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TEATRO: RASSEGNA EXIT - Roma

Federazione Italiana Artisti

 

presenta la rassegna

EXIT

Emergenze per identità teatrali

progetto di promozione teatrale per nuove istanze

Due settimane di teatro nel cuore di Roma

 

4-17 aprile 2011

TEATRO SALA UNO

P.zza di Porta San Giovanni,10

 

Torna dal 4 al 17 aprile la rassegna EXIT - Emergenze per identità teatrali. . Quella che ormai è una realtà affermata e apprezzata nel panorama teatrale, avrà quest’anno, come cornice il Teatro Sala Uno. Nel cuore di Roma, due settimane di teatro e musica con appuntamenti per tutti i gusti.

 

EXIT III è un'uscita...d'emergenza... è un'emersione... EXIT III è Teatro: fatto e non detto, teatro per la gente e tra la gente.

Dieci compagnie laziali si confrontano,tra autori classici,drammaturgia contemporanea e attività concertistica . Due settimane di spettacoli pensati per accompagnare il pubblico nel fitto bosco teatrale e musicale romano, seguendo un unico sentiero: vedere il teatro come luogo d'incontro, di confronto, di emozioni e di pensieri, un teatro per tutti e di tutti, che abbia qualcosa ancora davvero da dire.

EXIT III è emergere dall'emergenza per trovare una o più identità: quelle del teatro, della musica e dei suoi interlocutori, di nuovo insieme in un antico e sempre nuovo rito di condivisione.

 

 

Il progetto è promosso dalla FED. IT. ART. (Federazione Italiana Artisti)

 

 

 

CALENDARIO

 

4  aprile( replica il 17 aprile) : “Andrea” regia e testi Eduardo Ricciardelli con E.Ricciardelli, Sara Tosti, Valerio Morigi, Alessio Rizzi, Pasquale Passaretti. Musica Cristiano Daliesio.

 

Andrea Fortunnato calciatore di vari club italiani e della nazionale scomparso prematuramente all'età di 24 anni dopo un anno di malattia,Leucemia philadelphia linfoide positiva,ragazzo determinato e caparbio silenzioso in campo e carnevalesco fuori viene raccontato come un ragazzo normale.

Il sogno di bambino,Fare il calciatore ;quello per cui la notte non dormi e pensi solo al pallone che emette il suo suono diverso giorno dopo giorno.

La crescita e la sua scelta dura determinata sincera di partire da Salerno e andare a Como per giocare a calciodiventare un professionista senza aver paura della distanza dagli affetti ,dalla terra e dal mare .

Il lavoro teatrale mette in rilievo le fasi della vita di Andrea ma lascia aperta la possibilità di intravedere ad ognuno la sua storia .

un lavoro incentrato sulla possibilità che ognuno di noi ha di fare ciò che desidera nella vita ma per farlo deve essere umile e ambizioso e lottare con tutto se stesso.

Di Andrea sottolineamo la profonda umanità;schivo con chi non si mostrava sincero ma completamente aperto con i veri compagni di strada ,nel momento della malattia soffre non per sè ma per i bambini che come lui erano malati.

Pochi giorni prima di andare a giocare danzando col suo  piede sinistro in paradisoAndrea dice a Peppino il padre"non mi ricordavo quanto fosse bella una semplice passeggiata"  

Il lavoro teatrale fonde diversi linguaggi formali per giungere alla semplicità finale del gioco.

 

5 e 6 aprile : Kipling Academy presenta “Concerto per Due Pianoforti eseguito dai Maestri Stefano Caponi e Lucio Perotti

 

Nel panorama concertistico Italiano il duo pianistico si colloca tra le formazioni più rare. Il duo che proponiamo ha già al suo attivo tre anni di concerti in tutta Italia e nel 2008, è stato selezionato per i concerti della rassegna “Musei in festa”, e collocato nei prestigiosi “musei capitolini” di Roma. Il programma è interessante per gli addetti ai lavori e divertente per un pubblico non propriamente tecnico. Infatti sia le sonate di Mozart che le danze ungheresi di Brahms, rievocano musiche conosciute e sentite spesso nel quotidiano. 

7 aprile : La Compagnia Teatro della Giostra presenta “Politicamente bastardo”di Manuel Fiorentini Con Fosca Banchelli, Marco Zordan, Paolo Ricchi, Antonia Fama

Donà lavora per Aureliano, produttore di fiction senza scrupoli. Durante le riprese di una serie,convince Aureliano e il suo esperto di Marketing a introdurla nel sistema mediatico come malata terminale di un morbo sconosciuto.I due accettano la sfida:la presentano al pubblico,costruendo il suo look,come l’eroina dei diversamente abili,giustificando le loro bugie con l’assioma: la verità si racconta meglio con la finzione.La faranno ascendere dal ruolo di opinionista a quello di ministro.Ma la freccia del tempo la stritolerà,sottoforma di un demonio di nome Momò.Lo spettacolo ha inserti video.

