Giovanni Mazzarino,
Mimmo Cafiero,
Alberto Alibrandi e Francesco Branciamore.
Dopo
aver vinto il primo premio al Concorso Internazionale per
Contrabbasso Jazz ad Edimburgo in Scozia, Panascìa si
trasferisce negli Stati Uniti nel
1999
e consegue una laurea (summa cum laude) al Berklee College of
Music, che gli conferisce un totale di sei borse di studio e
premi di distinzione, tra i quali il Roy Haynes award, "per
un eccezionale rendimento in performance". In seguito,
grazie ai suoi meriti artistici e strumentali, riceve una borsa
di studio completa di 21000 dollari annuali dalla prestigiosa
Manhattan School of Music di New York, ove consegue il titolo
post-laurea di Master of Music nel
2004.
Sin
dal suo arrivo a New York nel
2002,
Panascìa si distingue immediatamente come un
indispensabile bassista e contrabbassista freelance, registrando
con musicisti di fama mondiale come Roy Hargrove,
Chris Botti, Greg Hutchinson e Lewis Nash, e
diventando parte stabile del sestetto di Ben Dixon,
leggendario batterista che prese parte a molte storiche sessions
per l'etichetta Blue Note negli anni
'50
e
'60.
Panascìa, tenuto in alta considerazione come turnista di
studio e come insegnante privato di basso e contrabbasso, si
esibisce spesso in molti dei prestigiosi jazz clubs in citta'
(come il
Blue Note,
Birdland, Dizzy's Club at Lincoln Center, Jazz
Standard, Smalls, Sweet Rhythm, Lenox
Lounge e 55 Bar) con molti musicisti affermati ed
emergenti nella scena jazz internazionale, sia come leader che
come sideman.
Nel
corso degli anni, Panascìa ha costruito un curriculum di
primissimo livello, suonando con la Boston Civic Symphony
Orchestra, ed esibendosi, nella veste d'orchestrale, bassista
elettrico o contrabbassista jazz, con artisti di fama
internazionale come il vibrafonista Gary Burton, i
pianisti
Herbie Hancock,
Benny Green, Joe Sample, Dave Grusin,
Michel Legrand, Shelly Berg, Billy Childs,
Anthony Wonsey, Eric Lewis, Roberta Piket,
Aaron Goldberg, Makoto Ozone, David Benoit; i
cantanti
Bobby McFerrin,
Dianne Reeves,
Shirley Horn, Kevin Mahogany, Patti Austin,
Jane Monheit,
New York Voices, Cheryl Bentyne dei
Manhattan Transfer;
i batteristi
Peter Erskine,
Lewis Nash, Greg Hutchinson, Rodney Green,
Alex Acuna, Ben Dixon, Terri Lyne Carrington,
Kenny Wollesen, Ej Strickland; i sassofonisti
Joe Lovano,
Dave Liebman,
Vincent Herring, Tom Scott, Dave Koz,
George Garzone,
David Sanchez,
Javon Jackson, John Ellis, Joel Frahm,
Lew Tabackin, Teodross Avery, Wayne Escoffery;
i trombettisti Roy Hargrove, Chris Botti,
Wallace Roney,
Terence Blanchard,
Doc Severinsen, Jeremy Pelt, Darren Barrett,
Tiger Okoshi, Duane Eubanks; i trombonisti
Curtis Fuller, Andre Hayward, Isaac Smith; i
bassisti Christian Mcbride, Carol Kaye, Al
Mckibbon, Reginald Veal; i chitarristi Russell
Malone, Ron Affif, Jonathan Kreisberg,
William Ash, Ron Jackson. Le sue tournèe
internazionali con Eldar ed altri artisti lo hanno
portato in Giappone tre volte, ed anche in Turchia, Francia,
Olanda, Spagna, Regno Unito e Germania, e si e' esibito su
alcuni dei piu' famosi palcoscenici negli Stati Uniti, come la
Royce Hall e l'Hollywood Bowl a Los Angeles in California, la
Symphony Hall a Boston in Massachusetts, e il Kennedy Center for
the Performing Arts a Washington, DC. Benchè Panascìa
sia principalmente noto come bassista jazz, egli possiede un
dono per essere musicalmente versatile. Tale dono gli ha
permesso di diventare richiesto anche in molti altri generi
musicali. Ne sono prova le sue registrazioni in studio e i
concerti con gli artisti pop coreani Kim Dong Ryul e
Shim Soo Bong, il pianista gospel Wydell Croom, il
Negroni's Trio (formazione nominata per un Latin Grammy), il
produttore hip-hop newyorkese Da 24th Elder, il chitarrista
rock-fusion Andrea Quartarone e l'artista di world music
Andromeda Turre (figlia del trombonista Steve, e corista
per Ray Charles). La sua interpretazione della "Suite per
Flauto e Trio di Piano Jazz" di Claude Bolling, registrata
col Roselli 4et, proponendo una felice fusione di
influenze jazz e classiche, è disponibile in CD sull'etichetta
internazionale Naxos. Panascìa ha inoltre ricevuto
numerose borse di studio che gli hanno permesso di prendere
parte a numerosi programmi didattici di prestigio per
strumentisti e compositori, come l'Henry Mancini Institute
all'Università della California (Los Angeles) nel
2000,
nel
2001
e nel
2005,
e il Betty Carter's Jazz Ahead Program al Kennedy Center for the
Performing Arts (Washington, DC) nel
2001
e nel
2002.
