In mostra, una trentina di
opere di Alessio Bolognesi, Giorgio Bonilauri, Attilio
Braglia, Giuseppe Cacciatore, Gino Di Frenna, Giovanna
Magnani e Maria Pellini, artisti diversi per stile e
linguaggio, ma accomunati dalle costanti incursioni nel
campo della materia e del colore.
|
Alessio Bolognesi presenta
opere ad acrilico su tela e composizioni digitali
dedicate a “Sfiggy”, eroe tragicomico che porta con sé
le cicatrici di molte disavventure, perché ciò che
non uccide fortifica. Giorgio Bonilauri espone una
selezione oli su tela dominati da figure femminili
uscite dalle riviste di moda e reinterpretate attraverso
una gestualità che deriva dal colore. Attilio Braglia
descrive il mondo del Palio attraverso dipinti
caratterizzati da una definizione calligrafica del
dettaglio, e opere tridimensionali che riproducono
l’idea del movimento. Giuseppe Cacciatore presenta
alcuni lavori a tecnica mista di recente produzione, in
cui le forme vengono scomposte ed espresse sulla tela
attraverso un’astrazione sostanzialmente geometrica.
Gino Di Frenna, recuperando i colori dell’Etna, propone
un paesaggio aereo e stilizzato, nel quale le campiture
uniformi sono spesso interrotte da superfici liquide e
paste grumose. Giovanna Magnani presenta, accanto alle
figure femminili che popolano i castelli delle fiabe,
anche una selezione di paesaggi onirici, esito delle sue
ultime ricerche. Maria Pellini, per finire, espone
alcuni dipinti a tecnica mista tratti dalla serie La
luce del corridoio resta sempre accesa (2010), che
denuncia il tema dello stupro e della violenza sulle
donne.
La collettiva, che sarà
inaugurata sabato 9 aprile alle ore 17.00, sarà
visitabile fino al 27 aprile 2011, martedì, mercoledì,
venerdì e sabato con orario 17.00-19.30, oppure su
appuntamento. |
Alessio Bolognesi nasce nel
1978 a Ferrara, città in cui vive e lavora. Ha preso parte a
diverse esposizioni personali e collettive, ultime delle
quali Senza Identità (Galleria La Carmelina, Ferrara,
2010) e Premio Pittura Arte in Opera (Castello
Pallavicino, Varano de’ Melegari, 2010), partecipando
inoltre ad Immagina Arte in Fiera (Reggio Emilia,
2010).
Giorgio Bonilauri vive e
lavora a Reggio Emilia. Pittore autodidatta, ha preso parte
alla collettiva RE ART - Reggio in arte (1998), a
diverse edizioni di Immagina Arte in Fiera (Reggio
Emilia) e a tutte le iniziative proposte dalla Galleria 8,75
Artecontemporanea, tra le quali Trame attive (2010) e
Frammenti (2010-2011).
Attilio Braglia, nato a
Velluciana di Carpineti, vive e lavora a Reggio Emilia. Dal
1985 si dedica esclusivamente alla pittura. Ha partecipato a
diverse rassegne nazionali ed internazionali, ricevendo dal
1967 al 1977 oltre settanta primi premi. Ha preso parte a
numerose edizioni Immagina Arte in Fiera (Reggio
Emilia).
Giuseppe Cacciatore, nato ad
Agrigento, dal 1993 vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore
autodidatta, dopo gli esordi figurativi dei primi anni ‘80,
si dedica soprattutto a ricerca astratta e trasfigurazione
del reale. Tra le ultime esposizioni si segnalano la
personale Jazz up (Galleria 8,75 Artecontemporanea,
2010) e la partecipazione ad Immagina Arte in Fiera
(Reggio Emilia, 2010).
Gino Di Frenna, nato a
Portopalo di Capo Passero, vive e lavora a Reggio Emilia.
Pittore, vignettista e gallerista, ha preso parte ad
esposizioni e fiere d’arte, tra le quali le diverse
collettive promosse dalla Galleria 8,75 Artecontemporanea e
Per-Corsi d'Arte (Stella Cilento, 2009). Dal 2008
collabora con il giornale satirico L'Asino, diretto
da Ro Marcenaro.
Giovanna Magnani nasce nel
1972 a Reggio Emilia, dove si diploma presso l’Istituto
d’Arte Chierici. Dopo la prima personale, allestita nel
1999, ha esposto a Reggio Emilia, Firenze, Bologna e Lignano
Sabbiadoro, partecipando a tutte le iniziative proposte
dalla Galleria 8,75 Artecontemporanea. Ha illustrato alcuni
libri per adulti e per bambini.
Maria Pellini nasce nel 1963 a
Reggio Emilia, dove frequenta l’Istituto d'Arte Chierici,
sotto la guida di Marco Gerra e Vittorio Cavicchioni.Ha
preso parte a numerose esposizioni personali e collettive,
ultima delle quali La luce del corridoio resta sempre
accesa, allestita nel 2010 nei locali dell’Università di
Reggio Emilia, per la cura di Maria Giuseppina Bo.