Un uomo aspetta un autobus. O
sogna di aspettarlo. Un uomo è in preda al delirio. O sogna il
suo delirio. Un uomo è in balia delle sue ossessioni. O sono le
sue ossessioni che lo hanno portato al punto in cui è arrivato.
Un uomo aspetta un autobus. E squaderna la sua neurosi. Fino a
che non si decide a compiere un atto risolutivo per mostrare a
se stesso di essere capace di reagire. O forse anche questo non
è che un inganno.
Neurosi delle 7 e 47 è una
parodia, ma né cariturale né burlesca. Forse lo è, parodia, nel
senso di imitazione scadente, stereotipa, grottescamente
atteggiata.
Neurosi delle 7 e 47 è allo stesso
tempo gesto d’affetto e di rabbia nei confronti del teatro di
Sarah Kane e di un teatro che nel momento in cui si rivela, non
fa altro che girare a vuoto. Un teatro zoppo, autoreferenziale,
ingrippato, talmente drammatico da risultare quasi comico.
Neurosi delle 7 e 47 è una Psicosi
delle 4 e 48 all’amatriciana. Quindi, come dire, assai più
terribile del suo modello.
Neurosi delle 7 e 47 può essere
letto, declamato, recitato o visto recitare, assunto prima o
dopo i pasti. Meglio prima.
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Dal 18/04/2011 al
22/04/2011
Ero/Leandro
di
Ennio Speranza
con Gabriele Sabatini
e Caterina
Gramaglia
regia Marco Maltauro
Il 18, il 20 e il
22/04/2011 alle 18; il 19 e il 21/04/2011 alle 21
Ennio
Speranza,
Gabriele Sabatini, Caterina Gramaglia e
Marco Maltauro; un quartetto d’eccezione per uno
degli appuntamenti più attesi della stagione del Teatro
Sala Uno. Il mito greco di Ero e Leandro, di un
amore perduto, di una lampada che illumina la via da
seguire e che spegnendosi spegne la vita offre il
movente per una storia urbana, scabra, feroce che di
quel mito ricalca lo scheletro.
Una sorta di poema
teatrale con musica, fatto di lfussi di coscienza e di
dialoghi serrati, fatto di gesti distanti, di pulsioni
nascoste, di voglia di evadere dallo squallore di una
realtà o di una condizione che cinge implacabilmente i
due protagonisti sebbene i loro punti di partenza siano
tutt’altro che accostabili. Una giovane prostituta
moldava, un suo giovane ‘cliente’ – le virgolette sono
d’obbligo – una piccola scintilla che accende brevemente
le loro vite, non riuscendo a rischiararle del tutto.
Anzi. Ero/Leandro. Una storia minima. Non minimalista. |
dal 26/04/2011 al 29/04/2011
Dentro
Di e con Caterina
Bertone , Antonella Britti , Federica Marchettini, Salvatore
Rancatore
Regia : Matteo Tarasco
Il 26 e il 28/04/2011 alle 21 ; il
27 e il 29/04/2011 alle 18
Uno spettacolo di grande fascino, sarà in scena
dal dal 26/04/2011 al 29/04/2011. Dentro di e con
Caterina Bertone , Antonella Britti , Federica
Marchettini, Salvatore Rancatore.
Regia :
Matteo Tarasco.
Che cosa è esattamente la paura? Perché abbiamo paura? A che
cosa ci serve la paura? Queste domande sono la traccia per
raccontare la storia di tre donne, di tre umanità in bilico tra
realtà e incubo, tra paura ed ossessione, in uno spazio
chiuso, senza via d’uscita; un rifugio che
diviene trappola perché
qualcosa di incomprensibile, feroce e minaccioso
preme da fuori per entrare dentro.
