Note dell’autore Angelo Longoni:
“L’Italia,
forse più di ogni altro paese occidentale, è il luogo
della separazione netta dei concetti, delle idee e delle
convinzioni in modalità di parte, spesso semplificate e
superficiali.
La
realtà che viviamo sembra dipendere solo dall’azione di
due principi opposti, tra cui esiste un contrasto
insanabile a causa del quale finiamo per vedere il mondo
solo in bianco o in nero senza riuscire a concepire
altri colori o sfumature.
Anche nelle recenti e tragiche vicende di Eluana Englaro
e di Piergiorgio Welbi, il popolo italiano, insieme ai
suoi rappresentanti politici, si è diviso in due metà
contrapposte e incompatibili.
Da
una parte le accuse di assassinio, dall’altra quelle di
tortura di corpi inermi e senza futuro.
In
mezzo a queste due posizione quasi il nulla.
In
VITA si racconta questo conflitto come se fosse
interno ad una famiglia.
Al
centro una donna la cui esistenza si è sospesa a causa
di un incidente stradale, vicini a lei il padre
intenzionato a liberarla dallo stato vegetativo
permanente nel quale giace e la madre invece ferma nel
difenderne la vita in ogni caso e ad ogni costo.
Due
posizioni inconciliabili, esattamente come quelle di una
popolazione che si è divisa in due metà, due genitori
spezzati, due personaggi simbolo.
Tre
voci che compongono una partitura di sentimenti, di
ricordi e di riflessioni, un flusso poetico che racconta
la vita in tutte le sue espressioni: il dolore, la gioia
e, soprattutto, l’amore”. |