PREMIO LO CASCIO -
Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (CZ)
IL "PREMIO GIORGIO LO CASCIO 2011" A MARCO
ONGARO
19 agosto 2011, Sant’Andrea apostolo dello
Ionio (Cz)
Va a Marco Ongaro il "Premio Giorgio Lo
Cascio" 2011, organizzato dall'Associazione Primavera Andreolese di
Sant’Andrea Apostolo dello Jonio con il patrocinio della Provincia di
Catanzaro e la direzione artistica di Enrico Deregibus. Il cantautore
veronese si esibirà e ritirerà il riconoscimento il 19 agosto al Lido
Jungle beach di Sant'Andrea Jonio Marina alle ore 21.30.
Il Premio è stato assegnato da una
prestigiosa giuria coordinata da Deregibus e comprendente: Roberta
Balzotti (Rai), Marcello Barillà (direttore di "Obiettivo Calabria"),
Alberto Bazzurro (direttore artistico di "Jazz fuori tema" e "Linguaggi
d'autore"), Mario Bonanno (direttore “Musica e parole”), Lucia Carenini
(Bielle.org), Enrica Corsi (Premio Bindi), Enrico de Angelis (Club
Tenco), Paola De Simone (Radio in Blu), Annino La Posta (Autore di “Il
suono intorno alle parole - Rapporto confidenziale sul lato nascosto
della canzone d'autore”, Editrice Zona), Luisa Melis (Premio De André),
Bruno Palermo (Giornalista), Rosario Pantaleo (L’Isola che non c’era),
Silvano Rubino (Vita), Giordano Sangiorgi (MEI – Meeting Etichette
Indipendenti), Paolo Talanca ((autore di "Cantautori novissimi", Bastogi),
Gianluca Veltri (Quotidiano della Calabria).
Negli anni precedenti il riconoscimento
era andato a Max Manfredi, Pino Marino, Rudy Marra, Sulutumana, Carlo
Fava e Susanna Parigi.
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IL PREMIO GIORGIO LO CASCIO
Dagli anni Settanta S. Andrea
Ionio ha ospitato spesso cantautori italiani che, pur non avendo
un grande successo commerciale, hanno fatto la storia della
musica di qualità. L’istituzione, nel 2005, di un premio
dedicato alla canzone d’autore rappresenta un’ulteriore tappa di
questo percorso e l’idea di intitolare il riconoscimento a
Giorgio lo Cascio nasce dal fatto che nel 1977 proprio S. Andrea
ospitò un concerto dell’artista romano scomparso nel 2001. Gli
organizzatori di quello spettacolo conservano un bellissimo
ricordo di quell’evento e per questo hanno voluto ricordare un
artista sottovalutato.
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MARCO ONGARO
Nasce a Verona il 26
luglio 1956. Inizia la sua attività artistica come
cantautore, pubblicando nel 1987 l’album “AI” (Rossodisera),
che gli vale la Targa Tenco per la migliore Opera Prima,
cui seguono nel 1990 l’LP “Sono bello dentro” (Rossodiera/BMG)
e nel 1995 il CD “Certi sogni non si avverano” (Rossodisera/SonyMusic).
Dopo una pausa di
riflessione lunga cinque anni, rientra in scena come
autore scrivendo le canzoni del CD “Lasciatemi vivere” (Rossodisera/EMI)
per Grazia De Marchi, nel 2000, quelle di
“Shakespeariana” (Rossodisera/EMI) per Giuliana
Bergamaschi, nel 2001, e i testi e le musiche dello
spettacolo di teatro-danza “Anch’io ti amo”, nello
stesso anno, per la Compagnia di Danza di Sisina
Augusta.
Nel 2002 pubblica il libro
di poesia “Visto e considerato” (Bonaccorso Editore), in
coppia con Massimo Rubulotta, il CD “Dio è altrove”
(D'autore/Azzurra Music) e scrive la drammaturgia del
“Casanova” per la Compagnia Teatro di Verona di Paolo
Valerio. Per la stessa Compagnia, in collaborazione col
compositore contemporaneo Andrea Mannucci, realizza nel
2003 il testo dell’azione multimediale “L’Arte della
fuga” (Zerboni/Sugar). Nello stesso anno scrive le
canzoni del CD di Grazia De Marchi “Sporco mondo - Canti
d’amore alla terra” (Azzurra Music).
Nella primavera del 2004
pubblica il CD “ Esplosioni nucleari a Los Alamos”
(D'autore/Azzurra Music) e la raccolta di racconti
“Fughe 1” (Bonaccorso Editore). Nell’estate dello stesso
anno debutta con lusinghiero successo la commedia
musicale in vernacolo “La cena della sposa”, scritta a
quattro mani con Nicola Dentamaro. |
Nel marzo 2005 va in scena l’opera
buffa in due atti “Il cuoco fellone” (Zerboni/Sugar), su musica
di Andrea Mannucci e libretto di Ongaro. Nell’aprile 2005 esce
il cd “Archivio Postumia”(Rossodisera), storica registrazione di
sapore jazz incisa da Ongaro 15 anni prima.