Evocazioni Hitchcockiane,
atmosfere Lynchiane, frammenti Pinteriani colorano di noir
questo progetto di nuova drammaturgia.
dal 26/04/2011 al 29/04/2011
Nessuno può tenere baby in un
angolo
uno spettacolo di
Simone Amendola
interprete Daniele Amendola
testo Simone Amendola
con la collaborazione di Sandro Torella
una produzione Blue Desk
Il 26 e il 28/04/2011 alle 18; il
27 e i 29/04/2011 alle 21
“Un monologo di un’ora circa
che vuole superare l’impianto classico per approdare ad un
allestimento e ad una tensione scenica da spettacolo
tout
court. Il testo mi è stato
ispirato da un fatto di cronaca avvenuto a Roma nel 2007, quando
il corpo senza testa di una donna fu rinvenuto nella piazzola di
una pompa di benzina sulla Via Prenestina.Ne ho preso spunto per
riflettere in primis sul ruolo della donna nella società, sul
filo sottile che intercorre tra violenza psicologica e fisica
(appendice di quella meno tangibile), sul meccanismo della
giustizia in Italia e sul male non come contrario del bene, ma
come carenza di umanità.Il titolo, ‘nessuno può tenere Baby in
un angolo’ (frase
cult
del film
Dirty Dancing), si svela verso la fine del racconto
sottolineando il tema di fondo di un giallo molto umano".
Simone Amendola
dal 02/05/2011 al 05/05⁄2011
Lettere rubate ( Pessoa)
Scritto, diretto ed interpretato
da Tony Allotta
dal 02/05/2011 al 05/05⁄2011
ore 21,00
dal 06/05/2011 all’08/05/2011
Caligola’s boudoir
Spettacolo multimediale
di Tiziano Panici
Musica dal vivo
05-06-07 maggio ore
21,00. 08 maggio ore 18,00
Il progetto ha una sua origine
specifica: nasce dal dramma più toccante di Albert Camus,
Caligola. Ma si dirama toccando diverse sfere della
comunicazione audio/visiva. Al centro di tutto questo la
proposta di Tiziano Panici è quella di mettere a disposizione
Il suo corpo di attore, e lasciare
che questo venga toccato, usato e stimolato dall’ambiente
scenico che cresce intorno a lui.
La stanza di Caligola, il suo camerino/Boudoir è il posto in cui
si sente più sicuro e allo stesso tempo più messo a nudo. Il
buio è la condizione che detta le regole del suo gioco, il
silenzio ciò che scrive la prima azione.
Forse questa trappola sensoriale ha il semplice compito di
catturare le ombre delle nostre passioni che albergano i nostri
cuori e che le nostre menti non riescono a fermare.
Il resto è pura celebrazione, rito, inganno.
Dal 10/05/2011 al 15/05/2011
Terrorismo sentimentale
uno spettacolo di
Mitridate Minovi
Dal 10 al 14 ore 21,00. Il 15 ore
18,00
Decisamente affascinante
lospettacolo di Mitridate Minovi, che sarà in
scena dal 10 al 15 maggio a Sala Uno: Terrorismo sentimentale.
Un ragazzo soffre le pene di un
amore non corrisposto. Ma la ragazza in questione, incuriosita
da tanta esagerata ammirazione, gioca a tira e molla. Finchè lui
non le fa una proposta assassina che lei non può rifiutare..
Nel concetto di “Terrorismo
Sentimentale” si cela l idea che a volte,innocui gesti d amore
prendono sembianze di atti violenti, i fiori diventano bombe,
una dichiarazione d amore non desiderata prende il sapore di un
regalo avvelenato. Perche certe emozioni andrebbero trattate con
pudore, e chi non si nasconde trasforma questi ossessivi
sentimenti in piccole e dolci bombe.
Uno spettacolo dedicato a chi insegue amori impossibili, che non
si arrende davanti ad un semplice rifiuto, a chi ama complicarsi
la vita.
Dal 17/05/2010
al 19/05/2010
MAFIA FRATI E
DELITTI
Il convento
del diavolo.
di
Lucia Nardi, Gennaro Francione e Luigi di Majo
Cast: Alessandra D’Asaro, Giuseppe Rombolà,
Marina Binda, Alessandro Lunetta, Maria Teresa Condoluci,
Giuseppe Chiaravalloti, Ferdinando Abbate, Corrado Sabellico,
Fabio Risi, Chiarenza Millemaggi, Luigi di Majo, Antonio
Buttazzo, Eugenio Mele/Walter Tulli, Paolo de Sanctis Mangell,
Filippo Chiricozzi.
