STAGIONE ESPOSITIVA -
Rancate (Svizzera)
PINACOTECA
CANTONALE GIOVANNI ZÜST
CH - 6862 Rancate (Mendrisio, Svizzera)
Tel / Fax: +41 (0)91 816.47.91/99
e-mail:
decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
www.ti.ch/zuest
La stagione
espositiva 2011 della Pinacoteca Züst di Rancate
L'attesa retrospettiva di Luigi Rossi e la prima ampia indagine
sull'acquarello tra Otto e Novecento. Questi gli appuntamenti annunciati
per il 2011 da Mariangela Agliati Ruggia, direttore della Pinacoteca
cantonale Giovanni Züst di Rancate.
L'istituzione ticinese, archiviato un 2010 davvero eccellente, affronta
il 2011 con questi due appuntamenti di rilievo, entrambi in linea con la
mission di qualità e ricerca che le è propria.
La Züst si è specializzata nell'indagine dei legami storico-artistici
tra Italia e Ticino. Il più recente prodotto di questo preciso filone di
ricerca, la fondamentale mostra Il Rinascimento nelle terre ticinesi.
Da Bramantino a Bernardino Luini, curata da Giovanni Agosti, si è
rivelata come la più visitata nella storia dell'istituzione,
conquistando sia il grande pubblico che gli esperti. |
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Venendo alla
stagione espositiva 2011, in primavera, dal 27 marzo al 21
agosto, la Züst ha messo in calendario Luigi Rossi
(1853-1923): corrispondenze fra immagine e testo mentre la
grande rassegna dedicata all'acquarello Trasparenze. La
fortuna della pittura all'acquarello nell'Ottocento lombardo e
ticinese si svolgerà dal 9 ottobre all'8 gennaio 2012.
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Su
Rossi, artista di vocazione internazionale che ha
vissuto e ha operato tra Parigi, il Ticino e Milano, nei
tre Paesi sono già state allestite diverse mostre.
Questa di Rancate - curata da Matteo Bianchi e promossa
dalla Züst (coordinamento scientifico e organizzativo:
Mariangela Agliati Ruggia, Alessandra Brambilla e
Gilbert Dalmas), in collaborazione con la Casa-museo
Luigi Rossi, Capriasca e con l'Association des Membres
de l'Ordre des Palmes Académiques, section de Suisse, si
distingue perché documenta come l'arte di Rossi sia
stata il tramite tra letteratura e poesia. Rossi è
celebre per aver illustrato le edizioni francesi di
opere di Alphonse Daudet e Pierre Loti, di Chateaubriand,
Hugo, Keller, Prévost e Longo Sofista. Ma è soprattutto
un grande pittore simbolista e le sue figurazioni
simboliche suscitano la traduzione in versi dell'amico
poeta Gian Pietro Lucini. Per questo l'opera di Luigi
Rossi viene definita "bilingue", in quanto si pone come
punto d'incontro fra immagine e testo: da un lato quando
produce le vignette per i libri illustrati, dall'altro
quando invita alla scrittura. E alla Züst, per la prima
volta, si realizzerà l'accostamento delle vignette con i
dipinti, l'arte in dialogo con la scrittura.
L'autunno della Züst sarà dedicato all'acquarello, con
la mostra Trasparenze. La fortuna della pittura
all'acquarello nell'Ottocento lombardo e ticinese
preceduta da una estesa ricerca negli archivi d'epoca.
La rassegna, curata da Sergio Rebora e Paolo Plebani, è
promossa ed organizzata dalla Pinacoteca Züst
(coordinamento scientifico e organizzativo di Mariangela
Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla). |
Per la prima volta si intende dar conto di un fenomeno artistico
che coinvolse Lombardia e Ticino l'Ottocento e i primissimi anni
del Novecento. Sono i decenni in cui esplose la moda
dell'acquarello, una moda trasmessa da Vienna e Parigi,
rinfocolata da Londra e che, tra Milano e il Ticino trovò il
terreno di coltura, dilagando poi nel resto d'Italia e altrove.
Una moda che contagiò anche la Regina Elena, acquarellista per
diletto e Presidente della Real Associazione Lombarda
dell'Acquerello fondata nel 1911 e in gran voga per una manciata
d'anni. E con lei una schiera ampia di donne che in questa
tecnica trovarono il linguaggio artistico d'elezione.
Acquarellisti, spesso a livelli alti e altissimi furono Giovan
Battista Gigola, Ernesta Bisi Legnani, Michele Bisi e il figlio
Luigi, ma anche Francesco Hayez, Giuseppe Molteni e Luigi
Scrosati, Giuseppe Bertini, Eleuterio Pagliano, Raffaele Casnedi,
Domenico e Gerolamo Induno, Sebastiano De Albertis, Mosè
Bianchi.
La stagione della Scapigliatura, qui rappresentata da opere di
Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, riportò l'attenzione
sull'acquarello, con Paolo Sala, Luigi Rossi ma anche Giovanni
Segantini, Filippo Carcano, Luigi Conconi, Pompeo Mariani,
Leonardo Bazzaro, Emilio Gola o Achille Beltrame, Giuseppe
Mentessi, Vittore Grubicy De Dragon, Plinio Novellini e molti
altri. Tutti affascinati da una tecnica all'apparenza facile ma
capace, nelle mani di veri artisti, di dare risultati mirabili.
Come la mostra alla Züst documenterà, attraverso una carrellata
di più di cento opere.
Info:
PINACOTECA CANTONALE GIOVANNI ZÜST
CH - 6862 Rancate (Mendrisio, Canton Ticino, Svizzera)
Tel. / Fax: +41 (0)91 816.47.91/99
decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
www.ti.ch/zuest
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