Nel febbraio 2007 pubblica in
coppia con Paolo Valerio la testimonianza teatrale “Per non
dimenticare”(Bonaccorso Ed.). Nell’aprile dello stesso anno
debutta a Parigi l’opera lirica “Kiki de Montparnasse”, su
musica di Andrea Mannucci e libretto di Marco Ongaro (Ed. Sugar/Suvini
Zerboni). Per l’occasione il libretto viene pubblicato in lingua
italiana e francese (Bonaccorso Ed.).
Nell’agosto 2007 pubblica l’album
“Anni ruggenti” con la Storyville Jazz Band (D’autore/Azzurramusic)
e riceve il Premio Lunezia D.O.C. Nel giugno 2008 debutta lo
spettacolo teatrale Andata/Ritorno/Andata scritto da Ongaro per
la compagnia Teatro Scientifico, interpretato da Isabella
Caserta per la regia di Walter Manfrè.
Nel novembre 2009 debutta “L’alba
delle libertà - Riflessione teatrale sulla Costituzione”
spettacolo scritto da Ongaro per l’Università di Verona,
premiato con l’adesione del Presidente della Repubblica e una
medaglia della Presidenza della Repubblica.
Nel 2010 pubblica la pièce
teatrale “Il supplizio di Don Giovanni” (Bonaccorso Ed.), il
nuovo cd “Canzoni per adulti” (Freecom), e dà alle stampe il
testo teatrale Andata/Ritorno/Andata (Bonaccorso Ed.). Lavora
all’allestimento della terza opera lirica scritta con Andrea
Mannucci, “Moro”, che debutta nell’inverno 2011 a Parigi.
GIORGIO LO CASCIO
Giorgio Lo Cascio, prematuramente
scomparso a soli 48 anni nel 2001, nei primi anni '70 fu tra i
promotori della cosiddetta “scuola romana”, che si riconosceva
nel Folkstudio di Trastevere. Giorgio Lo Cascio, Antonello
Venditti, Francesco De Gregori ed Ernesto Bassignano danno vita
ad un quartetto, “I giovani del Folk”. Erano legati, i quattro
(“quattro ragazzi con la chitarra ed un pianoforte sulle spalle”
come canta Venditti in “Notte prima degli esami”) dallo stesso
amore per il folk, la canzone d’autore, la poesie e la politica.
Giorgio artisticamente era il figlio di Cohen, Francesco di
Dylan, Antonello di Elton ed Ernesto del povero Tenco. Le loro
prime canzoni erano piene di rabbia, vino, donne, funerali
immaginari, aquiloni, soldati, treni e sogni di libertà. Dopo le
prime apparizioni al Folkstudio, Lo Cascio insieme a De Gregori
(di cui era fraterno amico) diede vita ad un duo, Francesco e
Giorgio, assimilabile per alcuni versi a quello di Simon &
Garfunkel. Lo Cascio è però stato un'artista dotato di una
personalità autonoma. I suoi testi ci mostrano una vena
intimista, quieta, fatta di piccoli sentimenti che proprio dalla
semplicità traggono la loro profondità; il tutto espresso
attraverso una musica acustica, arpeggiata, che non disdegna
però di arricchirsi tramite gli apporti del moog, del flauto,
del pianoforte, delle percussioni. Durante gli anni '70 ha avuto
una produzione da cantautore politico, meritevole di essere
riscoperta. Insieme a Venditti e De Gregori, firmò un contratto
discografico per la IT. Mentre Venditti e De Gregori prepararono
“Theorius Campus”, il loro esordio discografico, Lo Cascio
incise “La mia donna”, disco un po’ acerbo, molto acustico, poco
competitivo rispetto ai brani dei vari cantautori che stavano
venendo a galla e di scarsissimo successo. Lo Cascio riemerse
nel 1976, grazie all’etichetta Divergo. Il disco prodotto, “Il
poeta urbano”, album politico molto bello, assai personale,
faticò però a farsi strada. Limitati furono anche i concerti
tenuti da Lo Cascio, che l’anno dopo incise (sempre con la
Divergo) un nuovo album, “Cento anni ancora”. Anche questo disco
non ebbe fortuna, nonostante i brani fossero assai validi. Lo
Cascio riuscì a incidere un nuovo singolo, Cosa c'è che non va,
sigla del programma tv "Tra scuola e lavoro", poi sparì dalle
scene. Molti anni dopo, partecipa ad un gruppo estemporaneo
denominato U.A.F.F., messo in piedi da vari cantautori allo
scopo di fornire un supporto economico al "Folkstudio" in
difficoltà. Uscì poi un disco, “Il vaso di Pandora”, a nome di
Stefano Iannucci e Giorgio Lo Cascio. Lo Cascio è stato ospite
del Premio Tenco nel 1975, 1978 e 1983.
PREMIO "GIORGIO LO CASCIO" ALLA
CANZONE D’AUTORE
E-mail:
primavera.andreolese@libero.it
Tel 333.2487068
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