 

8 e 9 aprile : Associazione Culturale Overlook presenta “ La disdicevole vicenda di tre amanti e un pianista loro conoscente

di Enrico Antognelli regia Massimiliano Zeuli.

 

Tre personaggi vivono intrappolati all’interno di un feuilleton ottocentesco i cui protagonisti sono una nobil donna, sua figlia e il loro amante condiviso. A muovere i fili della vicenda è il pianista, l’autore della storia patetica e lacrimevole messa in scena all’interno del testo rappresentato. Ma tra liti, ripicche e gelosie, i personaggi guidati dal pianista/autore si ribellano al loro artefice perché hanno smesso di riconoscersi nel proprio ruolo. Il dramma diviene commedia, il grottesco si fa surreale. I ruoli si confondono, si scambiano e si mescolano. I personaggi diventano interpreti. Questi, a loro volta, assumono il ruolo di protagonisti inconsapevoli del dramma rappresentato.

10 e 11 aprile : Compagnia LABit e Compagnia di Teatrodanza D'Artè presentano Chopinostalgietratto dalle lettere e i diari di Fyderyk Chopin

Regia Gabriele Linari Andrea Vaccarella (Tytus Woyciechowski), Simona Forlani (George Sand), Elisabetta Di Fonzo, Manuela Formicola, Giorgia Manno, Marta Valeri.

 

Uno spettacolo che vuol essere un viaggio, una corsa contro il tempo, per risalire la corrente di un tempo che sta finendo. E' il tempo degli ultimi respiri di Chopin, scandito dal ricordo appassionato dell'amico di sempre: Tytus Woyciechowski. Attraverso questo personaggio fondamentale nella vita del grande musicista polacco, ricostruiamo la vita del grande genio: la parentesi serena della campagna di Szafarnia, lo strano rapporto di Chopin con i maestri e con le esibizioni pubbliche, la morte della giovane e amata sorella Emilia, l'incontro con George Sand, il loro amore, il viaggio a Majorca, le grandi capitali (Vienna, Parigi), il rapporto con la malattia e infine la morte. Un intenso percorso scandito dalle note di Chopin, che accompagnano un tema centrale: la nostalgia per Varsavia, per quella Polonia lasciata presto e mai più riavuta davvero; quella Polonia che ancora oggi tiene il cuore del grande musicista. Tytus corre contro il tempo per parlare un'ultima volta con l'amico morente, condividere ancora sensazioni, ricordi, speranza. Chopin scrive all'amico che il suo male si aggrava ma la gioia lo pervade al solo pensiero dell'imminente incontro. Tytus non arriverà in tempo per salutare l'amico Chopin.

Sul palco la Compagnia LABit (Andrea Vaccarella nei panni di Tytus, Simona Forlani in quelli di George Sand) e la Compagnia di Teatrodanza D'Artè, per uno spettacolo che miscela parola e gesto, prosa, danza e musica in un “viaggio sul posto” fatto di suggestioni di una vita breve ma intensa, intriso di nostalgia e dolcezza, ironia e disperazione... come gli immortali componimenti del Maestro Chopin...

Il titolo dello spettacolo vuole porre al centro il tema della nostalgia, del dolore del ritorno: il ritorno anelato da Chopin verso la sua Varsavia e il ritorno di Tytus dall'amico perduto nel tempo.

 

12 e 13 aprile : La Compagnia Teatro dell’ Applauso presenta “ Ghiunaicòs” Tratto dalle Troiane di Euripide Scritto e diretto da Adriana Macaro Con Rossana Bellizzi, Elisa Faggioni, Valentina Gemelli, Rita Pasqualoni

 Ci sono terre su questa terra che non trovano mai pace, schiave esse stesse del proprio dolore, dove il segno della ferita marca come una faglia inquieta il destino di chi le abita.Tuttavia le guerre non sono calamità naturali, bensì frutto del coordinamento di poteri – politico economico militare – che si muovono come germi all’interno di queste faglie e non allentano la presa finché l’infezione non si cronicizza: l’equilibrio tra le forze sarà dettato dalla posta in gioco.Euripide scrive le Troiane nel 415 a. C. all’indomani del massacro di Milo, rea di essersi sottratta allo strapotere ateniese, in un momento storico, dunque, in cui riesplode il conflitto nel Peloponneso; la pace di Nicla andava logorandosi e le smagliature nella coalizione venivano tamponate con una ferocia che contemplava lo sterminio come strategia bellica.Si vive in uno stato di guerra fredda in cui le potenze, stremate da anni di combattimento, avevono tuttavia reso “accettabili” alle coscienze procedimenti di distruzione forse ancora sconosciuti che, alla sensibilità di Euripide, appaiono tuttavia inaccettabili.Ecuba, la regina, Cassandra la veggente, Andromaca la sposa ed Elena la troia, attendono le loro sorti fuori mura della città che brucia, incastrate nel dolore e nel proprio destino, ma anche in una storica tipizzazione che appanna lo spessore e la complessità delle loro figure. Provando a forzare lo schema consueto esasperandolo fino a strapparlo, abbiamo cercato parole nuove che potessero scaturire da quelle già potenti di Euripide per restituire, senza nulla sottrarre ad un contesto spaventosamente attuale, voci di donna ai personaggi.Il coro è reso muto dallo sguardo televisivo attraverso il quale accediamo alla realtà privata dell’esperienza e gli dei che, sostituiti dalla legge sovraumana e sovranazionale che arma i signori della guerra, sono lucidi e feroci come luci al neon.I morti, tuttavia, lasciano tracce che tra le ossa sbiancate e anonime mani raccolgono, restituendole alla realtà di voci di gente comune, sopravvissute e quindi testimoni del macello su cui cammina la nostra civiltà, cresciuta a dismisura sul grande mercato dei conflitti.

