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Accompagnati al pianoforte da Maurizio
Campo, insieme ad Alessandro Dacrissa, Maria
Grazia Di Valentino e Pamela Passalacqua, i due
attori principali daranno vita ad una serie di “quadri”
sociali, finestre rappresentative di precisi momenti
della nostra storia, della nostra lingua, del nostro
ricordo familiare. Si tratta di una storia pensata da
Logli prendendo spunto da biglietti, cartoline, diari di
gente comune e scambi epistolari fra la gente comune.
Particolare riferimento è poi dato alla figura femminile
dell’epoca con il ritratto di Mariù, protagonista di una
delle più famose canzoni di Bixio (Parlami d’amore
Mariù), ma anche simbolo della donna italiana per
eccellenza: moglie, amante, fidanzata, partigiana,
mamma, bambina, zingara, prostituta, attrice e al
contempo dolce, viva, forte, ambigua, devota, amata,
lasciata, ripresa, sorridente, amara, addolorata…
Una performance che rievocherà con filo
storico ed aneddotico i momenti salienti del secolo
scorso intrecciati inevitabilmente ai ricordi, ai suoni
e ai racconti personali al punto da farci pensare di
averli vissuti in prima persona. Una rievocazione di
immagini, tutte, rigorosamente, in bianco e nero, come
le ha raccontate una stagione gloriosa del nostro
cinema, ritratti che conservano le radici di un lessico
familiare, forse perché proprio in quegli anni si è
definitivamente forgiata – nel bene e nel male -
l’Italia. La regia è di Enrico Maria Lamanna. |