Venerdì 13:
a partire dalle ore 18:00 arrivo, sistemazione e
registrazione equipaggi presso il parcheggio sito nella strada
Panoramica (V.le Bramante). Indicazioni in loco.
Sabato14: Mattina: arrivi e
registrazione equipaggi. Ore 10:30 inizio visite
guidate a cura dell'Associazione Tardizioni Sanginesine
Pranzo libero.
Ore 15:00
circa proseguono visite guidate del centro storico.
Nel pomeriggio, nel centro storico (sotto il poticato del
Comune), esposizione e degustazione di prodotti tipici
locali “Giro gustando”.
Cena libera .
Ore 21:30 al teatro Leopardi commedia in
lingua dal titolo " Un cadavere troppo ingombrante" - Regia di
Alba Piatti - spettacolo portato in scena dalla Compagnia
Teatrale San Ginesio. Ingresso € 10,00.
Domenica 15
Ore10:30 Inaugurazione area di sosta camper alla
presenza delle autorità e istituzioni. Con giornalisti e TV.
Nell’ occasione il Comune di San Ginesio verrà insignito del
titolo “COMUNE AMICO DEL TURISMO ITINERANTE”
da coordinatori UCA.
Ore 11:30 S. Messa nella collegiata di
Santa Maria Assunta
Ore 13:00 pranzo dei
partecipanti al raduno preparato
dai ristoranti Il Borgo e Terra Nostra.
Ore 17:30 al teatro G. Leopardi
spettacolo del
S.O.F. in Tour – Sferisterio
Opera Festival
(ingresso libero )
Vi
aspettiamo numerosi!!
|
Qualche notizia....
San Ginesio,
chiamatoil
“balcone
dei Sibillini”,
Bandiera Arancione
del Touring Club Italiano per la qualità
turistico-ambientale, è
uno dei Borghi più belli d’Italia,ha
3841 abitanti e sorge a 696 metri sul livello del mare.E’
un castello medievale e insieme un orizzonte. Il giallo
oro della sua pietra arenaria, che compone le case, le
torri, la cinta muraria, i palazzi, è come se traesse il
suo senso dall’azzurro dei monti Sibillini, che da
sempre ne custodiscono la bellezza. La storia e il
destino di questo paese, nato quasi per caso nella parte
più alta del colle Esculano a cavallo tra il X e l’XI
secolo, sono lì, nell’irrequieto convivere di
concretezza e altitudine, ruralità e impegno
intellettuale.
San Ginesio è testimonianza vivente di sacro e di
profano, di devozione e di teatro, di ortodossia e di
eresia, di vocazione aristocratica e di fierezza
popolana, di iniziativa e di indolenza. Probabilmente
non è un caso che la città sia intitolata al Santo
patrono degli attori, appunto san Lucio Ginesio, martire
romano, che fu attore, musico e mimo. Al
viaggiatore San Ginesio impone fin da subito la sua
identità forte, il suo passato di potenza e grandezza. |
La prima immagine è quella di una porta,
Porta Picena, che con il suo arco interrompe il maestoso
correre delle mura castellane, ancora imponenti e praticamente
integre. Correva l' anno 1308 quando iniziò la costruzione della
cinta muraria che avrebbe difeso per secoli San Ginesio dalle
mire dei popoli vicini, in particolare del temibile castello di
Fermo. E ci vollero 150 anni perché l' opera fosse compiuta: una
cinta tutta intorno al castello con otto Porte, di cui
quattro (Alvaneto, Ascarana, Offuna e Picena) ancora intatte.
Quell' arco consegna allo sguardo un altro squarcio di storia:
l'Ospedale dei pellegrini o di San Paolo (fine XIII
secolo), con i suoi due eleganti ordini di archi in pietra, che
davano riparo ai pellegrini in cammino verso Roma o Loreto.
Risalendo strade e vicoli, verso la piazza centrale, storia e
arte si compenetrano. La seconda immagine ha uno sfondo, la
facciata della chiesa più importante, la Collegiata
(1098), e un primo piano, il profilo della statua di Alberico
Gentili (San Ginesio 1552-Londra 1608), grande domus
hospitales giurista intellettuale umanista, padre fondatore
del diritto internazionale, che respirò queste pietre e questi
monti. I colori sono il rosso, di cui si accendono al tramonto
le pietre di quella facciata dall' austera base romanica
sovrastata da un polittico di pietra (unico esempio di
gotico fiorito nelle Marche, plasmato nel 1421 da Enrico
Alemanno), e il grigio scuro della statua di Gentili, solitaria
e riflessiva.
Muovendo lo sguardo intorno, sullo spazio un tempo occupato dal
Palazzo Defensorale, si può scorgere il teatro Giacomo
Leopardi. Un gioiello dell'800, che risplende però di
una luce risalente a molti secoli prima: nel 1547 un anfiteatro
in legno completamente coperto dominava la piazza e richiamava
spettatori da molti paesi intorno. Lo stesso San Ginesio, d'
altronde, è il patrono dei mimi e degli attori. Proseguendo in
altre direzioni, a tutto tondo, si scoprono la Pinacoteca
Scipione Gentili, con Simone DE MAGISTRIS, Vincenzo PAGANI,
uno “Sposalizio di Santa Caterina” attribuito al GHIRLANDAIO, il
Quadro di Sant' Andrea -della Fornarina - (o della battaglia tra
Ginesini e Fermani, combattuta il 30 novembre 1377), e poi la
chiesa di San Francesco (1050), il luogo storico dei grandi
comizi popolari e delle assemblee, con un ciclo di affreschi del
'300 di scuola giottesco-riminese. E ancora il complesso dei
Ss. Tommaso e Barnaba (1365), direttamente dipendente dal
capitolo Vaticano, un tempo appartenente alla confraternita dei
Flagellanti o Disciplinati
www.sanginesio.sinp.net -
info@snginesio.sinp.net
campingclubcivitas@alice.it
|