Tutte le sere alle ore 21,00
Quattro monaci del convento di
Mazzarino, vicino Caltanissetta vengono arrestati nel febbraio
2960 insieme ad altri laici. I quattro frati, padre Agrippino
(37 anni), padre Carmelo(81) anni, padre Vittorio (41 anni) e
padre Venanzio (44 anni) sono accusati di associazione a
delinquere, concorso in estorsione e omicidio.
La vicenda prende avvio da una
lettera minatoria, inviata nel 1957 dal farmacista di Mazzarino,
Dott. Colajanni con la quale veniva richiesta una tangente di
tre milioni di lire onde evitare l’incendio della sua farmacia.
Il Colajanni non si lascia intimidire e dopo circa dieci giorni
la farmacia va a fuoco. Dopo l’incendio due dei quattro frati si
recano dal dott. Colajanni per scongiurarlo di pagare la somma
richiesta dai banditi dai quali hanno avuto, senza conoscere la
loro identità, l’incarico di fare da intermediari, sotto
minaccia di morte.
I frati nel corso della vicenda verranno dapprima assolti e poi
ritenuti colpevoli in quanto altre accuse pendono nei confronti
di alcuni cappuccini del convento, come la violenza carnale nei
confronti di una ex suora, stuprata in un locale attiguo alla
sacrestia del convento.
Il 16 –21- 22 maggio 2011
Delitto Ad Argo
Processo per
l’omicidio di Agamennone
Liberamente adattato i testi di: Euripide,
Yourcenar, Hofmannsthal, Seneca, Sofocle, Alfieri, Christa Wolf
di:
Cinzia Tani
Cast: Maria Teresa Condoluc, Marina Binda,
Giuseppe Rombolà Filippo Chiricozzi, Giuseppe Chiaravallotti,
Paolo De Sanctis Mantelli, Luigi Di Majo, Antonio Buttazzo,
Eugenio Mele, Alessandro Lunetta, Chiarenza Millemaggi, Lucilla
Tamburino, Ferdinando Abbate, Cinzia Tani.
16 e 21 maggio ore 21,00. 22
maggio ore 18,00
Agamennone, figlio del re Atreo di Micene, era il fratello di
Menelao e il cugino di Egisto. Le sue navi in partenza alla
volta di Troia furono bloccate dalla mancanza di vento. La dea
Artemide si vendicava dell’uccisione di un animale a lei sacro e
chiedeva in cambio il sacrificio della figlia minore del re,
Ifigenia.
Agamennone sacrificò la figlia spezzando il cuore di sua moglie,
Clitennestra, e le sue navi poterono salpare. Dopo la caduta di
Troia, Agamennone tornò in Grecia portando con sé, nel bottino
di guerra, Cassandra, la profetessa figlia di Priamo. Nel
frattempo ad Argo Egisto e Clitennestra avevano legato le loro
vite in un rapporto d’amore e di desiderio di vendetta.
Clitennestra non aveva perdonato ad Agamennone il sacrificio di
Ifigenia; Egisto odiava il re perché aveva ucciso suo padre.
Nonostante Cassandra avesse predetto ad Agamennone l’imminente
uccisione, il re cadde nella trappola preparata per lui da
Clitennestra ed Egisto. Dopo l’uccisione di Agamennone, sua
figlia Elettra riuscì ad allontanare il fratello Oreste e a
farlo rifugiare nel palazzo dell’amico Pilade. Elettra fu poi
costretta dalla madre e da Egisto a sposare un contadino,
Teodoro, e a lasciare così la reggia. Clitennestra sposò Egisto
che regnò ad Argo per sette anni, finché Oreste, ormai adulto,
tornò per vendicarsi. L’opera che si presenta è il processo a
Clitennestra ed Egisto per stabilire chi dei due abbia ucciso
Agamennone o se la coppia diabolica ha agito in pieno accordo.
Testimoni dell’accusa sono Elettra, Oreste, Pilade, Teodoro, la
nutrice Cilissa e il fantasma di Cassandra.
20 maggio 2011 ore 21,00
La congiura di Catilina –
l’Orazione di Bruto e l’Orazione di Marco Aurelio dal Giulio
Cesare di Shakespeare
di
Lucia Nardi
e
Annalisa Scafi
Regia di
Luigi di Majo
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