Nel
2003,
il leggendario pianista Billy Taylor lo sceglie per la
serie televisiva "Jazz and the New Generation", che ha per
protagonista un sestetto internazionale di musicisti emergenti,
tra i quali Eldar, allora uno sconosciuto pianista prodigio
quindicenne.Panascìa è un membro attivo della Local 802,
il sindacato dei musicisti professionisti a New York, e
dell'International Society of Bassists; inoltre mantiene una
presenza attiva su internet, tramite il suo
sito.
Il suo primo cd americano, comprendente le sue composizioni
originali, sarà registrato prossimamente con molte delle future
stelle del jazz internazionale, e includerà una composizione che
è valsa a Panascia una menzione d'onore nel John Lennon
International Songwriting Contest.
9 SETTEMBRE
- DALLE ORE 21,30
FULVIO CHIARA
QUARTET
Omaggio a Chet Bacher
Fulvio Chiara
Fin da giovanissimo si avvicina
alla tromba come autodidatta e presto dedica tutto il suo
interesse alla musica jazz.Sempre come autodidatta, mira al
perfezionamento della tromba che lo porta a vincere nel 1993,
sia come miglior solista che come gruppo nel quintetto di Diego
Barotti, due premi del concorso “Grand prix du jazz” di Aosta
indetto dall AMJ (Associazione Musicisti Jazz) per giovani
talenti emergenti.Particolarmente significativo è il premio come
miglior solista, consegnatogli da Winton Marsalis, che gli
permette di partecipare al festival di Umbria Jazz nel 1992.Nel
1994 vince il concorso di prima tromba indetto dalla CEE: lo
scopo è la creazione di un’orchestra di soli borsisti; fa parte
quindi dell’Orchestra di Formazione Professionale “Paese degli
Specchi” di Bologna, collaborando così con Kenny Wheeler, Ray
Warleigh, Gorge Russel, Mike Gibbs, Bruno Tommaso.Ha fatto parte
delle seguenti orchestre: Old New Jazz Orchestra diretta da
Giancarlo Gazzanin AT Big Band di Gianni Basso, Orchestra di
Augusto Martelli, Big Band del centro Jazz di Torino, Orchestra
Laboratorio di Luigi Bonafede e Furio di Castri, L’Archetipo
Orchestra di Aldo Mella, Unit Line Jazz Orchestra di Riccardo
Zegna, Orchestra Regionale e Nazionale dellAMJ.Ha partecipato a:
Festival Jazz di St. Raphael (Francia), Umbria Jazz (PG),
Festival Jazz del teatro Ciak di Milano, Festival Jazz di S.Anna
Arresi (CA), Rassegna Jazz in Italia di Milano, Rassegna Jazz di
Briançon (Francia), eurofestival di Ivrea, Festival Jazz di
Monginevre, Rassegna Jazz di Pavia, Festival Jazz di Avigliana,
Festival Jazz di St. Vincent, Festival Jazz di Vignola, Festival
Jazz di Coutance (Francia), Festival Jazz di Desenzano del
Garda, Festival Jazz di S.Marino, Festival Jazz di Bordighera,
Festival Jazz di Praga, Festival Jazz di Crotone, Newport Jazz
Festival di Torino, Festival Internacional di Musica Popular
“Benny More” Avana (Cuba), Newport Jazz Festival di Torino.Ha
svolto l’attività di free-lance collaborando con molti gruppi ed
artisti quali: Emanuele Cisi, Furio di Castri, Luigi Bonafede,
Flavio Boltro, Riccardo Zegna, Luciano Milanese, Andrea Pozza,
Fulvio Albano, Gianni Basso, Tullio de Piscopo, Steve Grossman,
Lee Konitz, Gianni Cazzola, Mario Rusca, Romano Mussolini. Dal
1991 al 1993 è stato docente presso il Centro Jazz di Torino.La
sua discografia conta come Sideman la partecipazione a 16 dischi
con autori del calibro di Gianni Basso, Franco Cerri, Buena
Onda, Augusto Martelli, Gipo Farassino, Tullio de Piscopo, e
Andrea Pozza; come leader ha inciso “At Home”, in collaborazione
con Luigi Tessarollo, Nicola Muresu, Alessandro Minetto, Claudio
Chiara ed Emanuele Cisi e “
Riccardo Zegna incarna
l'esempio del "musician's musician":
straordinario solista al pianoforte, attivo da circa 30 anni
sulla scena musicale italiana ed estera, Riccardo non ama il
divismo e vive appartato a Loano, lontano dai clamori della
pubblicità e del presenzialismo, ma stimatissimo (in alcuni casi
osannato) dai musicisti. Compone con la classe e la piena
maturità dell'autore ispirato da un vero progetto, sempre alla
ricerca di impasti sonori inediti e soluzioni nuove, sorretto in
ciò anche da una non comune dose di autoironia che
inevitabilmente si riversa nella sua musica. In un'epoca in cui
si tende a presentare le proprie opere avvolte in un'aura di
gravità e composta serietà (il progetto da ascoltare con la
testa fra le mani), quasi che questi fossero requisiti
indispensabili per la validità artistica, la musica di Riccardo
si distacca da questo clichè per comunicare, oltre alla
profondità del discorso musicale, una rara voglia di divertirsi
e giocare, nel vero significato del termine inglese "to play".
