La prima casa ospitale (Ospedale) venne
aperta nel 1579 presso il convento si S.Arcangelo a Baiano.
Poco dopo, a causa del costante aumento del numero dei
pellegrini che chiedevano asilo, fu trasferita in locali più
ampi posti nei dintorni di S.Pietro ad Aram. Infine, dal
1591 l’ospedale ebbe sede definitiva nel fabbricato che nel
frattempo era stato costruito alla via Portamedina.
Estesa ben presto la sua assistenza anche ai
convalescenti, l’Arciconfraternita rivolse, sul finire del
1700, la sua opera alla cura degli ammalati poveri, che
progressivamente presero nel suo ospedale il posto dei
pellegrini, il cui numero, per mutate forme di vita, andava
diminuendo. Altre opere di carità a cui si dedicavano
i benefattori della confraternita era la costituzione di
doti nuziali per giovani donne di famiglie povere, elargire
sussidi in denaro ai loro colleghi poveri, e impegnarsi per
graziare ogni anno, nel giorno della festa della SS.
Trinità, un condannato a morte o ad una pena grave.
|
La Visita guidata al Complesso
comprenderà: la chiesa settecentesca superiore,
la cinquecentesca chiesa di Santa Maria di
Materdomini, la Terra Santa del ‘700 dove
venivano seppelliti i confratelli in piedi all’interno
di nicchie e dove sono presenti i resti di un
confratello mummificato nel 1821, il maestoso Coro di
confratelli, con gli stalli in radica di noce e le
sale della vestizione.
La chiesa superiore, detta della
SS. Trinità dei Pellegrini, venne ricostruita in
stile neoclassico su progetto di Carlo Vanvitelli,
tra il 1792 e il 1796: la pianta è ottagonale, con tre
altari per ogni lato e presenta un presbiterio
rettangolare posto ad un livello superiore, che si
affaccia sulla navata mediante una scala in marmo e che
termina con un arco, decorato con una scultura di
Angelo Viva della S.S. Trinità.
Più antica è la chiesa di S.Maria di
Materdomini, la cui costruzione fuori la Porta Reale
fu portata a termine nel 1574 in stile classico, di
modeste dimensioni ad una sola navata. La semplice
facciata di Mater Domini costruita in piperno accoglieva
la statua della Madonna con Bambino di Francesco
Laurana (1472/73), posta a tutela dei pellegrini, oggi
trasferita all’interno insieme ai due stemmi marmorei
con le insegne di Papa Gregorio XIII e della monarchia
spagnola.
Adiacente
alla cappella si edificò l’ospedale così che il
Pignatelli nel suo testamento poteva dettare: “Io ho
fatto per mia devozione una chiesa intitolata alla Madre
di Dio seu hospitale de peregrini cossi nominata dalla
Santità di Papa Gregorio tertio decimo per due Scritture
l’una Graziosa l’altra Rigorosa”.
|
Il proposito di costruire un complesso
chiesa–ospedale si inseriva nella tradizione cristiana dei
grandi pellegrinaggi ed aveva il sostegno nella Chiesa di
Roma. Se l’esterno ci colpisce per la semplicità della
facciata l’interno ci incanta per la ricca decorazione e gli
arredi. Molto interessante è la visita alla Terra Santa,
dove venivano seppelliti i confratelli in piedi
all’interno di nicchie. La solidarietà del sodalizio verso i
confratelli defunti si manifestava in due modi: con la
pietosa opera della loro sepoltura e con le celebrazioni di
Messe e recite di preghiere in loro suffragio. Le sepolture
avvenivano, finchè le leggi non lo vietarono, nella chiesa
della confraternita. Per tale scopo, in quella che fu
costruita nel 1578 era stata realizzata una “terrasanta”
sotto il presbiterio, a livello quindi del cortile
dell’ospedale. In seguito ne fu ricavata, nel 1657, un’altra
per i confratelli ed i loro congiunti ed anche per i
benefattori, sotto la navata […].
L’appuntamento con gli operatori Siti Reali è
alle ore 11.00
nei pressi della Stazione
della Funicolare di Montesanto – Napoli.
Le
prenotazioni vanno effettuate entro sabato 20 novembre. E’
previsto un contributo organizzativo di euro 9, la visita è
gratuita per i minori di 18 anni.
Info e prenotazioni
081/6336763 - 392 2863436 -
cultura@sitireali.it –
www.sitireali.it