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Nell'affresco è
rappresentata la celebre Danza della Morte il tema più
celebre e più diffuso. Si tratta quindi di un ballo
anche se la posizione delle figure indica più una
processione che si snoda davanti allo spettatore. I
personaggi sembrano di condizione sociale inferiore
rispetto ai maggiorenti del Trionfo. Dopo la donna
vanitosa all'estrema sinistra, è raffigurato un
disciplino a rappresentare i committenti dell'opera per
il compimento della quale essi diedero istruzioni
precise all'affrescatore. Nella Danza non è la morte in
generale che è rappresentata ma quella individuale di
ogni singola persona. La morte è legata alla vita ed
ogni uomo percorre il suo cammino con la sua morte
accanto. Chi bene vive, cioè fondato nella giustizia e
nell'amore di Dio, guarda la morte senza paura anzi con
gioia.
Il tema della Danza dei vivi e dei morti che affonda le
sue origini nel substrato culturale popolare medievale,
ha avuto numerose raffigurazioni; in alta Italia si
citano quelle di Pinzolo e Carisolo in Val Rendena,quelle
di Bienne e di Pisogne in Val Camonica non lontano da
Clusone. Altre Danze Particolare inferiMacabre le
troviamo a Basilea, a Zurigo, a Villisau, a Meslay Le
Grenet in Francia, a Lubecca, a Haselbach, a Meitniz in
Carinzia, a Hrastiviie in Istria; a Tallin in Estonia, a
Inkoo in Finlandia, per citare solo quelle che sono
state illustrate in un convegno internazionale di studi
sulle Danze Macabre in Europa, tenuto a Clusone
nell'agosto 1987 con il concorso di molti studiosi
europei. |