SAGRA DELLA CASTAGNA -
San Martino al Cimino (VT)
XXIV
SAGRA DELLA CASTAGNA E DELLA CALDARROSTA
Trionfa
anche quest'anno la regina castagna alla XXIV
edizione della
Sagra della Castagna e della Caldarrosta di San Martino al Cimino. La
kermesse autunnale più apprezzata della Tuscia prevede nuovi golosi e
interessanti appuntamenti per i giorni 29, 30, 31 ottobre e 1° novembre.
Migliaia di persone sono affluite per tutta la giornata di domenica per
le vie dell’antico borgo, animato dalla presenza di espositori di
artigianato e prodotti enogastronomici locali, da giochi popolari e
manifestazioni sportive amatoriali.
La sagra – organizzata dal “Centro Commerciale Naturale San Martino al
Cimino” – ha previsto, come di tradizione, la cottura e distribuzione al
pubblico delle tipiche caldarroste locali.
Pregevoli gli appuntamenti con le produzioni alimentari tipiche del
territorio alla presenza di numerosi produttori di formaggi, liquori,
olio d’oliva, salumi, pasticceria e prodotti da forno. |
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I molti
ristoranti di San Martino al Cimino hanno preparato per
l’occasione invitanti menu tipici, naturalmente a base di
castagne. E sono stati davvero moltissimi i visitatori che hanno
gustato il ricco menu tipico, predisposto dagli organizzatori,
all'interno degli antichi e suggestivi locali del “Cantinone” di
palazzo Doria Pamphilj.
Convegno “La castagna e lo sviluppo locale dei Cimini”
Il 27 ottobre si è svolto oggi, con significativo successo di
pubblico, un interessante convegno dal titolo: “La castagna e
lo sviluppo locale dei Cimini”, al quale hanno preso parte il
consigliere regionale e presidente della Commissione Agricoltura
Francesco Battistoni, l'assessore provinciale all'agricoltura
Franco Simeone e il sindaco Giulio Marini, che ha concluso i
lavori.
Dopo una relazione introduttiva dell'imprenditore locale Filippo
Carlini, hanno preso la parola i docenti della Università della
Tuscia Bruno Paparatti e Andrea Vannini, che hanno descritto con
precisione tecnica e grande efficacia comunicativa le
prospettive e le criticità della castanicoltura, soffermandosi
in particolare sulla problematica del cinipide che vistosamente
affligge le nostre produzioni. La prospettiva sistemica con cui
il tema della castagna è stato affrontato – dalla coltivazione
alla trasformazione, dalla commercializzazione alla
movimentazione dei flussi turistici – ha reso agevole il
collegamento tra gli interventi di tipo scientifico e quelli più
vicini ai temi economici: in tema di filiera enogastronomica e
di sviluppo locale sono intervenuti Vincenzo Peparello,
presidente Confesercenti Viterbo, Giorgio Burla, direttore del
GAL Etrusco-Cimino, e Mauro Belli, presidente provinciale ADOC e
direttore di “Progetto: Sviluppo Tuscia”.
Tutti i relatori hanno convenuto sull'opportunità di ragionare
in termini di sistema locale, favorendo le occasioni di
interscambio e sinergia tra le forze in gioco: politiche,
accademiche, imprenditoriali o della società civile.
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