SPETTACOLO CLAUDIO SANTAMARIA - Padova

CLAUDIO SANTAMARIA

in LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTA

MERCOLEDÌ 9 MARZO 2011

presso MPX - MULTISALA PIO X

a PADOVA per ARTI INFERIORI – 8° edizione

Mercoledì 9 marzo alle 21.00 presso il Multisala Pio X di Padova va in scena LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTA, spettacolo teatrale di Bernard Marie Koltès - traduzione di Luca Scarlini - con Claudio Santamaria, interprete di successo delle migliori pellicole cinematografiche italiane degli ultimi anni, qui diretto da Juan Diego Puerta Lopez che scrive: “Essere stranieri. Abbordare un nuovo e giovane amico sotto la pioggia. Avere in cuore una ragazza notturna, un ectoplasma da lungofiume. Odiare gli specchi. Amare le puttane matte…”

Una partitura rigorosa tra la parola metaforica che diventa tangibile e il corpo che non può evitare di esistere in ogni attimo. Senza respiro. Uno straniero che cerca di riconoscersi in un mondo diverso dove emergono il ricordo, la nostalgia, la rabbia… la pioggia come elemento simbolico che ritorna sempre. Ho pensato di ricreare un mondo “notturno” attraverso immagini video proiettate, una vera e propria installazione virtuale che restituisce un senso di visionarietà allo spettacolo. Un viaggio di parole e gesti che trattengono nell’aria la poetica di Koltès.

Lo spettacolo, le cui musiche sono state curate da Giuliano Sangiorgi leader dei Negramaro, è un emozionante monologo senza respiro, un intenso collage di pensieri e parole di un uomo. Sul palco Santamaria si trasforma in un indomabile animale, un uomo arrabbiato che, vestito solo di un lungo cappotto, ci fa sprofondare nel “disastro contemporaneo” di una società di “ammazza ratti”. Uno stanco reietto che racconta drammatiche storie. In scena un corpo sudato con le sue parole gridate, un uomo tormentato, proveniente da una qualche periferia, alla ricerca di se stesso, nel tentativo di riconoscersi in un mondo notturno, visionario, animato da un unico desiderio: fuggire…ma verso dove? Sentirsi stranieri ed estranei, tormentati dal ricordo, forse dal rimorso, mentre un'incessante pioggia picchia sulla realtà.