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MOSTRA: L'ANIMA E LA
MUSICA - Siena
Mostra
promossa, nell'ambito del 150^ anniversario dell'Unità d''Italia, dal
Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena ,
Università degli Studi di Siena, Accademia Musicale Chigiana, Istituto
Polacco di Roma, Università degli Studi di Roma - La Sapienza, Casa di
Goethe - Roma
A cura di Sergio Carrubba, Orietta Rossi Pinelli e Roberto Venuti
Tra le
iniziative per celebrare i 150 dell'Unità d'Italia, al Santa Maria della
Scala una mostra-evento che sposa le arti alle nuove tecnologie
L'anima e la musica. L'esperienza romantica e l'età del Risorgimento tra
dipinti e suggestioni multimediali
A Siena, dal 12 marzo al 19 giugno, un viaggio nell'Europa
dell'Ottocento attraverso dipinti, musica e elaborazioni multimediali
Sarà la multimedialità e il matrimonio tra arti e nuove tecnologie la
vera novità della mostra evento "L'anima e la musica", in programma a
Siena, nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, dal 12 marzo al 19
giugno. Dipinti, documenti, musica saranno valorizzati da elaborazioni
multimediali di grande impatto emotivo, che offriranno al pubblico uno
straordinario spaccato della realtà storica e culturale dell'Europa
dell'Ottocento.
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Un'esposizione a cura di Sergio Carrubba, Orietta
Rossi Pinelli e Roberto Venuti, promossa dal Comune di Siena e
dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che in occasione
delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia,
racconta l'esperienza romantica e l'età del Risorgimento.
Un percorso suggestivo guiderà il visitatore alla scoperta di
quel "Romanticismo" che ha rivoluzionato la sensibilità e il
gusto di un'epoca, trasformando in modo irreversibile la cultura
europea, attraverso una diffusione geografica internazionale se
pur segnata da forti peculiarità nazionali, abbracciando
contemporaneamente i tre grandi campi della vita artistica
(letteratura, musica, arti figurative) e influenzando in modo
fondamentale anche le diverse discipline del pensiero
(filosofia, economia, archeologia, psicologia) e più in generale
la vita pubblica (politica, religione) e i rapporti privati
(amore, amicizia, passione, famiglia).
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Una stagione - di cui la rivoluzione
europea del 1848, la «primavera dei popoli» rappresenta
il momento più emblematico - diventata anche il contesto
culturale e politico entro cui si innesta il
Risorgimento italiano. Il Risorgimento italiano ha,
infatti, un debito sia culturale, sia politico nei
confronti del Romanticismo. La presenza di Verdi a
Milano all'indomani delle Cinque giornate o la visita
che Garibaldi fece a Manzoni sono due momenti di questo
intreccio, che arrivano dopo il lungo soggiorno italiano
di Shelley e Byron in Italia (e il coinvolgimento di
quest'ultimo nei moti carbonari prima di andare a morire
per l'indipendenza della Grecia) e di un altro soggiorno
significativo, quello di Stendhal a Milano, dove lo
scrittore francese iniziò il suo celebre "De l'Amour".
Nell'esposizione senese, la rilettura del Romanticismo
avviene attraverso il prisma dei generi musicali propri
dell'epoca (notturni, mazurche, ballate, polacche,
valzer, preludi, concerti) e del loro intreccio con i
temi propri della cultura e sensibilità romantica che
hanno costituito i momenti più innovativi della
ricchissima stagione culturale del Romanticismo (il
contrasto tra classico e moderno, tra ingenuo e
sentimentale, la scoperta del folklore, dei miti, di
fiabe e leggende, il ruolo del sogno, il gusto per il
frammento, il grottesco, il sublime, l'uso
dell'allegoria e del simbolo, il senso della patria,
della nazione, l'impeto rivoluzionario e solidaristico,
l'amore rinnovato e trasformato in modo definitivo
accogliendo insieme passione e sentimento, amore
spirituale e fisico, emozioni e struggimento, il
perdersi nell'altro/a, intimità e complicità,
trasgressione individuale e vita familiare).
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Le grandi figure della cultura romantica (da Schubert a
Mendelsshon, da Schumann a Liszt, da Wagner a Verdi per quanto
riguarda la musica; da Byron a Stendhal, da Novalis a Manzoni,
da Pushkin a Mickiewicz per la letteratura, solo per citarne
alcuni) animeranno con la loro presenza tutta la mostra.
La pittura, la musica e la letteratura si intrecceranno
attraverso una narrazione multimediale che si svilupperà lungo
le sale in modo originale e fortemente innovativo. Il percorso
nella mostra il cui allestimento è curato dall'architetto Andrea
Milani è, infatti, concepito come una vera e propria esperienza
multisensoriale, che coinvolge oltre che la vista, anche l'udito
e l'olfatto. Insieme alle opere originali tra cui spiccano
quelle di Fussli e Ingres, Blechen e Friedrich, Constable e
Vernet, Caffi esposte nell'ultima sala dedicata al Risorgimento,
saranno visibili, in successione e su schermi al plasma, alcune
opere virtuali, attraverso un gioco di proiezioni e stampe
serigrafiche su supporti a parete, davvero suggestivo.
Il viaggio nel mondo romantico e risorgimentale avverrà
attraverso una grande esperienza virtuale il cui sfondo e
contesto saranno le sale di una casa ottocentesca che permetterà
di rivivere i personaggi, i quadri, le musiche, le parole legate
insieme attorno ai temi del Viaggio, del Popolo, della Nazione,
dei Notturni, dell'Amore. Il visitatore si troverà immerso nella
biblioteca, nel salotto, in un giardino d'inverno e nell'"alcova
dell'amore" di questa suggestiva casa ottocentesca, mentre
schizzi e appunti di viaggio, lo accompagneranno come in un
viaggio, di cui la musica, sarà il filo conduttore. E proprio la
musica avrà un ruolo centrale nel percorso espositivo perché
diffusa in ogni sala e in alcune sale, le campane sonore
riprodurranno voci narranti di viaggi e brani tratti da opere di
poeti e viaggiatori del tempo.
Proprio per il suo intreccio tra arte, musica e letteratura
"L'anima e la musica", promossa dal Comune di Siena e dalla
Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si offre in modo
innovativo al pubblico con l'obiettivo di parlare anche a chi
del Romanticismo ha una memoria che risale agli anni della
scuola, rinnovando curiosità e suggerendo nuovi percorsi ed
interpretazioni.
Infine, la Delegazione FAI di Siena parteciperà alla mostra con
il progetto "Apprendisti Ciceroni® al Museo" la scuola coinvolta
in un servizio culturale per il pubblico. Alcune classi di
studenti senesi opportunamente preparate dai loro insegnanti e
dalle strutture educative del Santa Maria della Scala,
accompagneranno gruppi di visitatori provenienti da altre
scuole, dall'Università per stranieri, dalle Contrade, dalla
cittadinanza senese stessa ecc. nel percorso espositivo,
illustrando il contesto culturale politico che guida la mostra e
le singole opere esposte.
Per informazioni, tel. 0577 534511 o 0577 534501.
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