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MOSTRA:
ALFABETO COMUNE - Roma
ALFABETO COMUNE
5-15 aprile 2011
Gli
artisti si esprimono con un loro linguaggio o meglio pensano in questo
linguaggio. Leggiamo questa descrizione:”I colori insolitamente
trattenuti seguono una cadenza molto ravvicinata: toni rossicci nella
figura centrale, ruotano attorno a rossi rame, bruni e carminio
brillante; ricche e delicate sfumature di grigi nella figura in piedi a
destra: luminoso blu-grigio argenteo, grigio tortora, grigi blu e
turchesi .. il tono definibile con difficoltà di bruno cangiante del
campo alla media distanza assume un agile tono rosa violetto contro i
vari toni di grigio dell’immagine sullo sfondo, riecheggiano nel primo
piano leggermente oscurato”, è la descrizione di Le spigolatrici di
Jean-François Millet da parte del critico tedesco Lorenz Dittmann. Cosa
riuscite a vedere? Vedete forse l’immagine? Non credo, anche se le
parole descrivono con precisione la scena. Il colore, come la musica,
arriva ai nostri sensi e suscita emozioni, tenta, sfugge e stuzzica, fa
scoprire meraviglie e segreti nascosti. |
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Ogni pittore si pone la
domanda: a cosa serve il colore? Bridget Riley: tra gli artisti
moderni più attenti ai rapporti tra i colori, si è espresso con
parole molto chiare al riguardo: “Per i pittori il colore non è
soltanto in tutte le cose che chiunque può vedere, ma anche, in
modo affatto straordinario, i pigmenti sparsi sulla tavolozza, e
qui, fatto decisamente singolare, sono semplicemente e
unicamente colore. Nell’arte del dipingere è questo il primo
elemento importante da comprendere.
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Tali pigmenti vividi
e lucenti non continueranno tuttavia a rimanere sulla
tavolozza come colori puri in sé, ma verranno adoperati
… perché il pittore dipinge un quadro, quindi l’uso del
colore deve essere condizionato da questa funzione
creativa… Il pittore ha a che fare con due sistemi ben
distinti di colore: uno fornito dalla natura, l’altro
richiesto dall’arte. Il colore percepito e il colore
pittorico. Entrambi saranno presenti, e il lavoro
dell’artista dipende dall’enfasi che egli pone prime
sull’uno e poi sull’altro”. . L’artista lo sa bene, sa
come dire senza parole utilizzando il colore uno degli
strumenti della sua cassetta degli attrezzi.
Ai colori gli
artisti affidano espressioni, sensazioni, concetti ed
emozioni, che per tradizione o per simbolismo comune
hanno delle associazioni specifiche, che conosciamo
ormai tutti. Se davanti ad un opera proviamo le stesse
emozioni nonostante differenze di cultura, origini e
sguardi, significa che nel colore troviamo un linguaggio
comune.
Colore, quindi, come
alfabeto comune, linguaggio accessibile che non ha
bisogno di essere interpretato e permette un rapporto
diretto con il pubblico. |
Dal 5 al 15 aprile 2011 in
esposizione da RossoCinabro in Via Raffaele Cadorna 28 a Roma le
opere degli artisti: Sarah Arensi, Annamaria Biagini, Pasqualino
Festa, Cristina Madini, Letizia Lisi, Giuseppa Marinaccio, Maria
Migheli, Matilde Mulé, Murè, Rosalorenza, Gabriele Tamburini.
La mostra è curata da
Cristina Madini
RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma
tel. 06 60658125
www.rossocinabro.com
aperto da lunedì a venerdì
10:30 – 19:30
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