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SEMINARIO SU PIETRO
BEMBO - Padova
Padova,
Accademia Galileiana
giovedì 24 - sabato 26 febbraio 2011
Il 24, 25 e 26
febbraio a Padova, nella storica sede della Accademia Galileiana, i
maggiori studiosi da tutto il mondo si incontreranno per approfondire la
figura di Pietro Bembo, in preparazione alla grande mostra che la
Fondazione Cassa di Risparmio dedicherà al Bembo e alla sua mitica
Collezione di opere d'arte nel 2013. La mostra si propone di riportare a
Padova i tesori che l'intellettuale e cardinale padovano riunì nella sua
casa di Borgo Altinate, una delle prime organiche "raccolte d'arte"
europee, ora dispersa tra i grandi musei d'Europa e d'America.
A tutti noi è familiare il nome di Bembo, come quello del letterato cui
si deve l'italiano che usiamo ancora oggi, codificato nelle Prose della
volgar lingua come lingua nazionale, fondata sulle opere di Petrarca e
Boccaccio. Negli stessi anni, a Roma, Michelangelo e Raffaello creano
un'arte nuova ma basata sulla grandezza di quella antica, una perfezione
senza tempo e senza inflessioni regionali: le loro opere sono alla base
di quello che oggi chiamiamo l'arte del Rinascimento.
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I tre si conoscevano bene, e non
solo perché erano di casa alla corte dei Papi: Bembo era un
letterato ma frequentava, collezionava e spesso influenzava gli
artisti, e la sua idea di classico pervade l'arte del suo tempo.
Nelle Prose della volgar lingua, Bembo indica proprio in
Michelangelo e Raffaello i due modelli della nuova maniera
artistica.
E' questo il nodo storiografico che affronta il seminario
internazionale "Piero Bembo e le arti" che si terrà a Padova,
presso l'Accademia Galileiana, dal 24 al 26 febbraio prossimi,
per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e
Rovigo in collaborazione con il CISA Centro Internazionale di
Studi di Architettura Andrea Palladio diretto da Guido
Beltramini.
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E' la prima tappa di un
progetto di ricerca che giungerà nella primavera del
2013 ad una mostra a Padova su
Bembo e le arti, che
intende ricostruire il suo mondo e ricomporre, per
quanto possibile, la straordinaria collezione che Bembo
aveva raccolto nella sua casa di Padova.
I dipinti, frutto anche del gusto squisito del padre
Bernardo, erano di Raffaello, Giovanni Bellini,
Mantegna, Tiziano, Memling. Le statue erano alcuni fra i
pezzi antichi più belli delle collezioni rinascimentali,
accanto a sculture moderne di Pietro Lombardo, a
bronzetti e ad argenti cesellati da Benvenuto Cellini.
Vi erano gemme antiche incise, che erano appartenute a
Lorenzo il Magnifico. Non mancavano pezzi insoliti, come
la leggendaria Mensa Isiaca, una grande lastra da altare
in bronzo e argento con geroglifici egizi incisi. E
ancora vi erano codici antichissimi, come il Virgilio
Vaticano (IV-V secolo d.C.) o Le Commedie di Terenzio (IX-X
secolo d.C.), accanto a manoscritti miniati, ad
iscrizioni su pietra o bronzo, a strumenti scientifici.
La collezione Bembo fu unica perché non fu generata
semplicemente dal "gusto" del proprietario, ma dalla sua
volontà di indagine e conoscenza enciclopediche delle
arti, della storia, della natura. |
Info:
www.cisapalladio.org
tel. 0039 (0) 444 323014
e-mail:
bembo@cisapalladio.org
Relazioni con i media:
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
info@studioesseci.net
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
dott.ssa Alessandra Veronese - Responsabile
dott. Giovanni Cocco
Telefono 049-8234800 (int.3)
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