14 e 15 aprile : Abraxa Teatro presenta “L’ ultima notte” Regia e drammaturgia:  Emilio Genazzini Interpreti: Massimo Grippa, Ilaria Cenci. Voci recitanti: Chiara Candidi, Giulia Genazzini, Alessio Pala, Francesca Tranfo

L’amore, la morte, la poesia dell’istante e del sentimento, la gioia di ricominciare: queste le emozioni rievocate. L’Ultima Notte è manifestamente la notte in cui Cesare Pavese logorato, stanco, ma in fondo perfettamente lucido, si toglie la vita in una camera dell' albergo Roma di Torino ingoiando una forte dose di barbiturici, il 27 Agosto del 1950, come narrato dal testo della prima voce recitante, tratto da un articolo di un giornale dell’epoca. Lasciò solo un'annotazione, sulla prima pagina dei Dialoghi con Leucò, sul comodino della stanza «Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Perché andò così e cosa accadde quella notte prima del suo tragico gesto? Questa è la risposta che cercano i due protagonisti dello spettacolo, due persone che si sono incontrate in biblioteca attorno all’amore per Pavese, per le sue opere ma anche sull’interesse reciproco dei due  per il teatro e per il mondo dei sentimenti espressi. L’Ultima Notte viene allora rievocata, il manto bianco dei sogni impossibili viene steso realmente e dalle pieghe bianche nasce il personaggio stesso di Pavese accanto alla musa, alle figure dei dialoghi e alle immagini delle poesie care allo scrittore. Insieme  a questo mondo del passato le due persone creano una messa in scena fatta anche di jincursioni in altri territori emotivi  tra cui soprattutto il loro stesso presente, cercando un’ essenza di vita e non di morte. Lo spettacolo è fatto di immagini forti, di colori ricercati, di testi passionali, di azioni di teatro-danza, di musiche incisive, di videoproiezioni...“L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità – si vorrebbe morire”.

16 aprile: L’Associazione culturale S’APREILSIPARIO presenta “Ma  er titolo ?” uno spettacolo di  “teatro canzone” di e con Sandro Scapicchio e Maria Cristina Fioretti , arrangiamenti:   Sandro Scapicchio

Spettacolo brillante di teatro canzone a due personaggi, ambientato ai giorni nostri  in un teatro di Roma; una situazione che riporta indietro nel tempo, alle atmosfere dell’ avanspettacolo. Un viaggio musicale comico, effervescente, nostalgico attraverso la tradizione romana. Due artisti navigati ma  “non proprio benestanti”, senza una vera e propria produzione, provano per il  debutto della sera successiva, con tante idee in testa ma  poca chiarezza sul da farsi a cominciare dal titolo che ancora non c’è e la cui ricerca  sarà un vero e proprio tormentone durante tutto lo spettacolo.    In scena  un piano, una chitarra, oggetti “rimediati” qua e là, rimasugli di scenografie dimenticate nel sottoscala del teatro. Situazioni esilaranti che accompagnate a canzoni cantate e soprattutto suonate dal vivo, collocano perfettamente questo spettacolo  nel genere “Teatro Canzone” citato in precedenza;garbato e poetico rapisce l’attenzione di tutto il pubblico sia giovane che adulto e attraverso il viaggio nel repertorio romano riesce a  giungere al cuore anche di chi,pur non essendo nato a Roma, vive nella città eterna godendone la meravigliosa bellezza.Oltre ad essere un divertente omaggio  pieno d’amore per la capitale vuole essere un riconoscimento ad una grande tradizione che non deve essere dimenticatacon canzoni arrangiate, suonate e cantate strizzando l’occhio al futuro, ma senza voltare le spalle al passato, in un emozionante itinerario in cui la musica culla le parole e le parole incoronano la musica!.  

TEATRO SALA UNO - Roma - P.zza di Porta S. Giovanni, 10

Info e prenotazioni al nuovo numero del teatro: Tel. 06-88976626 –  Orario spettacoli: tutti i giorni ore 21.00. Biglietti: 12 euro. Miniabbonamento a tre spettacoli 23 euro. Promozione CRAL 2 biglietti a 16 euro. Info e prenotazioni: 3802660095  Teatro Convenzionato ATAC: ogni coppia che si presenta al botteghino con l’abbonamento ATAC o con un biglietto timbrato in giornata, avrà diritto a due biglietti per un totale di 16 euro invece che 24 euro!

 

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