In questo ricorda, oltre a tutti i grandi del jazz - da Fats
Waller a Sonny Rollins e Carla Bley - anche compositori
cosiddetti "seri", primo tra tutti Stravinskij che non esitava a
scrivere irriverenti tanghi, polke o ragtimes che poi sono
entrati a pieno titolo nella storia della musica. Le sue
collaborazioni a 360 gradi con illustri artisti non si contano:
dal 1976 ad oggi si è trovato al fianco di campioni del jazz
classico, da Buddy Tate, Harry "Sweets" Edison e Eddie "Lockjaw"
Davis, alfieri del jazz moderno come Lee Konitz, Pepper Adams,
George Coleman e James Moody, fino ad esponenti delle correnti
più attuali - Kenny Wheeler, Dave Liebman, Paul Motian, Bob Berg.
Tra i musicisti italiani la lista comprende tutti i principali
nomi, da Larry Nocella e Massimo Urbani a Gianni Basso, Enrico
Rava, Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo.
Ha partecipato a numerosi festival
in Italia e all'estero: Grand Parade du Jazz di Nizza 1983 e
1985, Festival Jazz di Sanremo (1982 e 1985), Umbria Jazz (1983,
1985, 1993, 1999, 2001).
Negli anni '80 ha inoltre effettuato tourneés in Russia, negli
Stati Uniti (tra il 1999 e il 2001), e si è esibito a Vienna per
la O.R.F. austriaca in diretta dal vivo nell'aprile del 2001 in
duo con il sassofonista tedesco Klaus Gesing.
Dagli anni '80 ha anche iniziato parallelamente alla carriera
concertistica un importante attività didattica, dapprima presso
la Scuola Civica di Torino e, dal 1983, come docente di
pianoforte jazz e musica d'assieme in occasione dei seminari
internazionali di "Siena Jazz", dove insegna tutt'oggi.
Luciano Milanese
contemporary jazz (Genova, GE)
Contrabbasso
Carlo
Milanese
alla Batteria
musicista ligure compositore ed arrangiatore
Fra i giovani
batteristi è considerato fra i più interessanti per il suo
drumming raffinato ed efficace. Dotato di grande sensibilità e
swing, permette sempre il perfetto equilibrio della sezione
ritmica.
Oltre a collaborare spesso col trio di Andrea Pozza ha suonato
con molti fra i più importanti musicisti italiani come Massimo
Urbani, Carlo Atti, Dado Moroni, Riccardo Zegna, Claudio Capurro,
Rossano Sportello, Marcello Rosa, Luciano Invernizzi, Gianni
Sanjust e Gianni Basso, del cui quartetto ha fatto parte a
lungo. Fa parte inoltre del trio del pianista Paolino Alderighi.
Ha registrato con Gianni Basso, Andrea Pozza trio, Rossana
Casale e recentemente il CD “Intermission” a suo nome sempre con
Andrea Pozza e Luciano Milanese, ospite il tenorista Carlo Atti.
Fra gli americani ha suonato con Scott Hamilton, Steve Grossman,
George Garzone, Dusko Gojkovitc, Bob Wilber, Kenny Davern e col
grande George Coleman, già collaboratore di Miles Davis,
E’ stato in tour col grande contrabbassista Jimmy Woode, colonna
dell’orchestra di Duke Ellington.
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